La Vanoli Cremona ritrova il suo spirito e batte Venezia 77-67.
Gara 2 è sentita dal popolo della Vanoli come la madre di tutte le partite, dopo la sconfitta patita domenica dai biancoblu. L’atmosfera è carica: il PalaRadi è una “marea gialla”. I tifosi sanno che potrebbe essere l’ultima partita dell’anno nell’impianto cremonese. Entusiasmo ed emozione sono palpabili ed esplodono quando coach Cesare Pancotto viene premiato quale “Miglior Allenatore della Regular Season” di Legabasket. Gli starting five non offrono sorprese, ovvero Starks, Turner, Washington, Dragovic e Cusin da una parte; Tonut, Green, Bramos, Ejim e Ortner dall’altra. Apre Tonut, risponde Dragovic, atteso al riscatto dopo l’opaca prestazione di domenica. Ortner si conferma un cobra nel pitturato, ma Starks infila due canestri in sequenza. Cusin accalappia rimbalzi nella propria area; Turner e Tonut si scaldano dai 6,75. Al 4′ Dragovic è già gravato da 2 falli e viene avvicendato da Gaspardo. Ejim e Tonut portano Venezia sull’11-9 al 5′, ma Turner impatta. Il canovaccio è quello già visto in Gara 1, con le squadre punto a punto. Tonut è onfire e segna il suo nono punto. Le triple di Bramos e Ress scavano un solco di 8 punti e a Pancotto non resta che chiamare il timeout. La scarsa efficacia in attacco di Cremona consente agli orogranata di imporre il proprio ritmo in attacco, grazie alle molteplici bocche da fuoco di cui dispone De Raffaele. Mian ridà un minimo di ossigeno a Cremona, ma la bomba di Green a fil di sirena è di quelle che fanno male. Il primo quarto termina 24-17 per Venezia. Il pubblico di casa è imbufalito con la terna, ritenuta rea di alcune fischiate apparse – onestamente – discutibili. Venezia ha tirato con in irreale 77% complessivo (10/13), di cui un mortifero 4/4 da 3 punti. Indicativa la valutazione di squadra: 28 per la Reyer, 12 per la Vanoli.
Secondo quarto – Devono passare 2′ prima di vedere un canestro, ad opera di Ortner. I giocatori di Pancotto sembrano avere la sciolina sulle mani, per la quantità di palle perse, assist sbagliati e tiri malamente sprecati. La tensione dei biancoblu gioca tutta a favore della Reyer, che appare in pieno controllo della partita. Ci vuole una tripla di Starks per spezzarne l’egemonia. Due canestri consecutivi di Jackson regalano all’Umana il +10; Pargo allunga. Si rivede a referto Dragovic, mentre McGee interrompe il suo periodo sterile; De Raffaele chiama la pausa tecnica (25-32 al 7′). Dragovic, apparso molto determinato, attacca con successo il ferro due volte e Cremona torna a -3: partita riaperta, quando mancano 90″ alla pausa lunga. Ejim completa un gioco da 3 punti: Venezia va alla sirena con la palla in mano e si avvia negli spogliatoi forte del 35-29. Calano – come prevedibile – le percentuali al tiro, ma per entrambe le squadre: Cremona crolla addirittura al 31%, con un poco rassicurante 5/16 (evidente merito della difesa di Venezia).
Terzo quarto – Bomba di Dragovic e il PalaRadi si incendia; quando Turner lo emula, salta la scala dei decibel: è 35 pari. Persa Vanoli e Bramos va ad inchiodare, in fuga solitaria. Stesso copione, ma a parti invertite, viene recitato da Washington. Starks riporta avanti Cremona; quando Turner piazza la tripla del 43-38, De Raffaele chiama i suoi a rapporto. Il 2/2 dalla carità di Pargo smuove il tabellino dei lagunari, ma McGee ripristina le distanze, in entrata. Lo stesso McGee, in crescendo di fiducia, segna il 47-40: altro timeout Umana. Krubally realizza un utilissimo, anche se per lui inusuale, 2/2 dalla lunetta. McGee risponde; Green dalla carità è una sentenza, ma Dragovic inchioda la bimane del +5. Ancora 2 di Green ai liberi, poi tripla importantissima di Viggiano, che si sblocca. Turner ne mette 3 dalla linea della carità a 38″ dalla sirena. Cremona va all’ultima pausa avanti 54-50.
Quarto quarto – Krubally brucia Gaspardo in area: Venezia è a -2 e Pancotto chiama timeout. Pargo si beve l’intera difesa cremonese e impatta. Mian piazza la bomba, ma Pargo ha buon gioco tra le maglie ormai larghe della difesa biancoblu. Turner riporta avanti la Vanoli di 2, McGee corrobora il vantaggio (61-57 al 7′). Lo stesso McGee segna nuovamente, subisce fallo e mette l’aggiuntivo che vale il 65-57. Ejim accorcia, ma ancora McGee dai 6,75 porta Cremona sul +9 a meno di 2′ dalla fine. Il ritrovato McGee è irrefrenale e mette la tripla del 71-60, che – probabilmente – sigilla l’esito dell’incontro. Pargo mette una tripla da distanza siderale, quando mancano però 56″ alla sirena. Ejim capitalizza una persa di Turner, ma Starks ripristina il +10. McGee attacca il canestro e allunga, Ejim fa 2/3 ai liberi, ma è ormai garbage time. Cremona vince 77-67, meritatamente. La Vanoli ritrova i due uomini che erano mancati in Gara 1, ovvero Dragovic e McGee e Venezia appare meno stellare. De Raffaele dovrà lavorare sull’aspetto mentale della sua squadra, che si è disunita a partire dal terzo quarto, limitando le iniziative d’attacco all’inventiva delle sue stelle. Pancotto è riuscito a far giocare i suoi di squadra, pur dovendo rinunciare per tutto il secondo tempo a Cusin, infortunatosi. Ora la serie si sposta al Taliercio: nulla è ancora scritto.
Vanoli Cremona – Umana Reyer Venezia 77-67 (17-24; 29-35; 54-50)
Cremona: Dragovic 14, Starks 13, Mian 5, Gaspardo, Cusin, Cazzolato ne, Washington 8, Biligha, McGee 21, Turner 16. Allenatore Pancotto
Venezia: Pargo 13, Ejim 9, Bramos 5, Tonut 9, Jackson 4, Krubally 4, Green 10, Ruzzier, Antelli ne, Ress 3, Ortner 6, Viggiano 4. Allenatore De Raffaele