Uno dei punti di forza nella magic season della Vanoli Cremona è senza dubbio Tyrus McGee, sesto uomo “di lusso” (sarebbe in starting five in diverse formazione del massimo campionato), che ha attratto le attenzioni di addetti ai lavori e appassionati di tutta Italia. Lo incontriamo poco prima della sessione di allenamento del sabato, accompagnato dal Team Manager Michele Talamazzi. Sguardo vispo, sorridente ma concentrato; risponde sempre in modo diretto, senza giri di parole. Il suo modo di esprimersi ben si accosta all’energia che mette sul parquet in partita.
Il campionato sin qui disputato l’ha messa in luce come miglior sesto uomo: come sta vivendo questo momento, suo e della Vanoli?
«Solitamente nella pallacanestro se lavori sodo in palestra, se ti impegni molto in allenamento, i risultati poi li ottieni. Per quanto riguarda la squadra sta maturando, pensando sempre a fare un passo alla volta».
Con Pancotto che miglioramenti sta vedendo nel suo modo di giocare, nel suo ruolo in campo?
«Mi piace molto che Cesare mi lasci libero di essere me stesso. Sicuramente il miglioramento maggiore che sto vedendo è il mio modo di giocare il pick’n roll, per andare a canestro».
Le statistiche dicono che in oltre 22’ di media, segna 13.8 punti col 54.6% da 2 e il 46.7% da 3, come nelle sue stagioni migliori ad Iowa State e a Lugo, in Spagna. Questo è da considerarsi il suo “top” o pensa di poter esprimere altri numeri?
«Effettivamente anche al college giocavo da sesto uomo, con percentuali simili. È ovvio che ognuno di noi ha punti di forza su cui far leva e debolezze nel proprio gioco su cui lavorare; spero, quindi, di poter migliorare ancora il mio gioco e le mie statistiche».
Dalla calda Sicilia alla nebbiosa Pianura Padana: com’è cambiata la vita fuori dal Palazzetto, rispetto all’esperienza a Capo D’Orlando?
«In Sicilia sono stato molto bene, anche grazie al fatto di essere sul mare, però – a parte la questione del clima – preferisco il tipo di vita del nord: la vicinanza a Milano, che offre realmente tutto, è un grosso punto a favore».
Che aria si respira in questo periodo alla “Vanolifamily”?
«Le cose stanno andando alla grande: i risultati arrivano, stiamo bene in campo e fuori. Stiamo realmente crescendo; dobbiamo continuare a far andare le cose in questo modo».
Dei tuoi compagni di squadra, con chi hai legato di più, fuori dal parquet?
«Cerco di legare con tutti, anche perché mi reputo molto estroverso. Sicuramente, quello con cui ho legato di più è Deron Washington: sto spesso con lui e la sua famiglia; ho un bel rapporto col figlio di Deron, al punto che io e Josiha ci definiamo “i migliori amici”. Aggiungerei anche Raphael Gaspardo, che – sin dal ritiro di Carisolo – è il mio compagno di stanza».
Cosa cambia per Cremona poter avere Luca Vitali in campo?
«Ci aiuta molto: ha una gran visione di gioco e cerca di coinvolgere tutti i compagni, creando maggiori opportunità per tutti noi».
Qual è il tuo obbiettivo più immediato e quale il tuo sogno nel cassetto?
«Il primo obbiettivo è puntato sulla Coppa Italia. Il sogno? Vincere il campionato».
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