Manca una sola giornata alla fine della RS: resta ancora la questione su chi accederà alle Elite8 tra Baskonia e Zalgiris.
1 – A POSTO. Con la telecronaca dell’unico decente, sono tornate a posto alcune questioni turche. Jonathan Mo T ley, non Mosley. Poi, ancora più scoraggiante per la crassa imperforabile ignoranza che rivelava il tele-babbeo, l’Efes non è la squadra di un posto che si chiama Anadolu, né l’Anadolu la squadra di un posto chiamato Efes.
2 – CAZZETTI. Intràs ad’cazàt. Dal bolognese: l’interesse di cazzetti. Significa: fare una cosa buona quando è ormai troppo tardi, quando non serve più a nulla, quando non se ne ricava nessun guadagno, anzi. In milanese: la W dell’Olimpia sul Barcellona.
3 – UNO a DIECI. Era iniziata così la trasferta del Partizan (che aveva bisogno di vincere) a Montecarlo. Time-out e scossa per andare al riposo breve sotto di 4, a quello lungo sopra di 7. La scossa data da uno dei Serbi in squadra, Avramovic (ex VA). Finirà con 22 (5/5 da 2), plus/minus +14. Non è più forte di Tonut, non difende meglio (anzi, dopo Madar è il più bersagliato da Obradovic), ma da quando è tornato ha giocato sempre (19/19 e 6 in quintetto).
4 – 2713. I punti dell’Efes, che è fuori dai PO ma, ammetterete, è un’esclusa particolare. Sono 82.2/gara. Diciamo che alla fine gli ex-Campioni saranno decimi, e a rimanere fuori sarà lo Zalgiris: l’Efes potrebbe rappresentare il solo esempio di elevato scoring a rimanere fuori dalle Elite8. Con l’eccezione dei Lituani (2508) tutte le prime 10 della classifica segnano 2713+ a testimonianza che l’assunto EL = difesa è una solenne, soprassata, boiata. Mentre i media italiani continuavano con la stolida epica della difesa, questa umile pagina segnalava l’inversione di rotta. Facile vederlo ora: ora è solo la dimostrazione. Sempre a proposito di media e pubblico: bisogna smetterla, pur con tutto il rispetto, di credere (e anche di intervistare) a gente che allenava 25, 30, anche 50 anni fa. Non è cultura, è solo nostalgia e i nostalgici non costruiscono il mondo.
5 – CAZOOLGIRIS. Si può tenere mezza squadra basca e mezza lituana? Il Baskonia arriva a giocarsi tutto alla fine anche a causa dell’infortunio a Pierrea Henry; lo Zalgiris ha perso abbastanza presto uno dei miei preferiti, Keenan Evans. Entrambe hanno fatto esordire due delle migliori 10 novità della stagione (vedi 8). Meritano entrambe la post-season.
6 – SCENARIO. In questo mondo ormai fottuto dove anche al tg si scambia energetico per energico (solo l’ultima delle porcate sentite, e nemmeno la peggiore), va di moda “definire lo scenario” al posto di “pronostico”. Così pensano di fare meno la figuraccia se sbagliano. Io dico il mio, pronostico: Real.
7 – ITALIANI. Belinelli 15’ nei 3pti imbucati; Melli 13’ nel totale rimbalzi; Pajola 8’ nei recuperi. Sono i soli giocatori italiani presenti nei primi 25 di una categoria statistica EL. I primi due hanno seimila anni, Pajola per fortuna no. Non è questione di vivai, ma di tempo di gioco.
8 – NOVITA’. Ho cercato di selezionare, non in ordine di valore, le 10 migliori novità sullo scenario EL. Ovviamente si tratta di una lista soggetta a disaccordi. Ojeleye: un difensore irreale per le nostre abitudini. Pajola: una bella news tricolore, non in lista perché tricolore. Darius Johnson: la migliore pg del torneo. Markus Howard: solo attacco, ma immaginifico, e non solo un triplista. Iggy: completissimo e vera colonna della stagione dello Zalgiris. Musa: una guardia di 203cm, uno scorer come quasi nessuno. Bonzie Colson: sg/sf, 198 cm, 11+6 con quasi 1 stoppata, 1.3 rec, quasi il 60% da 2 e il 40% da 3, valutazione superiore a Guduric e NHD…serve altro? Gillespie: il miglior emergente (e abbordabile) tra i lunghi. Motley: già più affermato per un passato NBA non del tutto insignificante e una buona EC, pensavo impossibile vederlo a 1.5 ass/gara, invece. Coach Maxsvytis, autore di una potente stagione, comunque finisca, con lo Zalgiris.
9 – ARENA. Il grande interrogativo della ECA è: a quando l’ampliamento della EL? Se fosse il prossimo anno potremmo smettere di porci domande sul futuro della V-BO. Se l’ammissione fosse una cosa solo sportiva, pur con il calo verticale nelle ultime gare, Bologna sarebbe a posto. Il nuovo board è stato, sì, de-spagnolizzato, ma rimane il potente traino germanslavo con puntate levantine (guardate le sedi delle ultime 9 F4 e rabbrividite). Pare difficile venga escluso l’impresentabile Alba. Rischia lo ASVEL, ma un po’ anche la Virtus e fa benissimo alle quotazioni bolognesi l’annuncio della costruzione della nuova arena; anche perché dalla EC è probabile esca una finale Spagna-Turchia.
10 – TRINCA. Chissà che ne sarà di Trinchieri. Il suo tempo al Bayern pare finito, ma i Tedeschi sono abili programmatori e sanno che il debito di riconoscenza nei confronti dell’allenatore italiano è inestimabile. Non solo non è arrivato ultimo con il roster forse più debole del torneo, ma negli ultimi 3 anni ha fatto risparmiare soldi (mercato bavarese poverissimo) e ha sviluppato giocatori. A Trinchieri gente come Obst (1’ di EL per media di 3pti segnati con 2.7 alla % del 40.1) e Jaramaz deve tutto. Il BAY potrebbe essere saccheggiato in estate. Gillespie è lungo che merita un palcoscenico più competitivo e molti potrebbero essere attratti dalle guardie di cui sopra. Su Gillespie non ho dubbi, invece starei attento sugli esterni: sono giocatori da prendere con le molle, non è così scontato possano replicare senza il Trinca le gesta scritte sotto di lui.