Torno a parlare ancora una volta dell’iniziativa andata in campo nello scorso fine settimana a Brescia: “Basket Legend Reloaded”, (evento che ha riportato i protagonisti del Basket Brescia della stagione 1981/’82 tutti insieme sul parquet) già ampiamente trattata dagli organi di stampa locali e dai vari siti web specializzati.
Se escludiamo l’ideatore e realizzatore dell’evento il Dott. Bonetti, non vi è stato un unico protagonista, ma ogni “ex” presente all’appello è stato co-protagonista dell’evento a pari di tutti gli altri in quanto ognuno era una tessera di un unico puzzle che è andato man mano componendosi nella due giorni.
Uno dei pezzi del puzzle, in realtà, non è una persona ma un libro, certo composto accuratamente da un uomo, ma domenica quel libro aveva una vita propria e comunicava emozioni come quelle che lo stesso autore ha proposto durante l’appuntamento in S. Giulia domenica mattina.
L’autore è Mario Ruggeri titolare, insieme a fratelli, delle industrie “Ceramiche Cidneo” allora main sponsor del Basket Brescia.
Il libro è un libro “fatto in casa” o meglio in ufficio, utilizzando uno di quei vecchi libroni contabili che esistevano negli uffici amministrativi prima dell’informatizzazione globale delle amministrazioni. Un libro che non è più neppure venduto negli office store specializzati.
Questo libro, quello del signor Mario, è impossibile pensare di trovarlo in vendita; è unico. E’ la raccolta di tutti gli articoli dei quotidiani dell’epoca che parlavano della “Sua” Cidneo basket, di una creatura della quale più che presidente si sentiva padre e come tale ne parla ancora oggi con grande amore. Come un uomo diventa padre solo nel momento in cui, per la prima volta, tiene in braccio il proprio figlio così Mario Ruggeri è divenuto “papà” del Cidneo Basket Brescia quando in quegli anni decise di avvicinarsi ad uno sport a lui sconosciuto ma sul quale scelse di “scommettere” investendo parte del proprio capitale.
In realtà non si trattò di una scommessa, Ruggeri era un imprenditore venuto dal basso, come lui tiene a precisare; cominciò come artigiano e come tutti gli imprenditori dell’epoca non facevano “scommesse” ma scelte oculate e infatti i risultati, non solo in termini sportivi, gli diedero ragione e ne ebbe un ritorno anche economico in azienda, come giusto che sia.
Mario Ruggeri, durante la presentazione, domenica mattina, della video-storia curata da Bonetti, faticava a stare seduto dall’entusiasmo che ancora oggi lo contraddistingue e ogni qualvolta veniva interpellato saltava in piedi, si spostava davanti al tavolo degli invitati e raccontava aneddoti e avvenimenti che lo videro protagonista con la squadra all’inizio degli anni ottanta.
Non sono mancate parole di elogio per “colleghi” imprenditori che come lui hanno dato o danno molto al mondo dello sport, così come tanta ironia verso altri colleghi che invece tengono per loro ogni guadagno. Del resto, parole di Ruggeri, alla mia età, posso togliermi qualche sassolino dalle scarpe.
Tenere in mano il pesante libro e sfogliarlo permette di fare un tuffo nel passato, è un libro multimediale diremmo oggi, si sente il profumo tipico della carta di giornale appena stampata malgrado i fogli siano ingialliti dal tempo sembrano, in realtà, essere appena usciti dalle rotative.
Gli stessi articoli, spesso, son più grandi della pagina, sulla quale sono rigorosamente incollati, quindi sono stati ripiegati con cura e aprendoli ingrandiscono ulteriormente lo spazio occupato. Titoli a più colonne, alcuni con termini ormai poco utilizzati, altri con titoli trionfali come le imprese ormai mitiche della grande Cidneo Brescia.
Chiunque lo abbia visto non ha potuto non ammirarne il contenuto, durante il pranzo che è seguito all’intensa mattinata, il libro è rimasto a disposizione e come un ospite d’onore è stato “visitato” da molti dei presenti che poi si confrontavano sui ricordi che suscitava nei singoli fruitori.
Nel primo pomeriggio quando è arrivato il momento dei saluti, Mario Ruggeri, frizzante, fresco, cordiale e gentile, saluta tutti e si presta a fotografie, domande e strette di mano.
Autografa un poster dell’epoca dove è ritratta la mitica Cidneo e dice di essere onorato di tanta attenzione. Lui onorato, noi orgogliosi di avere conosciuto un uomo così.
La sensazione che rimane è di aver vissuto una mattinata piena di colori, fra tutti il bianco e il rosso delle lucenti maglie replica di quelle originali, ma anche di essere sprofondati in un mondo in bianco e nero, quello delle vecchie fotografie sgranate dei giornali di quel periodo.
Al Sanfilippo durante l’intervallo della partita dell’attuale Basket Brescia contro Torino quando, dopo aver chiamato a centro campo gli ex giocatori Cidneo, viene acclamato anche Mario Ruggeri, lo stesso entra sul parquet di corsa come un uomo senza tempo e senza età, a braccia alzate per salutare e riprendersi ciò che ha donato 32 anni fa, la gloria.
Dopo solo due stagioni la Ceramiche Cidneo dei fratelli Ruggeri non trovo più l’accordo per continuare la sponsorizzazione e Mario si orientò ad altri sport, immagino con la stessa passione con cui fece al Basket Brescia.
Un’ultima curiosità: per perfezionare l’articolo e informare l’interessato ho telefonato al signor Mario nel primo pomeriggio di un giorno qualunque, temevo di disturbarlo, magari intento a guardare la televisione o fare il riposino pomeridiano, invece mi ha risposto mentre giocava con le nipotine che sentivo schiamazzanti in sottofondo, dopo i convenevoli e le domande che volevo porgli mi sono permesso di chiedere l’età. Questa la sua simpatica risposta: “Senta bene, io le racconto ciò che vuole ma l’età proprio non la dico, temo di perdere poi, le mie fans, pensi che quando vado in posti dove c’è lo sconto per gli over sessantacinquenni, se la cassiera è carina non le mostro il documento d’identità e piuttosto pago il biglietto intero!!!”
Che storia…!!!
Grazie Mario.
Basket…forever!