Se le parole sono indicative e, psicologicamente parlando, sono specchio dell’anima, la situazione in casa Juvecaserta è di sicuro serena, almeno nell’immediata vigilia del match contro Pesaro. “Una gara importante per la salvezza, che ci permetterebbe di andare +10 sull’ultima e scrivere un 2-0” sono le parole molto chiare di coach Lele Molin, che non sottovaluta l’impegno contro il fanalino di coda marchigiano, che nel weekend conterà anche sulle prestazioni del nuovo play Petty. La consapevolezza che emerge dalle parole del tecnico bianconero è che in maniera inequivocabile la gara di Venezia e la sanguinosa sconfitta han lascito parecchio amaro in bocca nell’ambiente, un ennesimo “schiaffo in volto” che va a fotografare al meglio la situazione del team casertano, che tra alti e bassi sforna prestazioni tanto eclatanti in alcuni casi come davvero rivedibili in altre. Ed è qui che emerge la funzione di coach Molin, non chiamato a essere solo un allenatore ma anche e soprattutto “psicologo”. La sua analisi infatti mostra un quadro che anche una seduta psicanalitica definirebbe interessante: “Alla nostra squadra manca pazienza in alcuni frangenti della gara. Ci troviamo in alcune situazioni in cui, per meriti della difesa avversaria, o anche per nostri errori, nulla sembra riuscirci, e il nostro lavoro quotidiano è proprio quello di preparare queste situazioni e cercare sempre la soluzione giusta. Ci concentriamo quindi sui fondamentali e cerchiamo in ogni frangente di non snaturarci pur provando a superare i nostri limiti”. La disamina offerta da queste parole segue il filo rosso della stagione della truppa bianconera in cui le parole attenzione e continuità sono proprio quegli attributi che spesso, carenti, han creato le maggiori concause delle sconfitte. E se ad attendere la Pasta Reggia c’è una Pesaro che in settimana scorsa ha battuto la più quotata Avellino (come nella gara d’adnata), con Anosike e Turner protagonisti, non c’è da star tranquilli. Non mancano comunque i problemi per coach Molin, che ha dovuto rinunciare ad Hannah per un malore occorso dopo la gara in laguna, problemi abbastanza seri che, probabilmente dovuti a una congestione, han costretto il play ‘croce e delizia’ a 3 giorni ai box per controlli medici. Per Pesaro sarà arruolabile e dagli ultimi allenamenti sembra essere di nuovo su buoni regimi. Definiti “Losing effort” della gara di Venezia, Tommasini, aspramente criticato contro Pistoia dal pubblico amico, e Easley, il nuovo arrivato, sono coloro da cui ripartire per poi concentrarsi sull’innescare le certezze Brooks, Roberts e il nucleo italiano per fare la differenza in un match che si prospetta equilibrato. La chiusura della conferenza pregara è uno sguardo al futuro, a metà tra la possibilità di prendere un play e l’operazione subita in settimana da Moore negli States dopo l’infortunio occorso contro Varese. Sulla prima situazione, smentite le voci Mayo, viene ribadito che “la società è sempre sul mercato disposta anche a un sacrificio per migliorare questo gruppo” mentre sulle condizioni del lungo, che ha subito una pulizia del menisco, si prospetta una lunga riabilitazione di almeno 8 settimane, e le sue condizioni verranno valutate a breve scadenza. Una vigilia dunque di certo particolare a una sfida che, sia per la Pasta Reggia che per la Scavolini, può valere una fetta importante di stagione…