Sembra essere senza fine la nuvola grigia che attanaglia il cielo del basket partenopeo. Dopo una settimana tormentata per le note vicende societarie, dal parquet arriva anche la quarta sconfitta consecutiva. A Casale Monferrato si impongono i padroni di casa per 75 – 60 in un incontro che ha visto i piemontesi avanti quasi tutta la gara e gli ospiti poveri di idee offensive e con diverse sbavature in difesa.
La cronaca.
Gara che si apre con l’osservazione di un minuto di silenzio per le vittime dell’ amianto e il saluto all’ex di turno, Matteo Malaventura.
Primo quarto molto equilibrato: Casale puntava sull’intensità e sulla voglia di vincere con a capo Amato e Marshall. Dall’altro lato,invece, Napoli sfruttava i buchi lasciati dai padroni di casa guidati da un ottimo Brooks. Di pari passo, le due squadre procedevano il quarto finchè la tripla messa a segno sulla sirena da Andrea Traini, all’esordio in campionato, valeva il primo vantaggio ospite di 3 lunghezze (14-17).
La tripla di Jackson e ancora i punti di Brooks, in avvio della seconda frazione, portavano Napoli al primo allungo: + 6 dopo due minuti. Gap prontamente recuperato da Casale con la tripla di Amato e i punti di Fall che ribaltavano il punteggio a metà quarto. Brkic e Brooks, poi, riagganciavano il risultato ma la tripla di Marshall valeva il nuovo vantaggio piemontese a 3 minuti dall’intervallo. Fine di quarto da incubo per i partenopei che vedevano aumentare il proprio svantaggio di 10 lunghezze complici i punti messi a segno da Natali e ancora Marshall (38-28)
Al rientro sul parquet Casale rispondeva ai tentativi di ritorno di Napoli. Le triple di Marshall, Natali e Amato conducevano i padroni di casa al massimo vantaggio: +22 dopo 4 minuti. Napoli andava incontro ad una crisi di canestri: i rari tentativi dalla distanza dei partenopei, anche per merito degli avversari, portavano Casale a gestire facilmente il vantaggio che a fine terzo quarto era +17. (59-42)
Ultimo periodo sul velluto per i padroni di casa. Il largo divario “autorizzava” la squadra di casa ad abbassare i ritmi in attacco. Dall’altro lato gli azzurri, che mancavano di energie e determinazione, affidavano le loro ultime speranze di rimonta su De’mon Brooks (per lui 28 pti ) ma per i partenopei era troppo tardi ed erano costretti ad incassare il definitivo e pesante svantaggio di 15 unità.
Probabilmente è una sconfitta figlia della mancanza di serenità intorno alla squadra per le vicende societarie emerse in settimana. Ne aveva parlato coach Calvani alla vigilia. Ebbene, la costernazione in alcuni giocatori è il chiaro segnale che ciò che accade lontano dal campo influisce, inevitabilmente, anche sul parquet.
Agli azzurri non resta che leccarsi le ferite e ripartire già da domenica. Il calendario, però, non aiuta: domenica, al Palabarbuto arriva la capolista Verona tuttora a punteggio pieno.
In questa settimana non occorre fare altro che chiarezza oltre che creare serenità intorno ai giocatori per preparare al meglio una gara difficilissima.