Eccoci alla terza giornata di campionato e per Brescia è già tempo di derby: di derby? Si di “derby”, perché, come insegna la Brescia calcistica, non essendoci una seconda compagine cittadina, le società ma ancor più i tifosi si sono creati i “derby” con le realtà confinanti. Da sempre infatti, il derby calcistico di Brescia è quello con i “cugini” bergamaschi dell’Atalanta (quando, ovviamente, militano nella stessa serie) con i quali c’è una rivalità sempre troppo “accesa” dentro e soprattutto fuori dal rettangolo di gioco.

La Brescia dei canestri invece ha una tifoseria esemplare che ha fatto del tifo, “pro” la propria squadra e non “contro” la sfidante, un proprio stendardo e che trova nel derby un motivo in più per fare festa. Poichè il derby del Garda con Verona non bastava da quest’anno si approfitta della neo promossa Mantova per creare un altro derby cestistico importante.

Gli stings di Mantova sono arrivati quindi agguerriti per ben figurare in questa trasferta bresciana e in questo nuovo derby. Se poi aggiungiamo che da entrambe la parti c’è un ex di turno (Alibegovic e Fulzt) ecco spiegato ulteriormente il clima di grande basket che si è visto in scena questa sera.

In realtà la partita si è rivelata un po’ sotto le aspettative per entrambe le squadre, così come hanno sottolineato i rispettivi coach nel dopo gara.

Coach Morea salva la propria squadra ma sottolinea che sono state sprecate tante “palle importanti”, non tanto nel finale di gara ma molte di più ad inizio partita. Sempre Morea afferma che il Sanfilippo è un campo difficile da espugnare e Brescia é una squadra talentuosa. Scuro in volto e decisamente contrariato, liquida l’unica domanda (sul quinto fallo di Jefferson) che gli viene posta con un “no comment”, saluta e torna negli spogliatoi.

Coach Andrea Diana, dal canto suo, sottolinea come la Leonessa sia ripartita come aveva chiuso l’incontro con Jesi, cioè con una difesa ottima e compatta, purtroppo stasera sono venuti meno alcuni canestri di fila che avrebbero permesso di dare il via alla partita in favore della sua squadra ancora nella prima metà della gara. Ammette, prima ancora di essere sollecitato, di aver visto un po’ di “ruggine” nel tiro. E’ sicuro, conclude, che tutti i suoi giocatori si esprimeranno presto al meglio delle loro capacità, anche chi, in questo inizio di stagione è ancora un po’ sottotono.

Con due punti, la partita la apre Robert Fulz, ex di turno per Brescia e desideroso di riscatto anche agli occhi del pubblico bresciano dopo la scorsa stagione un po’ in ombra, i primi punti di Brescia sono del “Citta” e danno inizio al primo quarto che si consuma con diversi errori da entrambe le parti, l’ultimo di Nelson che sbaglia un facile canestro da sotto sulla sirena.

La Leonessa con l’inizio del secondo quarto prende in mano la partita e più concentrata che nella prima frazione guadagna punti preziosi salvo poi chiudere, lo stesso quarto, con soli tre punti di vantaggio.

Nel terzo quarto la Leonessa, sempre in testa sembra pronta a scappare via, invece una caparbia Mantova rimane sempre agganciata; saranno le due sconfitte nelle prime due gare, sarà il clima del derby, sarà il fattore dell’ex di lusso che ora è capitano degli Stings, Mantova tiene botta alla Leonessa che pure non ci sta a perdere nella propria roccaforte; anzi, ora, dopo l’esperienza di domenica scorsa a Codogno, il Sanfilippo sembra un palazzetto extra lusso, sembra…

E’ da poco iniziato il terzo quarto che entra nel palazzetto J.R. Giddens che catalizza l’attenzione di buona parte del pubblico che lo accoglie come un eroe di ritorno da una crociata, forse l’ennesima sua personale crociata. Di certo JR ha lasciato un segno indelebile a Brescia e Brescia in lui, visto che non perde occasione di dichiarare che questa è la sua seconda città. Come non auguragli di trovare presto una squadra che possa valorizzare al meglio il suo atletismo e che lui in cambio tenga a freno, almeno alcune, interperanze che rischiano davvero di danneggiarlo indelebilmente.

Inizia un po’ nervoso l’ultimo quarto da entrambe le parti e continua ad essere chiaro che Mantova non ci stia proprio a perdere il suo primo derby a Brescia e infatti a poco più di tre minuti dal termine si trova a sole due lunghezze dalla Leonessa. Qualche spreco di troppo sul finire della gara, da parte di Mantova, unito a qualche errore nei tiri liberi, le due lunghezze in favore di Brescia rimangono tali fino al fischio finale.

Durante l’intervallo lungo è stata presentata al pubblico la squadra di basket in carrozzina di Brescia, presenti dirigenti e atleti che hanno salutato e chiesto la partecipazione del pubblico anche alle loro partite che verranno disputate proprio al Sanfilippo. Prima della loro presentazione, dialogando con uno degli atleti (Simone), ho scoperto alcune particolarità che non conoscevo e che sono decisamente interessanti per comprendere questo tipo di pallacanestro. Standing ovation e cori ad hoc per questi atleti.

Quando si incrocia uno di questi atleti, ci si deve spostare ma non per far passare la carrozzina ma il loro grande cuore pieno di vita e passione per questo meraviglioso sport.

Basket forever

 

Brescia Centrale del Latte Leonessa – Dinamica Mantova  68 – 66  (19-15; 16-17; 20-14, 13-20)

Quintetti:

– Brescia: Fernandez, Cittadini, Loschi, Nelson, Brownlee.

– Mantova: Jefferson, Moraschini, Fultz, Landi, Rullo.

 

Brescia: Fernandez 15,  Brownlee 14, Nelson 13. Cittadini 11, Benevelli 6, Passera 5, Alibegivic 4
Mantova: Gaddefors 15, Moraschini 13, Jefferson 11, Rullo 9, Fultz 8, Landi 4, Amoroso 6.