Si viaggia nel tempo e nella Storia del Gioco in questo C2C dicembrino. Sono di scena due precursori, due innovatori, gli episodi zero di due serie più che trentennali, arrivate all’oggi perfezionandosi e inglobando sempre più protagonisti: Sedale Threatt, il primo step-back + Sam Perkins, il primo lungo triplista.
Samuel Bruce Perkins ha avuto una carriera migliore e più illuminata dai media, quindi va per primo l’altro: Sedale Eugene Threatt (10.9.1961), nato ad Atlanta, capitale della borghesia nera. Tuttavia, la sola borsa di studio che, dopo la HS, gli venne offerta, arrivò da un microscopico college nemmeno troppo famoso per le attività sportive: West Virginia Tech. I piccoli college vanno giudicati come segue.
Se trovate scritto “State” siete di fronte a rette affrontabili, popolazione studentesca volenterosa ma spesso non destinata a studiare pazzamente, una notevole fiducia nei proventi derivanti dallo sport, motivo per cui quegli atenei cercano sempre di accaparrarsi una stella/stellina in una disciplina qualsiasi, anche negletta come la lotta o il tennis.
Se trovate “Christian”, “Lutheran” o qualsiasi altro rimando alla Fede (Immaculata, Holy Cross) o al nome di qualche predicatore (Oral Roberts, per cui vi consiglio il seguente film), siete in presenza di tantissimi denari ma usati con parsimonia, per non far sembrare che lo sport sia superiore al credo.
Se trovate Tech, allora i piccoli college sono nicchia nella nicchia, pura tensione alla sopravvivenza. Sedale capitò appunto a West Virginia Tech. In America le nostre barzellette sui Carabinieri sono riferite a: bionde, Polacchi, abitanti di Idaho o West Virginia. La carriera universitaria finì dopo i 4 anni canonici, buona ma non eccellente: i 21-4-7 di media sono normali in uno habitat in cui ST era il migliore per parecchie piste. Inoltre non doveva essere ossessivamente concentrato sul gioco: all’età di anni 45 gli erano riconosciuti 14 figli senza parti gemellari, e al college il nostro eroe, nero belloccio di città tra bianchetti/e campagnoli/e, doveva essere parecchio attivo.
Al momento del Draft NBA 1983 fu scelto al sesto giro e al proposito detiene un record: è stato l’ultimo (il Draft fu tagliato a due soli giri di scelta nel 1989) sixth rounder a giocare nella NBA, e arrivare ad avere una carriera sostanziosa (10-2-4 con 1.2 recuperi) partendo da così indietro non è da tutti. Scelto dai Sixers, scrisse a Los Angeles le pagine più significative: in grazia di un’assenza, quella di Magic Johnson continua a pag. 36 di Basket Story #22