Siamo qui per raccontare della NBA di Mercoledì, Giovedì, Venerdì.

Il mercoledì è stato occupato dalla sconfitta dei Cavs a Charlotte e dai 51 di Steph contro gli Wizards, che han perso nonostante i 41-3-10 di Wall. Il figlio di Dell li ha segnati in 36 minuti, e ormai sta sconfessando qualsiasi legge e qualsiasi riserva o critica sul suo stile di gioco. Per chi lo accusa di essere solo un tiratore, una catapulta, un saltimbanco, lui riserva penetrazioni, schiacciate fuori dal suo classico repertorio, e indica lo spazio dove stanno scritti rimbalzi, assists e recuperi: 5.3+6.4+2.2 rispettivamente. Tira da 7, 8, 9 o 10 metri con la stessa meccanica e la stessa scioltezza, e da quelle distanze comincia a diventare vano anche il concetto stesso di raddoppio o di “passare sopra al blocco”, perché a 10 metri dal canestro l’istinto non scalfibile di quasi qualsiasi giocatore cresciuto negli ultimi 25 anni è quello di non avere la guardia alta come l’avrebbe curando un avversario coi piedi sull’arco. Parlando del KO di Cleveland invece forniamo alcuni numeri: 30-15 e 33-17, sono i parziali dei terzi quarti giocati contro Indiana (Cavs salvatisi all’OT) e con Charlotte (Cavs GrandeElle). Doppiati non solo nel punteggio ma anche nelle %: 29% vs 54 da 2 e 29% vs 57 da 3 nel combinato dei due periodi delle due gare; lo stesso dicasi per punti nel pitturato (5 vs 11) e per rimbalzi (7.5 vs 13.5). La storia non si è ripetuta stanotte contro Boston, non del tutto, almeno. Nella stessa data successi importanti dei Celtics vs Detroit, di Utah vs Denver (Gallinari 24 pti ma 5/16; a Utah è tornato Favors e si sente: 16+11): Utah in chiave PO della Western, beneficia anche del contemporaneo rovescio casalingo di Sacramento nonostante i30-11-4 di DMC, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I think the team’s problems go beyond effort and energy..energy, effort…can’t be the excuse every night”..ogni riferimento a coach Karl….concludete voi. Nella stessa gara Belinelli 18 con 7/14 e l’ala dei Bulls Mirotic assente per appendicite, tornerà tra un paio di settimane. Infine, il succoso ma classico harakiri di Clippertown contro un “ultimo della classe”: Minnie, che ha avuto 31 da Wiggins (sempre più a suo agio e letale da sg) e un generoso tecnico da Chris Paul nel finale.

Meno frizzante il Giovedì: Lakers che battono i Pelicans ottenendo la seconda W in back-to-back della loro stagione e la prima grande coppia di prestazioni di Kobe: dopo il 7/11 da 3 di due notti prima, Bryant ha chiamato 27+12 rendendo inutili i 39+11 di Anthony Davis. Toronto ha faticato contro Portland e ha avuto bisogno di 30-6-8 del Subcomandante Lowry, in un elettrizzante duello con l’avversario diretto Lillard, issatosi a 27-5-11. Seconda sconfitta, infine per Coach Watson sul pino dei Suns: hanno ceduto 111-106 vs i Rockets (Harden sottotono, ci han pensato Ariza e Brewer, 46pti in due), ma ora che può giocare con continuità splende il Sole di Archie Goodwin che ha media di 13.5 nelle ultime 8 gare nonostante in due di esse abbia raccolto 9pti totali.

Ed ora stanotte.
PHILIPS ARENA, ATLANTA. INDIANA PACERS 96 – ATLANTA HAWKS 102
I Pacers cominciano a pagare qualche conto alla loro scarsa profondità di roster (come da ammissione del loro GM Larry Bird), e sono 4-6 nelle ultime 10, con una tendenza da correggere assolutamente a perdere le gare a stretto punteggio, come dimostrato dalla gara di stanotte e dal loro 16% di W in stagione nelle gare ai supplementari (1-5). Ad Atlanta solito grande The Revenant a 31-9-6, ma se il tuo quintetto ha due elementi (Hill pg e Hill centro) che mettono insieme 10pti con 4/13, e se la medesima % è quella della tua seconda opzione, Monta Ellis…allora impossibile uscire con la W dalla Georgia. Anche perché gli Hawks, oltre alla costanza di Millsap (24+4 stoppate), registrano la sveglia che sembrano essersi dati sia Horford (21-7-6) che Teague (16-5-4).

TIME WARNER CABLE ARENA, CHARLOTTE. MIAMI HEAT 98 – CHARLOTTE HORNETS 95
Troppo altalenanti questi Hornets, che si son ripresi del Gennaio Nero, ma si trovano ancora a 2 partite dalla Playoffs Picture. Dopo aver battuto i Cavs, perdono con gli Heat, che sono stati trascinati dalla tripla-doppia con 10 periodico di Hassn Whiteside. Se avete dimestichezza con il giocatore che lo scorso abbiamo per primi segnalato al pubblico italiano, saprete che l’ultimo 10 non sono assists, ma stoppate. A fronte del fatto che nessun altro giocatore NBA ha compiuto una simile prestazione nelle 3 stagioni precedenti, questa era la quarta in per il ragazzone nelle 110 gare della sua carriera NBA (al ritmo di una ogni 28 gare), e si mette in compagnia di giocatori come Olajuwon ed O’Neal. Prima della gara debitamente onorato un grande di entrambe le franchigie: ‘Zo Mourning.

QUICKEN LOANS ARENA, CLEVELAND. BOSTON CELTICS 104 – CLEVELAND CAVS 103
Rivalità abbastanza recente quella tra Cavs e Celtics, ma davvero sentita. Acuita dall’episodio degli scorsi PO, quando Olynyk, accidentalmente o meno, causò l’infortunio alla spalla che tenne fuori Kevin Love per il resto della post-season. Canadese di Boston debitamente, impietosamente fischiato e buuuato dal pubblico della Arena di Cleveland stanotte. I celtica avevano perso di 12 a Boston in una gara non ignobile, ma di fatto sempre gestita dai Cavs. La sfida di stanotte è stata molto diversa, non solo per il risultato. I Cavs hanno piazzato tre portentose accelerazioni (in apertura di gara, a fine terzo quarto e negli ultimi 6 minuti rientrando in possesso del match dopo esser finiti a -7), ma Boston è sempre rimasta in contatto, riuscendo a chiudere la partita con il più classico dei buzzer beaters, sganciato da Avery Bradley da 3, dopo una serie di errori patetici dei Cavs, culminati in un’interferenza sciocca di Mozgov, un and 1 da codice penale concesso da JR Smith a Evan Turner con i golden-and-wine avanti di 5, e per finire un rimbalzo non trattenuto da Mozgov-James: proprio il possesso da cui l’ultima rimessa e tripla di AB. MVP ovvio Bradley (14, 5 soli canestri, ma tutti in momenti davvero fondamentali); non va dimenticato il super Turner da 19-12-6 e nemmeno Marcus Smart: a nemmeno 25 anni questo è già un uomo in mezzo ai bambini, e dimenticatevi le stats. E’ lui che contesta il rimbalzo decisivo, è lui che sta sempre sul collo di qualunque attaccante avversario gli si dica di contenere, dal centro alla pg; è lui che induce LBJ a due falli in attacco di puro “ma insomma ragazzo staccati da me” in cui il Prescelto si lascia tirare dentro; è lui che, con un normalissimo, e lieve, taglia fuori, conferma di che raro cristallo sia fatto il fragile Love, che finisce a terra con una botta alla coscia dalla quale non rientrerà in campo. Gara classica dell’ex per Tyler Zeller che riserva 16pti con 8/10 alla squadra che non ha creduto in lui ma crede nel Timoteo Sbagliato. LBJ nervoso e bizzoso come sempre quando affronta Boston, nonostante ciò 30pti, ma con 23 tiri e 6 perse. Fino alla terminale sciocchezza finale il migliore dei Cavs, e di molte piste sugli altri, era stato JR Smith (20, con 5/10 da 3). Durante l’intervallo, in coincidenza del mese della Black History e dell’uscita del film Race a lui ispirato e didicato, è stato onorato Jesse Owens, l’uomo di colore che vinse 4 ori in faccia alla Germania nazista nelle Olimpiadi berlinesi del 1936. E’ stata ritirata, essendo l’ottantesimo anniversario, la maglia #80 dei Cavs, e donata a Marlene, una delle 3 figlie di Owens.

Gli altri risultati.
AMWAY CENTER, ORLANDO. LA CLIPPERS 107 – ORLANDO MAGIC 93
VERIZON CENTER, WASHINGTON DC. PHILADELPHIA 76ERS 94 – WASHINGTON WIZARDS 106
BARCLAYS CENTER, BROOKLYN-NY. SACRAMENTO KINGS 119 – BROOKLYN NETS 128
Probabile definitivo addio dei Kings ai PO. DMC 24-10-10, RR 15-1-15. JJ come ai tempi belli (27-6-11) accompagnato da Gemello Brook (26-12-3). Bargnani 4 in 10 minuti, il Beli 13 ma 12 tiri.
MAISON SQUARE GARDEN, NEW YORK. MEMPHIS GRIZZLIES 91 – NY KNICKS 85
PEPSI CENTER, DENVER. CHICAGO BULLS 110 – DENVER NUGGETS 115
Gallinari 33-3-2 con soli 12 tiri e 18 viaggi (18 a buon fine) sulla linea della carità. Jokic vontinua a progredire: 14+12.
VIVINT ENERGY ARENA, SALT LAKE CITY. MILWAUKEE BUCKS 81 – UTAH JAZZ 84
Favors 11+15, con questa W i Jazz rientrano nella PO Picture a spese dei Blazers.
AA CENTER, DALLAS. SA SPURS 119 – DALLAS MAVS 90