Un canestro di Deloach, con tanto di mano protesa sulla faccia di John Brown, a poco meno di tre secondi dalla fine regala all’Eurobasket il derby della capitale, condannando una Virtus che per la seconda settimana di seguito fallisce proprio in extremis, ed ancora beffardamente con Daniele Sandri, il tiro della vittoria sulla sirena. Sul parquet di un Palazzetto dello sport finalmente senza grandi vuoti(2719 spettatori), dopo una gara equilibrata sono i dettagli ( e forse l’esperienza di qualhe protagonista) a fare la differenza, dopo trentanove minuti di sostanziale equilibrio. La Virtus, malgrado una prova strordinaria di Massimo Chessa (25 punti con 6/11 dal campo), ed il solito coraggio di Maresca e Sandri, paga a caro prezzo l’assenza di un reparto lunghi in grado di fermare nel pitturato Easley (alla quarta doppia/doppia stagionale), Bonessio & company. Il solo Brown, peraltro entrato in partita soltanto nei secondi venti minuti dopo un primo tempo amorfo, non può sempre da solo fare reparto, ed il pessimo pomeriggio dei vari Benetti, Landi e Vedovato (24 minuti sul parquet e 2 punti in tre), alla fine concede ben 54 punti in area alla compagine di Bonora. Troppo davvero, anche se il Natale non è poi così lontano.
La Gara
Il primo quarto si riduce praticamente ad una sfida personale tra Massimo Chessa e l’intero starting five di Via dell’Arcadia. Il “Kamikaze”, insieme all’unico canestro dell’intero pomeriggio di Landi, tiene a galla la Virtus con tre triple e 11 punti (su 18), rattoppando parzialmente le gigantesche falle che si aprono sotto il canestro virtussino, ogni qual volta Fanti decide di partire alla carica con la palla in mano. Dopo il 18-22 dei primi dieci minuti, L’Eurobasket sale fino a +8 (18-26), di inizio secondo quarto, prima di venir riacciuffato in un baleno sul 32 pari da due triple di Sandri ed un canestro di Brown. La zona 2-3 di Corbani, capace di reggere a Legnano fino allo show di Frassineti, è l’unica cosa, insieme ai canestri di Chessa, positiva di venti minuti bruttini assai per la sponda virtussina, chiusi con il canestro finale di Righetti che fissa lo score sul 38-40. Il risveglio di Raffa e Brown (5 punti in due nel primo tempo), produce il miglior momento del pomeriggio Virtus nei primi sei minuti del terzo quarto. Il +8 per i padroni di casa sul 57-49 illude il pubblico del Palazzetto, che ripiomba però subito in uno status di preoccupazione quando a Maresca viene fischiato il quarto fallo, e dopo una serie di viaggi in lunetta per Bonessio, Righetti e Easley che fissano il punteggio sul 59-56 all’ultimo intervallo.Da brividi gli ultimi dieci minuti, con L’Eurobasket che mette a segno con Malaventura e Deloach le sue uniche due triple di tutta la partita riallungando sul 64-70, ma la Virtus che con un canestro di Maresca riesce comunque a presentarsi a 1’16 dalla fine avanti di tre sul 77-74, e di uno a tredici secondi sul 79-78 dopo un bel gioco a due Chessa-Brown. La decide Deloach da campione, con il tiro finale di Sandri che come a Legnano trova il ferro piuttosto che la retina.
Magic Moment
L’ultimo minuto di partita, palpitante e ricco di capovolgimenti di fronte. La vittoria passa ripetutamente da una squadra all’altra, scandita dai canestri di Brown e Deloach. Prima dell’epilogo finale in cui gli Dei del Basket premiamo l’ex Norfolk State University, ed ancora una volta si accaniscono impietosamente contro Daniele Sandri e la Virtus.
Man of the match
Il quarto periodo di Mo Deloach (11 punti su 15 complessivi), dopo trenta minuti non da Mo Deloach, è un bel regalo per chi ama la pallacanestro. Segna i due canestri decisivi dell’Eurobasket in due situazioni in cui oltretutto la Virtus difende molto bene, regalando ancora una volta con le sue giocate una vittoria che vale platino in un girone così equilibrato.
Numers
54 I punti dell’Eurobasket in area (su 80 totali)
10 I falli commessi dalla Virtus nel solo terzo quarto
5 Le sconfitte nelle ultime sei gare per una Virtus