Dai due Dakota, per arrivare all’Oceano e a Seattle nel coast to coast settentrionale che stiamo conducendo, si deve passare per Montana e Idaho. Gus VanSant ha sancito 30 anni or sono che l’Idaho è una questione troppo personale e privata (1991, River Phoenix e Keanu Reeves), ma nel Montana sono nati alcuni personaggi degni di nota nel mondo del basket USA e dunque mondiale. Il primo è un uomo di portata planetaria, buon giocatore (Anelli 1970+1973 coi Knicks), infine dirigente così così, e nel mezzo il coach più grande di sempre (11 Titoli) nel gestire le squadre dense di talento: Phil Jackson. Avendo in squadra Jordan e Bryant, Pippen e Shaq, in formazioni in cui quelli scarsi erano Steve Kerr e Rick Fox, non era così difficile avviare discorsi tecnici: la cosa più dura era aver voce sufficiente, sufficienti carisma e aura, per poter solo iniziare a parlare (continua a leggere su Basket Story).
tratto da Basket Story – scritto da Enrico d’Alesio