Altra tegola di infermeria sull’Olimpia. Ma andiamo con ordine.

1 – CLASSIFICA SU BASE DIFESA. Sarebbe così (tra parentesi la posizione “vera”). 1 Kazan (4) 2 Pireo (3) 3 Zenit (6) 4 Milano (5) 5 Efes (8) 6 Barca (1) 7 Real (2) 8 Stella Rossa (11). Si tenga presente che le differenze sono minime, tra Kazan e Stella Rossa ci sono solo 23 pti di differenza in 16 giornate (1140, 1163). La domanda, quindi, è: fatto salvo che difendere bisogna, dove DAVVERO si vince? La risposta: offense. Non ho nulla contro i profeti della difesa, anzi. Alcune volte, alcune squadre, come la Stella Rossa, sono ammirevoli per come sopperiscono dietro alla mancanza di talento generale. Ma chi vuole vincere lo fa nella metà campo offensiva. Quindi punto 2.

2 – MESSINA. In sintesi ha dato colpa del KO vs il Real al secondo quarto da 8 punti ha detto che si riparte dalla difesa. Non ama le conferenze e vabbè, ma un bimbo di 4 anni, se legge 19-8-21-25, vede che l’8 non va bene e soprattutto è evidente l’esigenza di ripartire da un gioco offensivo degno. La difesa è GIA’ patrimonio Olimpia. Invece le squadre che guidano il gruppo segnano rispettivamente 100, 78, 76, 25 pti in più (il +25 di Kazan è in realtà +101 dalla WK 9, quando i Russi hanno iniziato a vincere). Milano è 3-5 nelle ultime 8 gare, in esse non ha mai segnato più di 76 pti. Se ne metti 84, per dire, è CERTO che batti l’Olimpia: vedi tirassegno col sorriso dell’Alba (81), che rimane il KO peggiore dell’Armani.

3 – AUTOCONDANNA. Tavares e Poirier, lunghissimi e pesantucci ma tecnici e non troppo lenti, sono i clienti peggiori per uno come Hines, ma a proposito di attacco corre l’obbligo di segnalare che KH ha preso 7 tiri mettendone 1. Che Ricci, Daniels e Datome (4/5 da 3 complessivo) non arrivano a 33 mins di campo in 3. Nessun milanese, in una gara molto importante, ha giocato 30 mins: per tenere Brooklyn in testa alla EC della NBA, Durant sta giocando, dicembre non maggio/giugno, 43 mins di media. Con queste scelte, con queste ripartizioni di minuti e tiri, Milano si autocondanna: a essere soltanto una Stella Rossa con un po’ più talento.

4 – ITALIANI. Voti alla settimana. Fontecchio 7: la squadra non arriva a 71/gara, ma Simone è in doppia cifra (11.75), 31’ di tutta la EL e unico Italiano nei 50. Spissu 6.5: sta giocando sempre meno, ma insomma qualche merito nelle 7 W su 8 lo avrà, no? Polonara 8: settimana di grande ripresa personale. Hackett 6: una bene, una male. Melli 6: idem. Pipporicci, Datome 6.5: mezzo voto in più perché tarpati dallo scarso minutaggio.

5 – ABISSO. La Wk 16 ha toccato il punto più basso dell’incapacità di scollinare quota 60. Ben 3: ASVEL 54, Zalgiris e Baskonia 53. La cosa finora è accaduta 13 volte, solo 6 turni sono stati liberi da simili prodezze. Il peggiore è il Baskonia che lo ha fatto 3 volte (50, 54, 53) ma il punteggio minore è dell’Unics: 41. Senza dimenticare altre 2 perle under50: 48 Pana, 43 Fener.

6 – ARRIVI. Occhio a Dante Exum, potenziale da ottimo giocatore NBA distrutto da infortuni a catena. E’ approdato a Barcellona. Al Bayern è ritornato l’eterno KC Rivers, essere di incalcolata età, unica forma biologica in grado di rinnovarsi le stesse volte di Othello Hunter.

7 – SPARIZIONI. Eccessive lodi a inizio stagione per alcuni giocatori che non stanno rendendo e stanno sparendo dalle rotazioni. Petrusev e Shayok su tutti.

8 – NON CI CREDO. Guardando Efes vs BKN sono saltato sulla sedia. Micic in contropiede ha scaricato a un compagno per tripla angolare. Già questo era degno di attività sussultoria. Per giunta: il compagno era Larkin. Quindi Kurt Cobain è vivo nelle foreste della Bolivia.

9 – CRISI. Maccabi, 6 L in fila. Wilbekin non segna (17/51 da 3 nei 6 KO), sono saltati gli equilibri di gioco/minutaggi dei lunghi: dove regna Zizic (24 mins di media nelle 6 gare vs i 13 di Reynolds) non regna W, come ogni anno Derrick Williams sbraca verso metà stagione (la difesa sparisce del tutto, dal campo 14/39). Il merito di Sfairopoulos è averne vinte 5 in fila prima, così i gialli sono ancora in corsa per i Playoffs.

10 – SHIELDS. Ho controllato i tempi dell’ex Pesaro Massenat che ricordavo con lo stesso infortunio: fuori dal 19/12/20 (anche le date sono quasi uguali…) al 23/3/21, 13 settimane. Rudy è un notissimo SoB, ma stavolta non ha colpe, ha fatto un fallo anche molto onesto per i suoi standard. Occorre voltare questa sfiga in opportunità. Scegliere molto bene un giocatore da tenere anche dopo il ritorno di Shavon, e tagliare Grant, che non lo merita ma visto che non viene usato…