E sono 7 le vittorie consecutive di una Fortitudo che non sbanda contro una volitiva Vigevano incerottata e cortissima. Sono quelle partite, come giustamente evidenzia l’Artiglio dove hai solo tanto da perdere contro squadre che si presentano al Paladozza senza avere niente da chiedere né tantomeno, appunto da perdere; vincono? Fanno le capriole! Perdono? Hanno vinto lo stesso avendo fatto il massimo. Ed effettivamente è così e soprattutto gli stimoli ad esempio che ci potranno essere al prossimo arresto casalingo il 16 Febbraio prossimo contro quella Pesaro che è l’ultima X nel cammino recente della Fortitudo, magari in una serata come questa non ci sono. Vigevano fa la sua gara, Pansa ( tra il serio e il faceto) riconosce il valore indiscusso della Fortitudo, la vede come la migliore squadra del campionato ( è un augurio o una “gufata”?), si sbellica di complimenti (!?) nei confronti del Collega a cui augura di vincere il primo trofeo della sua carriera ( anche se nel Palmares di Attilio c’è comunque una supercoppa con Roma nel 2000 e il premio di migliore allenatore nel 2018 sulla panchina di Varese). Dal canto suo si complimenta con la squadra che, soprattutto nel primo tempo, regge l’urto con la corazzata avversaria, chiudendo i primi 20 minuti in parità praticamente in tutte le statistiche. Nel secondo tempo Vigevano paga probabilmente le rotazioni corte, finisce ben presto in doppia cifra di divario e di fatto è lì che rema per tutta la seconda parte di gara.

Fortitudo che agguanta, complice la sconfitta interna di una Cantù sempre più in crisi di identità, il gruppo delle quarte ( con Cantù e Milano), ma è ora attesa da due sfide con squadre in salute: Brindisi in Puglia che viaggia sì a 24 punti in classifica ma con un ruolino di 4-1 nelle ultime 5 e poi la sfida affascinante del 16 Febbraio con Pesaro per “vendicare” la lezione di fine 2024 contro una squadra che però sta ingranando e che nell’ultima partita ha messo a referto la bellezza di 118 punti. Due partite importanti che potrebbero lanciare la F in posizioni davvero interessanti ma che, se non trasformare potrebbero allo stesso tempo materializzare nuovamente le sabbie mobili di metà classifica davanti al cammino di Aradori e compagni.

LA CRONACA

La Fortitudo approccia la partita con un atteggiamento un po’ molle, un po’ come fatto nella gara interna con Piacenza ( ma in un certo qualmodo anche in quella infrasettimanale con Cantù) sbagliando anche conclusioni semplici in attacco e rimanendo un po’ indietro nelle rotazioni. Vigevano gioca senza peso, con leggerezza di chi sa che tutto quello che viene è oro colato e l’impronta alla gara è buona. Due cosine ( che resteranno però le uniche) di Taflaj con la voglia di farsi rimpiangere, coadiuvato da un buon Mack e da una tripla di Galassi dall’angolo e gli ospiti si ritrovano con due possessi pieni di vantaggio ( 9-15 al minuto 7). Serve questo per far capire alla effe che i giochi possono anche finire: a cavallo del primo e secondo quarto parziale senza appello di 13-0 ( tre triple di Aradori nel frangente uscendo dalla panchina) e la partita è ribaltata come un calzino ( 22-15 minuto 13). Vigevano è volitiva, vuole rimanere in partita e complici le leggerezze della effe soprattutto in fase di attacco ( 9 perse all’intervallo non sono un buon dato) riesce nell’intento senza mai rimettere il naso avanti, ma navigando attorno ai due possessi di ritardo. Sul finale di tempo a dire il vero gli ospiti provano a ridurre il “gap” ( 38-35 al 19’30) ma la tripla a fil di sirena di Mian suona un po’ come una sentenza.

E’ vero che i numeri, come dice Pansa, all’intervallo sono sostanzialmente in equilibrio ma il 56-40 nella valutazione completato da un 44 dal campo contro il 35 danno la percezione che “sia solo questione di tempo” e che Vigevano di fatto rimanga attaccata alla partita più per demerito dell’avversario che per merito proprio.

Nel secondo tempo ci vuole infatti poco perché la Fortitudo arrivi alla doppia cifra di margine ( 58-48 sulla quarta tripla di serata di Mian, minuto 24), divario che rimane pressoché invariato nei restanti 16 minuti. Vero che Vigevano dopo essere crollata a -15 ( 69-54 sulle prime curve dell’ultimo quarto) ha la forza per ridurre il margine a -8, ma appare anche in questo caso più un “demerito” della Fortitudo che con un parziale in chiusura di 12-2 si regala la settima consecutiva e una classifica ancora più “interessante”.

Pagelline:

Thomas 6: Ordinato. Non utilizzato nel secondo tempo probabilmente per un affaticamento. Bonfiglioli s.v.: prova a segnare, peccato 0/3. Vencato 7: Numeri alla mano doppia doppia ( 10 punti 11 rimbalzi) e una attenta regia. Aradori 8: Partita da Cagnaccio vero. Sbaglia poco/nulla e risponde presente quando serve. Battistini 5: Impalpabile. Bolpin 5,5: Bene in difesa, ma in attacco commette errori anche non suoi. Panni 5,5: Lo specialista stasera fa una comparsa senza colpi al bersaglio. Cusin 5: Ben 13 minuti di campo. Peccato perché si mangia un paio di canestri fatti. Mian 8: Gli MVP stasera sono due. E il bello è che non si pestano neppure i piedi. Fantinelli 6: Vive una pausa dopo aver tirato la carretta per mesi. Forse deve ritrovarsi con meno minuti a disposizione e una valida alternativa alle costole. Freeman 6: Partita onesta senza squilli, anche con qualche amnesia. Ma gliela perdoniamo. Caja 7: Non sono sicuramente partite facili da vincere perché la concentrazione la perdi facilmente. Tiene duro, sbraita ma alla fine ha ragione ( e siamo a 13-2 che in fondo non è niente male)

Vigevano: Leardini 6,5: Una partita concreta : doppia doppia e sempre nel vivo. Taflaj 4,5: Vorrebbe spaccare il mondo per dimostrare il proprio valore. Parte anche bene, poi il buio. Oggioni s.v. Mack 6,5: Partita onesta dell’unico straniero di Vigevano. Certo non può fare il boia e l’impiccato, ma il suo lo fa e qualche grattacapo a Bolpin lo crea. Galassi 6: Mano educata e quando riesce a crearsi gli spazi trova 3 belle triple. Stefanini 4: Sbaglia completamente partita. Lo Stefanini ammirato in buona parte della stagione oggi è rimasto a Vigevano. Andretta s.v.. Tedoldi s.v.. Rossi 5,5: Una presenza poco più che labile. Peroni 6: Al di là di “una Peroni da 66″ che meriterebbe 10 e lode fabbrica una partita senza infamia e senza lode, da sufficienza. Pansa 5.5: Dichiarazioni sincere o fasulle? Mah. Certo è che con delle rotazioni così corte effettivamente poteva fare ben poco. Se le dichiarazioni sulla Fortitudo e su Caja sono più una “rogna” che un “augurio” come pensiamo, si è trattato di una perdita di tempo.

Arbitri: Rudellat, Yang Yao, Rodia, voto 6: Qualche sbavatura all’interno di una gara controllata. Arbitri esperti per questa partita, dopo aver visto arbitri allo sbaraglio in una gara da esperti. Sembra un po’ un controsenso, ma tant’è!

IL TABELLINO

FORTITUDO BOLOGNA – ELACHEM VIGEVANO     83-66    (17-15) (41-35) (64-54)

Fortitudo Bologna: Thomas 4 (2/3), Bonfiglioli (0/2, 0/1), Vencato 10 (5/7, 0/1), Aradori 24 ( 3/3, 6/8), Battistini, Bolpin 5 (1/2, 2/5) Panni 3 (0/1, 0/1), Cusin (0/3), Mian 24 ( 3/4, 6/11), Fantinelli 2 (1/5), Freeman 11 (5/12). All. Caja

Elachem Vigevano: Leardini 15 ( 3/8, 3/4), Taflaj 6 ( 2/5, 0/6), Oggioni (0/1 da 3), Mack 16 (3/7, 2/5), Galassi 9 (3/8 da 3), Stefanini 7 (1/2, 0/3), Andretta, Tedoldi, Rossi 5 (1/2, 1/2), Peroni 8 (1/2, 2/6). All. Pansa

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 20/42, Vgv 11/26. Tiri da 3: Bo 13/27, Vgv 11/35. Liberi: Bo 4/5, Vgv 11/14. Rimbalzi: Bo 43 ( 32+11, Vencato 11). Vgv 33 ( 26+7, Leardini 10). Assist: Bo 28 ( Fantinelli 8), Vgv 21 ( Peroni 5).

Arbitri: Rudellat, Yang Yao, Rodia.

Spettatori: 5.138