Tenendo ben saldo il timone tra le mani per quasi tutto il match, Capo d’Orlando si guadagna l’accesso alla semifinale contro l’Angelico Biella. Mvp del match Sandro Nicevic con 15 punti e buono l’apporto dalla panchina di Rudy Valenti (15). Per la Moncada Vaughn ad alti e bassi: 19 punti finali ma solo nel secondo tempo a giochi praticamente fatti.
Combattuto fin da subito il derby tra Upea Capo d’Orlando e Moncada Agrigento. Dopo l’iniziale vantaggio dei ragazzi di coach Ciani trainati da Mian e Mocavero, l’Orlandina mette il naso avanti dopo l’infortunio a Dominique Archie (caviglia dolorante) grazie ai cesti di Mays, Nicevic e quattro punti in fila dell’ultimo arrivato Rudy Valenti con il primo periodo che si chiude sul 25-18.
La Fortitudo Moncada non riesce ad innescare il terzo miglior marcatore della Dna Silver, Kwame’ Vaughn (0 punti dopo 15′) e solo con il rientro in campo di Mays l’Orlandina trova il primo vantaggio in doppiacifra (31-20 al 15′). Con Mocavero in panchina a rifiatare, Nicevic sfrutta l’esperienza e il fisico contro Quirino De Laurentiis. E’, però, Rudy Valenti a far sentire il peso offensivo dell’Upea nel pitturato, costringendo Ciani ad un timeout sul 35-22. La musica,però, non cambia. Agrigento non trova sbocchi. Vaughn segna i suoi primi due punti dalla lunetta al 19′, prima che Portennese sulla sirena spari la bomba del +18 chiudendo un primo tempo a senso unico (44-26).
I ritmi bassi del primo tempo continuano anche nel terzo periodo: al 25′ il tabellone recita 49-31 Orlandina e la situazione saldamente in mano dell’attuale seconda classificata in Lega Gold. Poi, come un fulmine a ciel sereno, un calo difensivo di Basile & co. rivitalizza Vaughn che realizza sei punti in fila, poi l’ex fortitudino Piazza con la tripla dall’angolo accorcia le distanze (55-43) mentre in contropiede è ancora Vaughn con un gioco da tre punti a riportare Agrigento sul -9 (55-46) col quarto poi chiuso da Mays 58-48.
I cinque minuti di furore per Agrigento terminano presto. Quando contano esperienza e carattere, Matteo Soragna risponde presente con due triple per il nuovo +16 (67-51 al 32′) che ristabilisce le gerarchie. Con Archie out, Portannese schierato da quattro ne mette cinque in fila (76-57) e a 3′ dalla fine mette la parola fine al derby siciliano. C’è giusto il tempo per un antisportivo fischiato a Mays e qualche canestro in contropiede per Agrigento che capitola 81-68.
Arbitri: Borgo, Cafforio, Wasserman