Negli scorsi anni abbiamo cominciato a parlare del Draft NBA e del mock di presentazione e previsione della Draft Night dopo la conclusione del torneo NCAA.
Dietro alla compilazione di un Mock c’è pero un lavoro che dura tutto l’anno: consultiamo video e recensioni, altri pareri di giornalisti, scouts e siti specializzati, e alla fine appaiono 60 giocatori secondo noi destinati a venire scelti dai pro. Per dare soddisfazione al nostro lavoro, e per fare in modo che i giocatori presentati siano meno sconosciuti anche a voi, quest’anno abbiamo deciso di iniziare a presentare il mock fin da ottobre, cominciando ovviamente con il primo giro di scelta. In questo modo Lonzo Ball o Malik Monk, oppure il tedesco Hartenstein vi risulteranno di famiglia, a giugno. Cominciamo a conoscerli, anche perchè la maggioranza sono ragazzi del ‘98, futuri one and done.
30 – JALEN BRUNSON, pg da Villanova, un computerino con memoria espandibile ad infinito.
29 – JARON BLOSSOMGAME, sg da Clemson, cognome che già è di culto, ragazzo conscio dei propri mezzi, che ha scelto l’anno scorso di non passare pro per fare un anno finale al college, anno che si annuncia sfavillante.
28 – THOMAS BRYANT, pf, Indiana U. Difficile che sia un semi-bluff come si è rivelato finora Noah Vonleh. Questo ragazzo può prendere rimbalzi e segnare da fuori, molti dicono somigli a Sam Perkins. Esagerano, ma ha raggio di tiro.
27 – KOSTJIA MUSHIDI, nato in Belgio, naturalizzato in Germania, gioca in Francia. Atleta TERRIFCANTE. Senza sforzo potrebbe essere il dominatore dei prossimi 12 anni del decathlon. Invece gioca a basket, dove è pronto per guardare chiunque nei ruoli da 1 a 3 anche nei pro. Meno pronto in attacco, ma rinunciare ad un atleta simile non è nel bagaglio degli scouts NBA.
26 – MILES BRIDGES, MSU, sf, altro NBA-ready body, anzi, il talento fisico è da zona Lottery, ma sarà frenato dalla ruvidità del gioco offensivo e anche da un paio di brutte figure di MSU ultimamente (vedere per esempio al capitolo Deyonta Davis, precipitato dalla Lottery al pick 31).
25 – JON JEANNE, molto tecnico, pf/c dalla Francia. Magrolino, spalle strette, ma continuando con De Gregori: il ragazzo si farà.
24 – I. HARTENSTEIN, il nuovo Detlef Schrempf? Parrebbe.
23 – GRAYSON ALLEN. Quest’anno entrerà nei pro per forza, ma a nostro parere è più pubblicizzato che davvero di livello NBA. Per quel livello ha pronto il corpo e la cattiveria, il resto forse è segnato da un mortale difetto: un filo lento, meccanica di tiro complessa.
22 – RODIONS KURUCS, è una sf lituana di 203 cm, e le dimensioni sono già allettanti; aggiungete il tiro e la creatività che uno nato in quelle lande ha nel dna, ed avrete la versione NBA-friendly di Maciulis.
21 – TYLER LYDON, sf da Syracuse. Poche parole per spiegarci: potrebbe essere il nuovo KVH. Keith van Horn.
20 – CARLTON BRAGG, pf da Kansas, che in qualche modo, anche per la faccia da ragazzino che non vuole andare a lezione di piano ma al campetto, ricorda Zach Randolph.
19 – OMER YURTSEVEN. Uzbeko naturalizzato Turco. 2.13, cantera del Fenehrbace. 2015: al debutto in Eurolega segna 2 in 1 minuto vs Milano, alla prima volta contro una squadra NBA 8+7, erano i Nets. Da 17enne. E in una competizione U-18 ne ha messi 91, visti alcuni suoi avversari piangere e chiedere ai genitori un pallone da calcio. Committed per andare a NC State, ci resterà pochino, secondo noi.
18 – LAURI MARKKANEN, questo è un ragazzo finlandese che frequenta Arizona. Sa come si gioca a basket, ricorda Hannu Mottola, un connazionale che la NBA l’ha giocata, ma limitato da un fisico non precisamente atletico. Vedremo.
17 – OG ANUNOBY, sf, anche lui da Indiana, è un 3+D già pronto per la NBA, ma, come spesso accade, la parte “D” è molto più avanzata della fase “3”.
16 – ED SUMMER, da Xavier, è una pg che si fa apprezzare soprattutto per la stazza, cosa che il Gioco di oggi è felice di vedere, perché la vostra pg può subire meno se finisce contro il centro avversario nel pick and roll.
15 – EDRICE ADEBAYO, pf. Avendo come AlmaMater Kentucky, non passerà molto tempo sotto coach Calipari, ma forse farebbe bene a fermarsi uno o due anni in più, per affinare il proprio gioco offensivo.
14 – MALIK MONK, è una specie di predestinato. Gioca sg a Kansas, è leggermente sottodimensionato per il ruolo, ma a chi glielo chiede risponde di poter tranquillamente giocare pg, solo che non vuole farlo. E’ attrattivo fin dal nome, musicale come quello dei supereroi o dei jazzisti. Cercate sul tubo il suo video di presentazione.
13 – MARQUES BOLDEN, un centro classico NBA, alto, stazza, stoppate…arriva nel momento più sfavorevole per un big man classico, ma non troppi se lo lasceran scappare prima di sceglierlo. Gioca a Duke.
12 – JARRETT ALLEN, pf da Texas. Nei primi 12 per qualunque sito USA, è una pf estremamente agile, potrebe ricordare Myles Turner dei Pacers. Aveva offerte da Duke e Kansas, ma ha scelto i Longhorns perché voleva esser certo di giocare e di stare fuori dalle pressioni dei superatenei.
11 – TERRANCE FERGUSON, continua la processione di “baby-boomers” australiani, dopo Dante Exum e Ben Simmons anche questo ragazzo viene da lì. Sperando sia un po’ più fortunato dei primi due a livello di infortuni, segnaliamo che ha già fatto parlare di sé per aver deciso di saltare il college e affidarsi alla Lega Australiana. In America la notizia ha fatto scalpore perché il ragazzo aveva già operato la scelta di frequentare Arizona U. E’ una shooting guard dal gran fisico e dal gran tiro.
10 – DE’AARON FOX, pg. Il fatto che vada a Kentucky, che sia una pg, che abbia una fisicità impressionante e tenda a essere una trasposizione umana del moto perpetuo lo fanno paragonare a John Wall.
9 – IVAN RABB. Uno degli ultimi a ritirarsi dallo scorso Draft, quando ormai molte franchigie lo pregustavano, attorno al 10-12. Dovrebbe migliorare di qualche posto la sua posizione. Però gioca a Cal, dove abbonda sia il talento che una certa tendenza a ottenere risultati inferiori alle attese. Pf con futuro da sf nella NBA.
8 – JAYSON TATUM, viene da Duke, è una sf molto lunga per il ruolo, se togliete tiro da fuori a Brandon Ingram ottenete Jayson Tatum in questo momento. Intendiamo: resta al college un altro anno, ragazzo.
7 – LONZO BALL. Nome da star, creatività pura, potenzialmente un RR in incubatrice, se tiene a freno il carattere. Gioca a UCLA, ultimamente fucina di pg di grande talento ma poco costrutto nella NBA: da Tyus Edney passando per Farmar e Collison. A noi piace molto.
6 – JOHN ISAAC, sf da Florida State. Giocatore underground, ma molto simile a Brandon Ingram, tiro compreso.
5 – FRANK NTIKILINA, Bruxellois di nascita, ma Francese. Pg classica, e di grande QI cestistico. Sa segnare ma i suoi istinti sono “pass first”. Fisicamente ricorda Dennis-Deutschland. Per Draft Express è il miglior prospetto europeo al prossimo draft.
4 – DENNIS SMITH, da NC State. Per questa pg, invece, siamo nel campo delle grandi qualità atletiche, con una abilità nel segnare in penetrazione di primo livello.
3 – JOSH JACKSON, roba serissima, forse il più talentuoso, di certo il più corteggiato prima di affidarsi a Kansas U. Sg con abilità atletiche fuor di misura, e il solito difetto di molti di questi ragazzi: il tiro perimetrale. Upside che non riesco nemmeno a tratteggiare per quanto in alto potrebbe portarlo.
2 – HARRY GILES, per motivi non ben comprensibili, dato che l’ordine del Draft17 è ancora tutto da definiire, viene sempre accostato ai Celtics. A loro farebbe piacere, perché è il primo giocatore che può seriamente fregiarsi del titolo di “the next C-Webb”.
1 – MARKELLE FULTZ. Portato in alto nelle proiezioni dall’essere un latebloomer, esploso nell’ultima parte della High School e all’Ultimo Torneo delle Americhe in Cile. Combo guard che dai suoi estimatori viene accostato al sacro nome di D-Wade. Secondo noi, a dispetto delle proiezioni attuali, scivolerà tra il terzo e il sesto pick, se deciderà di essere anche lui uno “one and done”.