Gara 2 sia ad Ovest che ad Est, per le Semis Bucks/Celtics e Warriors/Rockets.
Aruspici al lavoro prima di BOS vs MIL, e gli auspici che ne erano stati tratti non erano favorevoli ai Celtics: quando Tony Brothers è nella terna che li arbitra, i biancoverdi in trasferta non riescono a vincere dalla notte dei tempi..0/14 dopo questa. Il risultato finale dice Bucks +21 e serie pareggiata, ma le notizie non sono tutte negative per Boston. Fino al 5′ del terzo periodo la gara era in equilibrio, punteggio stretto e parecchi cambi di leadership: da quel momento per 25 possessi consecutivi i Celtics non sono esistiti; hanno tirato 1/11 e perso 6 palloni (solo altri 7 negli altri 41 mins della gara) consentendo a Milwaukee di scavare il solco portato alla conclusione (28-2 il parziale). Fino a quel momento Boston aveva fatto gara pari pur avendo Irving in serata decisamente NO (solo 9 per 4/18 dal campo): soffrendo la fisicità di Bledsoe e Connaughton aveva trovato la via del canestro dal campo solo a metà del second quarto. Escluso il fatto di averlo mandato 18 volte in lunetta, ha funzionato decentemente anche la marcatura di raddoppi e blitz vs Antetokounmpo, che dal campo è ancora andato sotto al 50%: 7/16. Un 29+10 da parte del Greco è qualcosa con cui Boston può convivere: non può invece subire di tutto da Middleton (28 con 7/10 da 3), e anche il terzetto Bledsoe-Connaughton-Hill ha dato grandi frutti ai Bucks nei confronti delle guardie dei Celtics: 36-15-5 per il trio, con 6 triple su 12. Serie pari, quindi, e pari sono anche i pungi tattici che le due squadre si sono scambiate: Milwaukee ha reagito alla disfatta di Gara 1, e l’inerzia della serie è del tutto in equilibrio.
Tra GS e HOU la gara verrà ricordata per l’occhio rosso di Harden, per i 4 falli sia a Curry che Green a metà terzo quarto, per le 13 perse dei Rockets nel primo half, foriere di 20 pti Warriors, per Nenè mandato in campo solo per provaocare Green e guadagnare un tecnico a Dray-G e per le fiammate di Klay, che ha segnato 21 ma non centellinandoli, bensì in fiammate da 6-8 pti in fila. L’occhio rosso è frutto di una ditata fortuita di Green ad Harden, che è tornato in campo dopo circa 8 mins di gioco effettivo, e non ha lesinato modi di ricordare che davvero si era fatto male, un po’ come voi, dopo le feste natalizie, ricordate ai vostri famigliari che l’albero e il presepe quest’anno li avete portati in cantina voi. La fiammata di Klay dopo la metà del terzo periodo ha portato due triple in due possessi e il +15 a GS, che però a quel punto è rimasta quasi 4 mins senza segnare (0/7), consentendo ai Rockets di rientrare a -7 e poi, in apertura di quarto periodo, anche a -3, Poi è arrivato il sangue: nel senso di ciò che costituisce il principio vitale degli Warriors, che sono un accumulo di talento e intelligenza unico, ma non sarebbero nulla senza Steph. Curry ha infilato la tripla che ha riportato i suoi a +6, e da lì la gara ha preso la via di GS fino al +12 (102-90) con 4 mins da giocare. Ok, KD ha segnato, e Iggy (16-5-4) ha di nuovo dimostrato che i PO sono casa sua, ma cosa è stato eccezionale da parte di GS, per vincere questa Gara 2? I raddoppi sul portatore di palla e gli adeguamenti dei difensori/del difensore negli angoli. A seconda del processo delle rotazioni quando raddoppi la palla (ovunque essa sia sul campo) sono gli angoli che un attacco ben disciplinato va a cercare: questo è ancora più vero per l’attacco di HOU perchè è imbottito di tiratori. A volte la mossa per sparigliare può essere ignorare gli angoli e fornire palloni al centro (Capela), ma stanotte GS ha saputo attenuare sia la prima che la seconda opzione, e nello specifico il lavoro di Klay è stato sublime. Capela ha tirato solo 7 volte, e i 4 tiratori “secondari” dei Rockets (Gordon-Green-Tucker-Rivers) hanno avuto globalmente belle % ma un numero di tentativi che agli Warriors fa solo piacere: 12/21 per il quartetto e solo 77 tiri per tutta Houston; tenete presente che in questo gioco di raddoppio e recupero i ragazzi di coach Kerr hanno anche ottenuto che il primo canestro di Paul nel quarto periodo arrivasse a 90 secs dalla fine. Rispetto al solito Kerr ha anche usato di più la panchina, ottenendo un paio di cose utili da tutti: importanti se non fondamentali, nel momento della gara in cui sono arrivati, due reboff (uno con schiacciata) di McKinnie in due possessi consecutivi. Unendo tutto ciò alle palle perse dei Rockets (17 e solo 5 rec) e alla leggera prevalenza (+4) di GS a rimbalzo si arriva facilmente ai 14 tiri in più che i Californiani si sono saputi meritare (42/91). Erano due settimane e 5 gare (con 203 pti segnati) che Durant non scendeva sotto i 30 pti: stanotte si è accontentato di 29-5-4, 3 perse; Harden 29-7-4, 6 perse.