Ultima puntata del PowRk della prossima EL. Ci rileggiamo a fine settembre.

ASVEL. La sensazione è che, tra difetti altrui e progressi propri, potrebbe andare meno peggio del prevedibile. Pierric Poupet è un ottimo coach, a dispetto del materiale lo scorso anno ha fatto fare progressi tangibili alla squadra durante la sua gestione. Per il 24/25 ha avuto un paio di acquisti davvero interessanti: Admiral Schofield, oltre al nome di battesimo top dell’anno, è uno di quei giocatori che possono oscillare, grazie alla combinazione di tecnica e stazza, tra sg e pf (à la Colson) e costituiscono una delle chiavi tipologiche per fare bene in EL; Shaquille Harrison arriva in Europa 30enne: combo-guardia undrafted 2016, si è fatto una piccola carriera NBA da 180 gare, e una brillante carriera G-League venendo nominato per due volte (’22 e ’24) miglior difensore. Aggiungo quello che disse Trinchieri su Stefan Jovic: attenzione a chi resta orfano di uno o entrambi i genitori in giovane età perché saranno sempre un po’ segnati, ma sono anche difficili da mandare a fondo; Shaquille ha perso il padre in seconda elementare. Ancora acquisti: Tariq Black è solido e serve sempre, Sako rimpolpa ancora il reparto lunghi ma sarà soprattutto da campionato, e Melvin Ajinca (draft&stash Mavs 2024) è nome da tenere d’occhio: atletico, e cuginetto di Alexis, il centro con una decina di anni NBA alle spalle (ora asst coach in G-League) e un oro europeo con la Nazionale. Mercato non banale, soprattutto per una società con più di un debito: ma per ripagare e fare fruttare la nuova arena da 16000 era necessario fare così.

BAYERN. Paperone. Ricchi ma non spendono, anzi perdono giocatori: Ibaka, Bolmaro, Francisco, Bonga. Almeno hanno ingaggiato un allenatore di livello per rimpiazzare Laso: Herbert ritroverà qualche suo nazionale in Baviera. Sono arrivati, uno per reparto, Madar – DaSIlva – Yebo. Ma è tutta gente media, come il resto della compagnia. Il migliore rischia di essere Nick Weiler-Babb, che nelle telecronache (…) il telecronista chiama Gniiii Uèllabebb / Uòllabebb. Anche se il Bayern ha forma e sostanza da squadra di basket (non come l’Alba), il livello di talento è limitato e la post-season uno sguardo lontanissimo. PS: anche il Bayern ha la sua stellina NextGen, Ivan Kharchenkov, nato a settembre 2006.

PARIGI. La perdita del coach ha radicalmente cambiato pronostici e atmosfera attorno a PBB, e sedato entusiasmi. Il senso di Illsalo per il basket è una cosa rara e pregiata, se ne sono accorti in NBA e gli hanno offerto una sfida e un palcoscenico impossibili da rifiutare. Thiago Splitter, ex centrone brasiliano degli Spurs, dovrà fare vedere quanto sia feconda la scuola Pop: l’albero genealogico dettagliato della famiglia creata da Popovich è una delle promesse che vi faccio per questa estate. Anche il mercato ha contribuito a ridurre le aspettative attorno ai Parigini: Kevarrius Hayes è una ottima presa, ma in EL ha quasi sempre giocato per le posizioni 11-18; Daulton Hommes è ben conosciuto in Italia e non credo sposterà in modo particolare in EL; Frank Kaminsky fornisce un minimo di assistenza realizzativa alle guardie. Grande attenzione ai bilanci da parte della società, insomma, dopo la partenza del genio finlandese: è chiaro che, da quel momento in poi, questa sia stata designata come pura stagione di acclimatamento senza altro progetto che evitare l’ultimo posto. TJ Shorts (avviso: mio feticcio assoluto per l’anno che verrà) e Nadir Hifi non sono solo attesissimi ma anche necessari e spero con tutto il cuore che apriranno in due le difese.

ALBA. La peggiore squadra dell’ultimo quinquennio. Purtroppo i bilanci sono ok e la Germania, intesa come nazione e federazione, è la pietra angolare finanziaria e dirigenziale della EL (ma non ditelo ai Turchi). Non esiste spiegazione che non sia politica o economica per la perdurante, fastidiosa, presenza Alba in EL. Ha alzato bandiera bianca anche il grande Johannes Thiemann, che, dopo una vita spesa male al servizio di Berlino, ha scelto di monetizzare in Giappone. Il nuovo arrivo, il centro Trevion Williams, è ottimo giocatore; se guardo il resto delle forze non mi costa fatica convincermi che il migliore sia Procida: vero o no, e con tutto il rispetto, non siamo messi bene per nulla.