Ok, si comincia puntando il focus sui Celtics.

CELTICS. Anche per escutere i meriti delle previsioni sulla preferenza di BOS per Malcolm Brogdon e sull’ingaggio di Gallinari. Brogdon è arrivato per Theis (nono uomo della rotazione), Nesmith (decimo) e la prima scelta 2023 (starà tra 25 e 30). Brad Stevens da CBO ha fatto solo transazioni tecnicamente azzeccate e miracolose economicamente. Horford per nulla o quasi, pulizia del campo per rendere Smart pg titolare davanti al mondo (via Kemba, Schroeder, Richardson), arrivi di White e Brogdon per mezza mela e due croste di Grana. Ma ovviamente in Italia si guarda a Gallinari. Il contratto non è firmato, ma chiamerà 13 MM per 2 anni: Gallo ha dovuto accontentarsi di circa il 30% del contratto precedente (44 MM nei 2 anni), ma è atterrato in una delle franchigie dal futuro prossimo più radioso. Ci occuperemo presto della depth chart di BOS: le cose diventano molto interessanti per i tifosi biancoverdi e Vegas li piazza primi a pari quota per il Titolo 2023.

DURANT. Gli stessi tifosi (cfr la seconda foto) possono stare tranquilli sul fronte Durant: i Celtics NON sono tra le destinazioni preferite di KD, ma SOPRATTUTTO l’ipotesi dello scambio KD/Tatum tramonta davanti a una delle regole più nascoste dell’immenso codice NBA. Ovvero: una franchigia può avere 2 salari “designated rookies”, MA può averne SOLO UNO se acquisiti via trade. I Nets hanno già Ben Simmons sotto quella regola, il che impedisce l’arrivo di Tatum ma anche di tanta altra gente forte. In generale, la novela sta evolvendo verso una progressiva scrematura di destinazioni. Potrei dare 3 franchigie in corsa: Suns, Heat, Dallas più una pazza idea su Denver. I Suns hanno l’OK di Durant, gli uomini e le scelte future da dare ai Nets, lo spazio salariale è ricavabile (non confermeranno Ayton che vuole un MAX contract); DAL ha uomini, spazio salariale, scelte, non un grande OK da parte di KD e un probabile punto interrogativo tecnico su come interagirebbero Luka e Durant; Miami sarebbe corta di future scelte, ma avrebbe spazio salariale, l’OK di KD e gli uomini per i Nets…solo che alcuni di questi uomini non sono felicissimi di andare a BKN (capiamoli: passare da Spoelstra/Riley e una tradizione di primo tango a Steve Nash/Sean Marks e la versione NBA di Sliding Doors…). Infine, su Denver, è più la fantasia dell’aficionado a trovare interessante l’innesto di Durant su un telaio Jokic/Murray, due caratteri più simili a Steph (KD unici Anelli) che a LeBron: i Nuggets hanno in parte gli uomini, hanno le scelte future e lo spazio salariale è ricavabile, non hanno l’OK di Durant. Molto lontani vedo gli Hawks e l’ipotesi di un ritorno clamoroso a GS.

ANCORA ITALIA. Gli Warriors, aspettando le decisioni di Mannion, aumentano la colonia italiana firmando DiVincenzo: talento fisico e offensivo che, ne sono certo, uscirà rivitalizzato dalle mani di Steve Kerr e il suo staff.

GOBERT. Dopo aver dato 56 MM/anno per 5 anni a Towns, i T’Wolves gli hanno fatto un altro regalo: Gobert. Questo significa che KAT si allontanerà dal pitturato ancora di più, diventando la più grossa PF dell’ultimo trentennio. Si tratta di uno scambio con possibili conseguenze tattiche universali, se non addirittura nella piccola storia del Gioco. Towns, con le ovvie dovute differenze, giocherà quasi come Giannis, mentre finora è stato una qualche versione di Embiid. A Utah sono arrivati Pat Bev (poveraccio, che colpo al suo ego), Beasley, Kessler e Vanderbilt, più un bel numero di future scelte. Per sopperire alla partenza di due guardie, Minnie ha messo a contratto Bryn Forbes, capace di coprire entrambi i ruoli del centrocampo. In linea teorica, qualche minuto in più si apre per Matteo Spagnolo rispetto a due gg fa.

THOMAS BRYANT. Bel centro atletico, carriera devastata dagli infortuni. In 5 anni dal suo Draft ha giocato un anno 72 incontri, un anno meno di 50, un anno meno di 30, due anni meno di 20; 37/164 le presenze nelle ultime due stagioni. Per dire che sfiga ne ha, fragilità pure, probabilmente un’attitudine in rehab non proprio alla Klay Thompson. Scaduto il suo contratto a WAS, chi volesse scommettere su questo ragazzo potrebbe portarlo a roster con 3 MM/anno al massimo. Boston per esempio, nello spot lasciato da Theis? Per riempire quello, a prezzo molto inferiore dei 9MM del Tedesco, c’è anche un connazionale, Hartenstein.