Con un inizio di questo genere una persona, potrà pensare: chissà di quali magie tecnologiche ci parlerà… In realtà, l’unico lato positivo della tecnica che trovo in questo momento, è che appena svegliato, con molte idee, ancorché confuse, posso già metterle per iscritto senza particolari problemi sul mio tablet. Queste comunque non sono positive, soprattutto perché nascono dalla sconfitta di Varese nell’unica coppa alla quale partecipava l’unica squadra italiana superstite di tutte quelle partecipanti a livello internazionale.
La cosa che mi infastidisce, visto che dovrei scrivere di basket e televisione, è il fatto di non poterlo fare… Sembra una contraddizione in termini e di fatto lo è : l’unica finale di coppa, marcata Fiba, dopo la originaria assegnazione alla stessa Varese come location, viene prima spostata a Chalon, per poi non essere trasmessa da nessuna rete televisiva italiana. Sicuramente la partita viene prodotta, per l’obbligo alla reciprocità che costringe squadre e reti a farlo per farne eventualmente fruire le controparti. Il problema è che sopratutto con la querelle ancora in corso tra Coppe Fiba e quelle Eurolega, la prima non ha approfittato dell’improvvisa possibile maggiore visibilità in terra italiana, per “regalarne” la trasmissione ad una rete a grande diffusione, facendone un’ottima vetrina. Occasione sprecata.
In attesa di scoprire chi farà cosa in campo internazionale nella partita a scacchi tra federazioni, società e leghe, da noi aspettiamo l’ultima giornata per la composizione della griglia dei playoff e, con tempismo perfetto, pure come verranno gestiti televisivamente questi ultimi, vista la presidenza provvisoria e tutte le altre provvisorietà del momento. Provvisoriamente aspettiamo anche da queste parti…