Crisi profonda nella piana del Volturno dove tra la nebbia delle montagne che portano al Palamaggiò si sono perse le tracce della Juvecaserta. Ancora una prestazione senza cuore e con poca voglia di fare squadra e i tifosi bianconeri, dopo il sostegno iniziale, hanno fischiato e contestato a gran voce staff e squadra, invitando tutti ad “andare a lavorare”.

La crisi di Caserta, tuttavia, non deve inficiare la prestazione di una Vanoli concreta, decisa, determinata. Cremona presenta anche diverse individualità di spicco che, al momento opportuno, sanno ergersi al ruolo di protagonisti e trascinatori.

Up&Down

Coach Pancotto tira fuori dal cilindro Il trio delle meraviglie Hayes-Clark-Ferguson e porta a casa un prezioso successo. In calce, tuttavia, c’è la firma di Luca Vitali e di un collettivo che lotta, combatte, difende ed aggredisce partita ed avversario.

Sul fronte casertano tanto «down» per una squadra inguardabile per 20 minuti, discreta nel terzo periodo ed inevitabilmente crollata nell’ultimo. A dispetto dei 19 punti e degli 8 rimbalzi stavolta l’indice accusatorio deve essere rivolto a Sam Young. Un campione del suo calibro dovrebbe e potrebbe trascinare il gruppo, vestire i panni del leader ed invece lui che fa? Gioca solo metà gara con l’atteggiamento da star…

Primo tempo

Cremona prova subito a sfruttare il momento difficile di Caserta e dopo poco più di 3 giri di lancette coach Molin si rifugia nel timeout per arrestare l’allungo cremonese (2-10). Clark imperversa e soprattutto in attacco è inarrestabile con canestri e rimbalzi offensivi mentre tra i padroni di casa tutti appaiono in grande confusione e bloccati dall’ansia. Clark arriva ben presto in doppia cifra e Cremona, con 2 triple di Ferguson, vola sul +12 (10-22) quando mancano una manciata di secondi al suono della sirena del primo quarto. Howell è l’unico per la Pasta Reggia a vedere il canestro e così c’è solo il tempo per tre liberi di Ferguson prima della sirena del 10’ (12-25).

Alla ripresa del gioco, dopo un botta e risposta dalla lunga distanza tra Moore e Vitali, la partita vive di continui errori e le due squadre non segnano neanche in una vasca da bagno. Passano ben 4’ prima che Michelori vada a bersaglio per il 17-28 del 16’. È proprio il pivot milanese a suonare la carica, provando a non far affondare la barca ma a questo punto sale in cattedra Hayes e ricaccia indietro gli avversari, siglando anche la bomba del 22-35 del 17’. Sui liberi del 22-39 siglati da Cusin si alza vibrato il coro di contestazione del pubblico del Palamaggiò (“Vergognatevi, vergognatevi”), stufo di vedere una squadra allo sbando ed incapace quanto meno di lottare e provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Un missile di Hayes, quindi un antisportivo a Scott e all’intervallo lungo Cremona domina per 24-45. Il pubblico casertano accompagna con bordate di fischi e di insulti il rientro dei bianconeri negli spogliatoi.

Secondo tempo

Al ritorno in campo il divario arriva fino al -25 sul 26-51 quando all’improvviso una fiammata casertana, propiziata dalle bombe di Scott (2), Moore (2) e Mordente (1), produce un incredibile break 19-6 e al 28’ la partita sembra riaprirsi sul 47-59. Cremona riparte con un 5-0, Caserta rende pan per focaccia ma all’ultimo intervallo si arriva sul 52-66.

La quarta frazione si apre con la tripla di Hayes e con Cremona che riparte di slancio mentre la Juvecaserta paga a caro prezzo le energie spese nel terzo tempo. Con il passare dei minuti la Vanoli è sempre più padrona del campo ed al 37’ rimette 20 punti di scarto tra sé e Caserta, ponendo anticipatamente fine alla sfida. Al suono della sirena finale il Palamaggiò contesta tutto e tutti e sfoga la delusione con bordate di fischi.

La chiave

La differenza sta tutta nel differente approccio mentale alla gara. Da un lato i giocatori di Caserta intimoriti e spaventati vanno nel panico alla prima difficoltà, dall’altro Cremona è brava a sfruttare le debolezze altrui ed a trarne un indubbio vantaggio.

Young decide di attuare uno sciopero bianco per metà gara con solo 3 tiri in 14 minuti e non difende su uno scatenato Clark, protagonista della partenza sprint degli ospiti.

Nel momento di maggiore difficoltà, con Caserta risalita sul -12, Cremona non si disunisce con Ferguson e Hayes a togliere le castagne dal fuoco.

Pasta Reggia Caserta – Vanoli Cremona 66–81

Pasta Reggia Caserta – Moore 15 (3/7, 3/6), Gaines 2 (1/3, 0/3), Young 19 (4/12, 2/3), Scott 8 (1/3, 2/7) Howell 12 (5/14); Tommasini 0 (0/1, 0/3), Mordente 3 (0/1, 1/2), Michelori 7 (2/3), Sergio 0 (0/1 da tre); ne: Vadi, Tealdi, Capuano. All. Molin

Vanoli Cremona – Vitali 14 (1/4, 2/3), Hayes 21 (4/9, 3/4), Clark 17 (5/10, 1/3), Bell 4 (2/2, 0/2), Campani 7 (2/4); Ferguson 14 (1/2, 2/4), Mian 0 (0/1 da tre), Cusin 4 (1/1), Gazzotti; ne: Mei. All. Pancotto.

ARBITRI: Baldini, Rossi e Attard

NOTE Parziali 12-25; 24-45; 52-66. Da 2 Ce 16–44 Cr 16/32, da 3 Ce 8–25 Cr 8/18, liberi Ce 10/16 Cr 25/27, rimbalzi Ce 39 (20 o), Cr 35 (7 o), perse Ce 16 Cr 16, rec Ce 13 Cr 10, assist Ce 9 Cr 5.

Spettatori 2.884, incasso 20.255 euro.