Passato il giorno di riposo, per esplorare la situazione dei vari gironi giocheremo a “QUELLI CHE….”..CHE CI SEI VENUTO A FARE. Bisogna scegliere. La formula dei gironi dislocati in varie nazioni è molto bella, ma le squadre sono troppe. Oppure è troppo larga la maglia attraverso cui si passa al secondo round. Insensato avere gironi di 6 squadre destinati a qualificare due terzi del lotto, principalmente perché non ci sono nel Continente 24 formazioni all’altezza. Romania, Gran Bretagna, Islanda, Ungheria e in parte anche Rep. Ceca e Polonia sono orribili, e vale anche se qualcuna dovesse qualificarsi. Concentriamo infatti la vostra attenzione sul fatto che, delle 6 orribili, ben 3 sono nel GIRONE C di Cluj, quello romeno..e non è che il Montenegro, sempre lì, faccia faville. Dietro Spagna e Croazia, imbattute ovviamente, si qualificheranno al secondo turno il Montenegro, formazione di fascia bassa, e per forza una tra Romania-Rep.Ceca-Ungheria, formazioni orribili. Abbiamo una vaga preferenza per l’Ungheria, anche se i Cechi schierano Satoransky, il quale però non sta giocando al massimo.

….PENSAVAMO MEGLIO. Due di queste squadre sono nel girone dell’Italia. Parliamo di Germania e Ucraina, ma anche, altrove, di Grecia-Turchia-Serbia-Belgio. Le attenuanti maggiori sono da concedere a Greci e Serbi, massacrati da infortuni ed assenze varie (la Serbia in maniera impressionante: Radulica-Teodosic-Simonov-Kalinic-Bieljca). Anche in questo caso, 3 delle squadre che definiamo un po’ deludenti sono nello stesso Girone, il D che si gioca ad Istanbul. I padroni di casa, che non verranno MAI fatti uscire al primo turno, sono favoriti anche dal calendario, ma siamo dell’idea che sarà il Belgio a dover fare le valigie insieme agli Inglesi, anche se né Serbia né Lettonia possono dormire tranquille.

…PENSAVAMO PEGGIO. Di diritto l’Italia in questa categoria, insieme ad un altro del Girone B di Tel-Aviv, Israele (che solo un pervicacissimo seguace del fattore campo poteva immaginare migliore di quello da noi battuto di 30 nel 2015); in questo novero di squadre infiliamo anche la Croazia, che non aspettavamo così solida, la Finlandia, che ha trovato linfa dalla nuova sensazione ormai targata NBA, Lauri Markkanen, (un 4 con raggio di tiro infinito che nei pro farà benissimo, anche perché non è imbelle avvicinandosi al pitturato) e la Lettonia, che ha trovato un (sempre precario, in ogni caso) equilibrio tra il desiderio ancestrale di giocare a basket senza pensare a nulla altro che al puro gesto (esempio: sotto di 3 Strelnieks recupera, parte in contropiede, palleggia dietro la schiena perdendo tempo, passa dietro la schiena battuto al compagno a rimorchio, facendosi intercettare il pallone dall’unico disperato difensore) e la necessità di ottenere risultati. Dicevamo di 3 squadre dal girone dell’Italia, che è al momento quello di lettura più complessa: il mero conto di W ed L dice che ogni squadra può ancora qualificarsi e ogni sqaudra ancora essere eliminata, ma vogliamo pensare che Azzurra, Lituania e Germania non perderanno due gare su due di quelle rimaste, e che il quarto qualificato sarà un affare tra Israele-Georgia-Ucraina. Per quanto fatto vedere finora, meriterebbe, no contest, la Georgia.

…CHE BRAVI. In questa fascia vanno Georgia-Russia-Spagna-Francia-Slovenia-Lituania. La Georgia e la Russia a mio avviso sono le vere rivelazioni della manifestazione, finora, ed hanno in comune il fatto di essere allenate in maniera sopraffina. Il poco noto coach greco ma nato in Rwuanda, Ilias Mouros, ha dato alla Georgia un’organizzazione molto buona e disciplinata, che riesce quasi sempre a bypassare il fatto che i georgiani siano dei mediterranei finiti per caso sulle sponde del mare sbagliato, e che abbiano, come vediamo spesso tra i Greci per esempio, la tendenza a cominciare a litigare fra loro in mezzo alle partite per i motivi più diversi…un aiuto mancato, una palla che non mi hai passato…proprio come al campetto. E come al campetto stanno anche attentissimi ai loro calorosi tifosi…dialogano con loro, ridono si incazzano, fanno scommesse. Sentita con le mie orecchie: Shermadini fa un movimento immaginifico per svitarsi in post basso e segnare, e poi si volta verso un tifoso non georgiano ma di sua conoscenza: saw it? you owe me a hundred (dollari). Gente così, semplicemente fantastici. Sergey Bazarevich, alla guida dei Russi, è invece solo pochissimo meno ossuto di quando giocava: era una pg dalle meningi raffinate, che tali sono rimaste da allenatore. La Lituania è, lo sappiamo, la versione iper-raffinata della Lettonia: l’equilibrio tra basket “puro” e basket “del risultato” è raggiunto dai lituani molto meglio e più spesso dei cugini baltici, e sono un vero piacere per gli occhi degli aficionados del basket; ogni movimento è, per citare il libro “The City Game”, il momento “in cui ottieni qualcosa nel mezzo di una vita scombussolata e capace di travolgerti”. La Francia sta giocando al ribasso: pare pigra, ma sta semplicemnte preparando il balzo verso le medaglie. La Spagna è la più forte, e può solo perderlo, questo Europeo, anche se, nel difendere contro Dragic, Shved, Fournier e altre guardie di spessore, siamo certi che maledirà il momento dell’infortunio a Sergio Llull. Infine la Slovenia: siamo troppo meno esperti e intelligenti di Sergio Tavcar per negare le sue parole circa la infinita capacità degli Sloveni del basket di rovinarsi la vita da soli: e quanto più forte la Nazionale, tanto più diventa, a un certo punto, fantasiosa nel suicidarsi….però…però Dragic e Doncic non sono legali nel pianeta FIBA, e il resto della squadra è solido, anche se Kaspar Vidmar, il centro titolare, proprio non riesce ad evitare di fare falli in breve tempo, e spesso falli davvero sciocchi. Proprio Slovenia e Francia si qualificheranno dal Girone A di Helsinki, ci vogliamo aggiungere la Finlandia e, anche se al momento sarebbe fuori, confidiamo che la Grecia, col calendario un po’ amico, alla fine sarà la quarta forza del gruppo…non vogliamo nemmeno pensarci, alla Polonia nel secondo Round