Caserta vince una gara che sembrava chiusa, che i ragazzi di Sacripanti riaprono con grande cuore e che anche loro potrebbero benissimo portare a casa,ma il finale targato Brooks nonchè la stoppata superba di Scott, che fino a quel momento non aveva fatto granchè dal campo, valgono il 64-60 finale. Gara dai mille volti, in cui all’inizio sono gli attacchi a farla da padrone. Roberts e Moore vedono il canestro come una vasca da bagno, crivellano di triple nella prima frazione che sembra lanciare la comoda vittoria bianconera. La freddezza di Sacripanti sa nel sapersi far guidare dagli uomini giusti nel momento giusto, e se il primo impatto è retto dai punti di un Cusin diligente e di un Aradori ben gestito, il resto lo deve costruire la difesa.
Il coach, grande ex di giornata, si affida a difese miste, che provano a imbrigliare la macchina offensiva bianconera, che spinge sempre sull’acceleratore e sa farsi trovare pronta sugli scarichi. Quando le percentuali si abbassano, ci pensano Ragland e Gentile con qualche buon missile dalla lunga distanza a tenere la gara arginata su binari di equilibrio, con il vantaggio massimo di +16 che viene limitato a un più misero -9 già alla pausa lunga.
La serata di Roberts, che chiuderà con 5/7 dall’arco, offensivamente parlando si ferma al 25′, ma un vivido Vitali attacca il ferro con grande convinzione sia da dentro che fuori l’area, propiziando nuovamente il vantaggio casertano in ampio margine. Sacripanti prova a giocarsi la carta Rullo, lasciando maggiore libertà a Gentile e Ragland che si fanno trovare ancora una volta pronti a insaccarla.
La veemenza di Cantù si legge nella grande energia che Uter prova a dare. Caserta perde colpi, inciampa in troppe palle perse e non sembra essere più lucida. Le triple di Gentile e di un Leunen bravo e lasciato sempre solo, firmano addirittura il -3 a 2′ dalla fine che gela il Palamaggiò. Quando le luci sembrano oramai diradarsi ci pensa Brooks con 4 punti di fila, tra cui un giro e tiro meraviglioso a firmare il controsorpasso a 47″. Finale vibrante, Gentile sbaglia, Moore cattura il rimbalzo e subisce fallo, ma dalla lunetta fa solo 1/2, non sporcando comunque una gara eccellente da 15 punti, 5 rimbalzi e 3 assist. Sul più due Caserta non fa fallo, Ragland si butta dentro ma Scott dal nulla lo stoppa mandano in tripudio il palamaggiò. Sulla palla vagante si avventa che Brooks che la chiude dalla lunetta.
E’ la vittoria del gruppo, anche se una gestione così sciagurata del finale poteva costare caro. Molin si prende parecchie responsabilità con delle scelte che in molti non avrebbero condiviso, ma ha il gran pregio di rimettere per il finale il buon Scott dopo una gara non certo esaltante. Brooks, che a tratti è andato sottotraccia, dimostra di essere il vero leader di questa squadra, chiudendo con 15 punti e 8 rimbalzi, di cui buon bottino arrivati nella fase cruciale. A Cantù, seguita da un colorito e caloroso stuolo di sostenitori, non basta la prova di un Leunen coraggioso e di un Gentile che, nonostante i fischi del pubblico della sua città, chiude a 18 da top scorer. Cantù dimostra ancora qualche fragilità lontano dal Pianella, ma con un coach esperto come Sacripanti potrà dare fastidio a chiunque nel prosieguo del campionato.