Due notizie non tanto strane stanno tenendo banco nella NBA di questi giorni pre-Draft.
Sia James Harden che Russell Westbrook sono sul piede di partenza. Il primo è meno certo di cambiare franchigia; per Russ invece le incertezze riguardano solo il nome di chi vorrà prenderselo. SI tratta di due semi-campioni, in tutti i sensi. Sono arrivati molto vicini a lottare per L’Anello, ma senza mai scavalcare gli ultimi ostacoli, e sono, risultati (non stats) alla mano, giocatori un po’ sopravvalutati. I 44 MM$$ che entrambi chiamano di media come stipendio per ognuno dei prossimi 3 anni meriterebbero ben altri esiti che quelli esibiti finora dal curriculum dei due.
Nel caso di partenza, entrambi dovranno fare un grosso lavoro per cambiare la propria cultura di gioco, soprattutto dovessero trovare squadre vincenti dove approdare. Dovranno disamorarsi un po’ (un bel po’) del proprio ego, delle proprie stats e del pallone. Da sottolineare che Harden, se lascerà HOU, finirà quasi certamente in una contender: Nets in pole position; molto più dura per Westbrook, casinista incapace di disciplina e di tirare da 3: Detroit in pole position.
Quel che ha fatto finora le lor fortune (busta paga non mente, dopotutto) è anche quel che li ha tenuti lontani dalle vittorie vere: saranno capaci di cambiare pelle? Per Russ non credo esistano speranze, a meno di quella, al momento vaghissima, di un ingaggio da parte degli Warriors; più solatio e grato pare il futuro di Harden: dovesse scegliere di lasciare i Rockets, lo farebbe solo per una maggior possibilità di arrivare al Titolo, e con simil carota davanti agli occhi La Barba potrebbe anche adattarsi a ruoli meno al centro dei riflettori.