Record su record su record da parte dei giovani leoni della NBA: segnale importante per la continuazione della specie, allarmante per le Stelle già insediate.
Non sono rimasti molti tentativi a LBJ, Paul George, Harden e Westbrook per rimpinguare o inaugurare la collezione di Anelli. Jayson Tatum, Luka Doncic, Jamal Murray, Donovan Mitchell sono ormai, anche loro, nell’Empireo. Vediamo come hanno vidimato il loro ingresso con le gare della prima giornata di NBA Playoffs.
Nuggets 135 – Jazz 125 (OT). Gara equilibrata contro molti pronostici. I Jazz infatti mancavano della loro pg titolare, Mike Conley, che ha lasciato la Bolla per la nascita della figlia. Utah è rimasta in partita grazie a una certa supremazia a rimbalzo (+11 alla fine) e alla gara stratosferica di Donovan Mitchell: 57-9-7 con 13/13 dalla lunetta e 19/33 dal campo. La seconda prestazione di sempre nei PO dopo i 63 di MJ per uno con solo 3 anni di NBA, e la migliore in assoluto per i Jazz superando i 50 del Postino. Mitchell è di certo una delle Stelle che prenderanno il palcoscenico della NBA del futuro, anche se si tratta di un giocatore fondamentalmente dedicato allo scoring, e con una capacità solo media di evitare gli errori al momento sbagliato. La palla persa su cui è girata l’inerzia della gara, poco meno di 3 mins dalla fine dei regolamentari, è sua: infrazione di 8 secs, non era pressato ma è andato troppo lento nel passare la metà campo. Dall’altra parte un giocatore per alcuni versi opposto a Mitchell: Jamal Murray, una sorta di sinonimo di “clutch”: 36-5-9 con 6/9 da 3, e 13/20 dal campo. Tra la fine dei regolamentari e l’extra-time ha avuto una parentesi di 6 tiri senza sbagliare, contemporaneamente nutrendo il suo lungo e amico Jokic (29+10 con 4/7 da 3). L’overtime non ha avuto storia, perché Utah ha perso i primi 5 palloni, rendendo inutile qualsiasi tentativo di rientro.
Raptors 134 – Nets 110. La più scontata nelle previsioni e nei fatti. Da 23 anni nei Playoffs gioca almeno un Timoteo; a tenere alto il nome ora che Duncan non c’è più è Timothe Luwawu-Cabarrot, ala francese dalla carriera difficoltosa, ma migliorato molto in stagione ed esploso stanotte con 26-7-2, miglior Retina in campo. I Raptors erano +17 dopo il primo quarto e non si sono più guardati indietro, sfruttando anche un enorme VanVleet, 30 con 8/10 da 3.
Celtics 109 – 76ers 101. Con una siccità di quasi 5 mins alla fine del terzo quarto, Boston ha quasi buttato una gara di cui, anche se non in maniera dominante, aveva sempre avuto il controllo. Ci ha pensato Jaylen Brown (29-6-4) a portare la squadra fuori dalle secche, dopo che nel primo half era stato Tatum a trascinare i compagni. I 32+13 di Tatum, oltre che suo Playoffs high in entrambi i comparti, sono la migliore prestazione in doppia-doppia di sempre per un Celtic nei PO: e non sono mancati i giocatori discreti nella storia di BOS. Gara fisica, per i criteri attuali anche troppo: ne escono male i Celtics, che hanno avuto Hayward con brutta distorsione alla caviglia destra (la gamba fratturata..) e Brown con un colpo al quadricipite, oltre ai soliti problemi di Walker. Hayward decisamente in dubbio per Gara2, Brown dovrebbe giocare, Walker ci sarà. Finchè ha giocato da centro, grande gara di Embiid (26+16), ma i Sixers sono la madre di tutte le squadre mal costruite e peggio assemblate.
Clippers 118 – Mavs 110. Anche qui esordio e record per Luka Doncic: i suoi 42 sono la prestazione record per un esordiente nei PO. La gara è stata interessante per misurare i nervi dei Clippers, e il responso è: non saldissimi. Dopo essere andati in fretta a +16, hanno progressivamente perso grip sulla gara, ritrovandosi 14 sotto nel giro di 12 mins. Analizzando però i dati finali dei 2 quarti peggiori per LAC, troviamo che il punteggio finale di secondo + terzo periodo è loro favorevole 53-44, segno che il controllo esercitato sulla gara non è stato mai del tutto perso. 56 con 21/43 dal campo per Kawhi+PG13. Ha influito molto negativamente per i Mavs l’espulsione di Porzingis. Il Lettone ha preso 2 tecnici: il primo per proteste nel secondo quarto con i Mavs up 10 (la sua stoppata era fallo sul braccio), il secondo per essere intervenuto in una minirissa tra Doncic e Gemello Marcus, quando DAL era ancora +5. Senza l’Unicorno, la Dallas “alternativa” non ha dato gran aiuto a LukaMagic. Commentando l’espulsione Porzingis è stato molto sereno: “devo solo essere più furbo io di loro, non reagire in quel modo”.