Otto le gare della notte NBA. Si ferma a 19 la striscia degli Hawks, arriva a 11 quella dei Cavs, mentre due gare particolarmente emozionanti si sono avute a Brooklyn e Phoenix.QUICKEN LOANS ARENA, CLEVELAND: PHILADELPHIA 76ERS 84 – CLEVELAND CAVS 97
C’erano in ballo due vittorie numero 11. La undicesima consecutiva per i Cavs, la undicesima in totale per Phila. I Cavs hanno proseguito la loro striscia. Nottata nerissima per i due più talentuosi tra i Sixers: Noel 4+4 con soli 5 tiri presi, MCW 2-4-5, con 1/9 dal campo. Poco si poteva fare con prestazioni del genere contro Cleveland che ha giocato in scioltezza, appoggiandosi nel primo tempo a LeBron (18-3-11) e nel secondo a Kyrie (24-5-5). In tema di nottate brutte, anche Kevin Love ha avuto i suoi problemi nel trovare il canestro (1/7, 5 pti ma 15 rimbalzi), e il russo Mozgov continua a tirare in maniera indecente per un lungo, ma ha messo molta energia nella sua partita, terminando con 10+8 conditi da ben 5 stoppate.

VERIZON CENTER, WASHINGTON: CHARLOTTE HORNETS 92 – WASINGTON WIZARDS 88
Secondo stop casalingo consecutivo per Washington, che si è sempre trovata ad inseguire. John Wall (16-1-10) reduce da emicranie ha sbagliato a 15 secondi dalla fine un comodo lay-up per il -1, consegnando la W ai Calabroni. I quali, sempre senza il loro leader Kemba Walker, trovano concretezza dagli altri, in primis BigAl Jefferson (18+12) e MKG (13+13), ben aiutati da Gerald Henderson (17 pti) e da un Lance Stephenson insolitamente entro le righe (50% al tiro, 8-3-2). Wizards forse un po’ in riserva energetica, e scarsamente lucidi in attacco. Buona partita di Bradley Beal anche a rimbalzo (18+11), mentre nessuno dei lunghi di Capitol City stanotte è riuscito a venire a capo della pratica BigAl.

BARCLAYS CENTER, BROOKLYN-NY: LA CLIPPERS 100 – BROOKLYN NETS 102
La più emozionante gara della notte. I Nets finalmente vincono in casa nel 2015, e lo fanno rimontando da un brutto -11 a 5 minuti dalla fine. I giochi cruciali sono due azioni da 4 punti: nella prima JJ (22-5-6) sbaglia il secondo libero ma prende il proprio rimbalzo e segna da 3, la seconda è un classico and1 su tiro da tre punti di AA…il fallo non tanto furbo è di Blake Griffin (13-6-7, non la sua migliore uscita). A questo punto il tabellone dice 100 a 98 Nets, ma CP3 (20-8-8) la pareggia con una proficua zingarata. L’azione successiva conferma alcuni dubbi sulle capacità tattiche di Doc Rivers: l’allenatore dei Clippers chiama cambio difensivo in qualsiasi situazione, ma questa decisione causa la marcatura di DAJ (22+20) su Jarrett Jack (6-7-7, ha segnato pochissimo, ma ha segnato quelli giusti), e il play di Brooklyn, animale da campetto come pochi altri, vede la ghiotta occasione per disporre a suo piacimento dell’omone losangelino, andando a segnare il canestro della vittoria. Barclays Center finalmente felice. Felice anche Brook Lopez (24pti) e solito immenso KG, guerriero con mille ferite ma ancora capace di reggere l’urto contro Jordan e prendere 11 rimbalzi.

AIR CANADA CENTRE: MILWAUKEE BUCKS 75 – TORONTO RAPTORS 82
Gara molto poco “Americana”, ma molto più simile al basket che si gioca in Eurolega. Grandi difese, grande fisicità, giochi molto lunghi e poco contropiede. A 3’44’’ dalla fine un tap-in di hansbrough sancisce il 75 pari: da quel momento Toronto non segnerà più, e la gara fionisce quasi epr inerzia in mano ai Bucks, che segnano un altro importante scalpo nella loro collezione 2014-15. Per i Cerbiatti 25+9 di Middleton e 12+12 con 2 stopapte per Antetokounmpo, ma vorremmo segnalare la prestazione solida e a poca distanza dalla tripla doppia di Bayless: 8-7-9 per lui. Toronto ha risentito della difesa dei Bucks, tirando malissimo: 32% dal campo per loro, con il solo Valanciunas a salvarsi (12+13).

SMOOTHIE KING CENTER, NEW ORLEANS: ATLANTA HAWKS 100 – NO PELICANS 115
Gli Hawks hanno fallito le 20 W consecutive, e sono andati a sbattere contro i positivissimi Pelicans di questo scorcio di stagione. NO è nona nel tabellone della Western Conference, e nonostante l’assenza di JRue Holiday sta accorciando le distanze dall’ottava, i Suns, e sta mettendo un po’ di spazio nei confronti della decima, i Thunder. Anthony Davis (29+13) ha giocato come il futuro N.1 della NBA, ma non dimenticherei i 20 di Ben Gordon o i 9+17 di Asik. E proprio sotto i tabelloni sta il maggiore divario tra le due formazioni (52-32 New Orleans). In ogni caso i Pelicans possono giovarsi, con continuità molto superiore rispetto le passate stagioni, del basket professorale di Tyreke Evans (15-5-12), uno che nei playoffs non vorrei incontrare, se fossi per esempio Golden State. Atlanta sconfitta ma nessun dramma in casa Hawks, solo una brutta partita da cui riprendersi immediatamente. Kyle Korver (12+3), migliore dei suoi, continua nella sua caccia all’impresa mai realizzata da nessuno: ieri 2/2 da 3 e 3/5 da 2.

CHESAPEAKE ENERGY ARENA, OKLAHOMA CITY: ORLANDO MAGIC 97 – OKC THUNDER 104
Russell Westbrook ha dominato al partita con una prestazione da tripla-doppia: 25-11-14; prestazione necessaria perché i Magic sono sempre rimasti in contatto. Senza KD ha dato una grossa mano anche Waiters, che ha messo 24 punti col 60% dal campo. Nei Magic Vucevic 20pti, ma complessivamente perdente nel duello con il lungo neozelandese dei Thunder, Steven Adams (12+4). Bene Oladipo (22-7-4), tornato su buoni livelli Tobias Harris (18-4-4) e bella prova del rookie Aaron Gordon (6-8-2), uno che deve imparare la metà offensiva del basket, ma ha potenziale da numero uno difensivo della NBA.

AA CENTER, DALLAS: MINNESOTA TIMBERWOLVES 94 – DALLAS MAVS 100
La gara inizia senza RR, che ha lo zigomo e parte dell’orbita destri fratturati, e non rientrerà molto presto. Inizia, anche, con un rotondo 10-0 Mavs, alimentato soprattutto dalle stoppate di Tyson Chandler. I T’Wolves, però, quasi al completo col ritorno di Rubio e Pekovic, si tengono in contatto e a meno di due minuti dalla fine Mo Williams segna la tripla del -4, che diventa anche -2 sul 96 a 94, quando una miracolosa penetrazione del più piccolo di tutti, JJ Barea, scrive i 2 punti decisivi del match. Per Dallas Monta Ellis 23, e Dirk 16+7, mentre i due neorientrati dei T’Wolves hanno scritto 10-3-4 lo Spagnolo e 8+10 il lungo Montenegrino, anche se il migliore forse è stato Thad Young (15-9-3 e anche 3 recuoeri, confermandosi una delle migliori pf nella specialità delle steals).

TALKING STICK RESORT CENTER, PHOENIX: MEMPHIS GRIZZLIES 102 – PHOENIX SUNS 101
Altra gara emozionante, terminata con la vittoria della squadra in rimonta. I Grizzlies infatti a 1’49’’ dalla fine erano sotto di 7. Hanno avuto però il merito di spegnere per il residuo tempo l’attacco di Phoenix bloccando sia Bledsoe (21-8-4) che Dragic (15-5-4), e hanno sorpassato con un rimbalzo d’attacco che Jeff Green (12-7-1) ha trasformato in un and1 che ha fissato il punteggio finale, grazie anche alla stoppata che Gasol (15-6-8) ha rifilato a Gemello Markieff (14+3, abbastanza in sordina) nell’ultima disperata azione dei padroni di casa. Phoenix accusa la seconda sconfitta in fila, mentre Memphis è in striscia positiva da sette gare. Per una volta Zach Randolph ha mancato la doppia-doppia fermandosi a 19+9.