Una Fortitudo autoritaria quella che indirizza la serie con Rieti portandosi sul 2-0. Un risultato legittimato da una prova concreta e lineare con rari momenti di calo della intensità. Una partita “a tutto tondo” condotta in porto da tre tenori di livello assoluto. Proprio nel commento di domenica richiamavamo la partita in chiaroscuro dei mori della effe che “tante volte sono risultati decisivi in stagione”. Ecco una di quelle “tante volte” è stata l’odierna gara 2 ( Ogden + Freeman 12/12 da 2) così come l’odierna gara 2 ha ancora di più sottolineato l’importanza e la impossibilità di prescindere dal Capitano che è l’anima di questa Effe che intanto si ritrova molto vicina all’obiettivo “finale”. Perchè, al netto di tutti i gesti scaramantici, quello che si è visto in questi primi due match è non solo la differenza di intensità e di minuti di intensità, ma soprattutto una caratura tecnica che almeno in tre ruoli è di gran lunga superiore a vantaggio di Bologna.
La Fortitudo deve andare a Rieti per chiudere perchè ha le possibilità di farlo e deve andare a Rieti per chiudere perchè l’allungare la serie sarebbe un fattore importante nel morale dell’avversario. Lo sa bene coach Rossi che si presenta visibilmente arrabbiato (e non demoralizzato) in sala stampa: Oggi non c’è stata partita. Siamo stati deficitari sotto ogni punto di vista e abbiamo lasciato campo e gioco facile ala Fortitudo. Loro sono stati bravi a ripartire da dove avevano lasciato l’ultimo quarto di gara 1, mentre noi ci siamo mostrati impreparati. Dobbiamo fare una prova completamente diversa in gara 3 perchè lo dobbiamo ai nostri tifosi che non meritano di vedere una prestazione come quella odierna e perchè ne siamo capaci. Noi non siamo questi, al netto di tutti i problemi che abbiamo a partire dalla mancanza di Dustin Hogue. Ma non deve essere un alibi per essere così morbidi e svagati.
Chiaramente raggiante ( nelle parole de dopopartita) coach Caja, anche oggi osannato dalla tifoseria: Eccellente gara difensiva, con sprazzi al limite della perfezione. Nel primo tempo la abbiamo indirizzata e senza due leggerezze che hanno portato loro a mettere 5 punti regalati, avremmo chiuso con 20 lunghezze di margine. Siamo contenti del 2-0, siamo contenti di aver tenuto il fattore campo e di avere nella peggiore delle ipotesi la possibilità di giocare qui gara 5. Puntualizzo che i ragazzi dal primo allenamento sino ad oggi hanno lavorato alla grande e questo è il motivo per cui si trovano pronti al momento della partita è l’attenzione e l’importanza che danno al lavoro in palestra.
Ora la serie si sposta a Rieti. La Sebastiani ovviamente tenterà di allungare la serie e proverà a mettere tutta l’energia che ha per sopperire a un divario tecnico obiettivamente esistente. Energie nervose che però, tante volte, hanno riaperto scontri che sembravano chiusi. La Fortitudo non deve guardarsi allo specchio, ma deve abbassare la testa e regalarsi la finale per la A.
LA CRONACA
Gara che si sviluppa in maniera diversa dalla prima. La Fortitudo parte con il piede giusto e infila tre triple in men che non si dica ( totale del fatturato di gara 1) portandosi sul 13-7 dopo appena 4 minuti. E’ il solito Aradori ad aprire le danze e Rieti, stordita, stenta a trovare la via del canestro. La Fortitudo non ne approfitta sparando a salve anche alcuni tiri comodi e i laziali pur sbagliando tanto rimangono a contatto ( 15-14 sui primi due punti di Spanghero). A cavallo dei due quarti è comunque il capitano della Effe a farla da padrone. Fantinelli sale in cattedra, è ovunque, in difesa come in attacco, in proprio come per i compagni. Freeman gioca da ombrello difensivo e dalle sue parti non passa uno spillo. Rieti non ha contromisure e con un parziale terrificate tra il minuto 8 e il minuto 15 la Fortitudo mette la freccia e sembra in controllo della partita ( 35-19 alla boa di metà del secondo quarto). A questo punto, come è normale che sia, Caja dà fiato a Fantinelli e il rendimento complessivo della Fortitudo cala vistosamente con Giuri in cabina di regia. Giocatore che rimane un oggetto misterioso che alterna una cosa buona a due sbagliate ( due perse sanguinose) e che di fatto aiuta Rieti a mantenere una linea di galleggiamento che la mantiene quantomeno dentro alla partita. 40-28 e tutti a pensarci su. Numeri alla mano la effe pur tirando con il 46 ha vantaggio in doppia cifra ( Rieti tenuta al 32), ha il controllo dei rimbalzi ( 21-13 il dato a metà gara) che sopperisce ad un numero di perse già in doppia cifra. Rieti al di là dei numeri non appare brillante giocando quasi sempre al limite dei 24 senza trovare soluzioni in velocità ( punti in contropiede 15-2 che si allargherà al 23-2 alla fine).
Nel secondo tempo la musica non cambia. Nel terzo quarto sale in cattedra Ogden (12 nel parziale con 5/7 dal campo), ma è sempre Fantinelli a seminare il panico ( alla fine saranno 6 rimbalzi, 6 assist e 5 falli subiti oltre a 12 punti il fatturato del Capitano) senza dare la possibilità a Rieti di “sentirsi in partita” ( vantaggi che oscillano tra i 10 e i 15 punti). E’ sempre il Fante con un 2+1 da paura a mandare i titoli di coda ( 62-43 al minuto 31) per una Rieti che continua ad essere abulica ( leggasi Italiano e Raucci) e pasticciona ( leggasi Johnson) e fallosa ( alla fine il dato dal campo sarà Rieti 33%, Fortitudo 50). Ancora uno sforzo e sarà atto conclusivo, momento nel quale la Fortitudo ha ampiamente dimostrato di poterci essere ( il fatturato casalingo ad esempio è 14-3 con due sconfitte, maturate proprio contro Treviglio e Rieti nella fase a orologio ampiamente ribaltate nel momento “che conta”)!
Pagelline:
Fortitudo Bologna: Sergio 6: Fa il suo, senza infamia e senza lode. Aradori 6,5: Inizio scoppiettante, replicato in apertura di terzo quarto. Diciamo che può bastare. Conti 5,5: Fatica anche in una partita dove è difficile faticare. Bolpin 6: Da 7 in difesa e da 5 in attacco. Prende un brutto colpo da Italiano, ma pare niente di grave. Panni 6: Al netto dei richiami veementi scampoli di partita concreti. Fantinelli 8: Ma che te lo dico a fa! Immenso. Giuri 5: Non vogliamo bastonarlo in una giornata così, ma non ne imbrocca neanche una. Rifiuta tiri comodi per prenderne altri scomodi. Freeman 8: Sontuoso in difesa, pericoloso in attacco. Menzion d’onore da Caja, non è poco. Ogden 8: Parte sonnacchioso, la chiude nel terzo quarto. Morgillo 5: Stavolta non impatta. Caja 7: Diciamo che sta andando forse oltre ogni rosea aspettativa
Sebastiani Rieti: Sarto 5,5: Prova a star dietro a Fantinelli, sfigura. Sanguinetti 5: Lanciato in quintetto non impatta all’inizio e neppure dopo. Petrovic 6: Il suo lo fa sempre. Piccin 5: Stavolta in difesa poco e in attacco pochino. Ancellotti 4: Le prende da Freeman in maniera impietosa. Johnson 5: Fa il funambolo senza numero da circo. Raucci 4: Indisponente e falloso. Poom 5: Oggetto misterioso. Italiano 4: Porta a casa un bel -19 di plus minus. Numeri a referto a babbo morto. Nobile 5: Parte bene, poi? Spanghero 6: Leggasi alla voce Petrovic. All. Rossi 5: Si sbraccia, poco altro. Nel marasma.
Arbitri: Gagliardi, Pazzaglia, Perocco, voto 6: Non influiscono su una partita semplice, indirizzata molto presto. Però un ripassino sulla infrazione di passi ci vuole.
FORTITUDO BOLOGNA – REAL SEBATIANI RIETI 75-59 (24-17) (40-28) (57-43)
Fortitudo Bologna: Braccio ne, Sergio 3 (1/2, 0/1), Aradori 11 (0/4, 3/7), Conti 2 (1/1, 0/1), Natalini ne, Bolpin (0/1, 0/2), Panni 8 (1/1, 1/3), Fantinelli 12 (4/7, 1/2), Giuri (0/2 da 3), Freeman 18 (7/7), Ogden 19 (5/5, 2/8), Morgillo 2 (1/1). All. Caja
Real Sebastiani: Sarto 8 (1/1, 2/5), Sanguinetti 4 (1/2, 0/3), Petrovic 8 (3/4, 0/1), Piccin 4 (1/2, 0/2), Ancelotti 2 (0/2), Johnson 9 (0/7, 2/4), Raucci 2 (1/4), Poom, Italiano 7 (2/8 da 3), Nobile 4 ( 2/2, 0/1), Spanghero 11 (3/3, 1/6). All. Rossi
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bologna 20/28. Rieti 12/27. Tiri da 3: Bologna 7/26. Rieti 7/30. Liberi: Bologna 14/21, Rieti 14/19. Rimb. Bologna 34 (26+8, Ogden 9), Rieti 32 ( 21+11, Petrovic 6). Assist: Bo 17 ( Fantinelli 6), Rieti 10 ( Ancelotti 4).
Arbitri: Gagliardi, Pazzaglia, Perocco.
Spettatori: 4.245