A questo punto, nel bene o nel male potremo chiamarla la “zona Lamma”. Con Udine, sul -1 e con l’ultima palla in mano il Capitano con la F scudata regalò palla e partita agli avversari, oggi lo stesso Davide Lamma ha idealmente preso per mano la sua squadra portandola, in volata alla vittoria. Vero, come dice coach Vandoni nel dopo gara, che tutti hanno portato il loro mattoncino, ma c’è da dire che il Capitano ha portato quella parte che serve a far reggere il muro quando pericolosamente traballa.
Si, perché Pordenone è squadra tosta, squadra che veniva da 4 trasferte e altrettante vittorie lontano da casa, squadra che ha bocche da fuoco importanti, alternate a giocatori d’area altrettanto importanti, squadra difficile da affrontare, squadra che per 30 minuti ti ha sbattuto in faccia una zona sempre ostica da attaccare.
E quindi se ne esce, da tutto questo, una bella partita di pallacanestro, vuol dire che gli interpreti ci hanno messo veramente del loro. Bello il primo quarto, dove Valentini e Ferrari sembravano di un atro pianeta rispetto al resto. Bello il secondo quarto dove la Fortitudo trova un paio di fiammate di Sorrentino poi si smarrisce un po’ sul +7 del 39-32 per farsi ricucire in un amen nel momento in cui Vandoni abbassa il quintetto con un Raucci non all’altezza dei compiti richiesti. Pordenone ha un Ferrari devastante, fuori e dentro l’area colorata, ha un Palombita che cresce con il passare dei minuti (anche se la carta di identità dovrebbe dire il contrario). Il 46-41 di metà partita è il giusto risultato di una gara giocata a ritmi vertiginosi con continui cambiamenti di punteggio; una gara divertente, una gara ben giocata da entrambe le squadre.
Il terzo quarto sembra iniziare in maniera diametralmente opposta rispetto ai primi due. La Fortitudo stringe la difesa e non commette gli errori iniziali del primo e secondo quarto mantenendo i 5 punti di margine. Come con Udine, però, arriva il black out contro una difesa a zona che sporca mille passaggi e che risulta un po’ indigesta in quanto Ciocca rende la difesa di difficile lettura e molto adeguata a seconda delle zone dell’attacco avversario. Complimenti. Vandoni capisce che serve il centro di peso in grado di portare la difesa a chiudersi e si affida al part-time Iannilli, dopo aver subito un parziale di 0-7. La mossa è buona e la Fortitudo rimette il naso avanti. Un grande Palombita però spara al bersaglio grosso tanto da riportare a fine quarto i suoi sopra di tre lunghezze.
L’ultimo quarto si apre con quello che sarà il leit motiv. Davide Lamma ruba due palloni e con altrettanti coast to coast rimette la squadre di casa avnati nel punteggio (66-63 al minuto 33). La gara diventa di grande spessore agonistico. Fino a quando Pordenone si tiene a galla con i tiri dalla lunga la gara sta in equilibrio. A questo punto il capitano della Fortitudo prende per mano i compagni, evitando palle perse, mettendo in condizioni gli altri di segnare e infine andandosi a prendere 6 liberi convertiti in altrettanti punti. Pornenone sbanda, Ferrari, sontuoso per tutta la gara, incappa nel 5.o fallo, Palombita si ferma e Zambon non esce dall’anonimato nel quale è piombato sin dal secondo quarto. La volata, questa volta, si tinge di biancoblu’!
FORTITUDO ETERNEDILE – PIENNE BASKET 87-81 (23-20) (46-41) (58-61)
Fortitudo Eternedile : Candi n.e., Valentini 17 (6/9; 1/2), Lamma 14 (4/4; 0/3), Grilli 6 (1/2; 1/2), Iannilli 8 (3/3), Samoggia 17 (7/12; 0/3), Montano 10 (2/7; 2/4), Sorrentino 6 (0/4; 2/4), Mancin 7 (3/5), Raucci 2 (0/2). All. Vandoni
Pienne Basket: Toscano 2 (0/1 da 3), Di Prampero 6 (3/5; 0/3), Colamartino 11 (1/2; 3/7), Nobile 3 (1/2), Palombita 18 (0/2; 6/11), Ferrari 21 (8/8; 1/2), Begiqui n.e., Varuzza 8 (1/1; 2/4), Zambon 8 (2/5), Visentin 4 (2/3). All. Ciocca
Totali di squadra: Tiri da 2 punti: Fortitudo 26/48, Pienne 18/28. Tiri da 3 punti: Fortitudo 6/18, Pienne 12/28. Tiri liberi Fortitudo 17/26; Pienne 9/14. Rimbalzi: Foritudo 36 (23+13), Pienne 27 (25+2)
Arbitri: Giusto e Meneghini voto 5,5
Spettatori: 3.500 circa