L’Umana Reyer Venezia esprime grande soddisfazione per il riconoscimento pieno della legittimità e della trasparenza del comportamento tenuto nei confronti di Nicola Akele. Fa veramente piacere che al di là delle strumentalizzazioni di alcune persone interessate alla vicenda, la Procura Federale abbia riconosciuto con assoluta forza la passione e l’impegno che la Reyer ha sempre profuso verso la persona e l’atleta Nicola Akele.

In quest’occasione ribadiamo pubblicamente la nostra disponibilità ad accoglierlo ancora come un “nostro ragazzo”, ferma restando la necessità, da parte sua, d’imparare a riconoscere chi è sempre stato al suo fianco negli ultimi cinque anni, anche nei momenti più difficili, aiutandolo a crescere come persona e come atleta. In aggiunta a questo ci si attende da parte di Nicola l’accettazione di quelle regole vigenti che da tutti devono essere sempre rispettate. La società  Reyer s’impegnerà inoltre a ricercare con la massima intensità e costanza quanto ancora non fosse emerso in questa vicenda e cioè la verità in relazione a un mondo collaterale allo sport che vorrebbe speculare sul futuro dei giovani giocatori con logica eminentemente approfittatoria.

A testimonianza dell’estrema correttezza dell’operato della Reyer, viene citato di seguito un estratto delle motivazioni con le quali la Procura Federale della Fip, con l’avvallo del Coni, ha provveduto all’archiviazione dell’indagine dimostrando inoltre che Nicola Akele e la sua famiglia sono sempre stati compiutamente informati dalla società, e hanno sempre liberamente acconsentito, per ogni passaggio formale:

“Non risultata fondata né provata documentalmente la ricostruzione della vicenda così come prospettata da parte denunciante, ed è emersa, al contrario, in sede di indagini, una condotta della dirigenza delle società SSD Reyer Venezia-Mestre Spa e SSP Reyer Venezia-Mestre Srl improntata alla trasparenza ed al rispetto dei regolamenti federali, in nulla lesiva di diritti e/o aspettative di alcuno”