Succede di tutto in questo finale di stagione che ci conduce ai playoff. Cade in vetta l’Upea, Trento si conferma, Torino frena la rincorsadi Barcellona e Veroli fa un passo in avanti verso il settimo posto. La squadra che però si conferma sopra tutte, almeno per il momento di forma, è Biella che inanella la nona vittoria di fila e scavalca proprio i Pozzecco Boys dato lo scontro diretto favorevole. Un colpo non da poco.
La capolista Trento ci mette poco a regolare una Casale Monferrato senza troppo da chiedere al campionato, imponendo fin da subito la sua egemonia e chiudendola senza troppi patemi sull’83-67 con il solito duo Triche-Pascolo protagonisti, ma con anche un contributo eccezionale da un BJ Elder preciso e uno Spanghero chirurgico dall’arco.Per i piemontesi si segnalano le eccellenti prove di Marinoni e Giovara. Una delle sorprese di giornata è il successo largo di Napoli tra le mura amiche contro Ferentino, con un 101-87 che lascia poco spazio ad attenuanti per la formazione ciociara che nonostante i 36 punti dell’asse Green-Bucci vede allontanarsi il settimo posto. Napoli manda ben cinque uomini in doppia cifra, con Black e Ceron che firmano prestazioni da incorniciare, precisi al tiro, utili anche a rimbalzo e in difesa, orchestrando al meglio la vittoria. Suda le proverbiali sette camicie, ma ottiene la nona vittoria di fila la Biella di coach Ramagli, che espugna 67-69 il parquet di Forlì, dopo un primo tempo giocato malissimo in attacco, cui si contrappone un finale in cui i romagnoli fanno solo 7 punti nell’ultimo quarto e vedono recuperarsi punto dopo punto il vantaggio accumulato grazie alla monumentale partita di Cain (18+16 rimbalzi). Per i piemontesi la W è firmata dalla solidità di un Luca Infante tornato ad alti livelli: per lui ci sono 19 punti e un gran lavoro in difesa. Nel big match di giornata Torino vince 86-76 contro una tenace Barcellona, che non riesce mai ad imporre il suo gioco e troppo tardi prova a scuotersi quando le distanze sono ampie. Bella prova del collettivo piemontese, con 6 uomini in doppia cifra e un Valerio Amoroso che fa valere esperienza e leadership, per gli ospiti troppo solo Young a guidare l’attacco. Imola perde ancora, stavolta tra le mura amiche con Jesi, 65-87, restando in gara per i primi 20′ e provando a regalarsi un sogno in mezzo a tanta oscurità. Non basta il cuore di Poletti e Warren, Jesi ha percentuali dall’arco pazzesche, con Migliori (7/10) che ne mette a referto 27 e Hoover (4/6) che ne aggiunge 15. Il resto lo fa la solita doppia doppia dell’intramontabile Maggioli. In un match importante per la classifica non stessa Veroli, che davanti al pubblico amico annichilisce Triesce 89-65, con il trio delle meraviglie Cascella, Cittadini e Samuels che incanta e colpisce a dovere. Verona si dimostra solidissima in casa, e miete l’ennesima vittima in una Brescia che alterna troppi alti e basi in questa stagione. I 17 punti di Taylor e i 16 di Smith propiziano il 90-61 che non lascia giustificazioni a Di Bella e soci, troppo discontinui per poter pensare ai playoff. Nel derby di Sicilia, in ultimo, si rivede la luce di Trapani, che infligge una sanguinosa sconfitta 89-85 a Capo d’Orlando, in rimonta tra l’altro dopo il buon inizio dei paladini. Top scorer dei trapanesi è Baldassarre a quota 25 punti cui aggiunge 10 rimbalzi, mentre non bastano i 29 di un preciso Mays alla ex capolista, che ora si ritrova terza e dovrà lottare per riprendersi il secondo gradino del podio.