NBA – Smart working: Mock Draft n.1 di Marzo, con buon feeling su Nico Mannion

Con le partite sospese, uno smart working possibile per la NBA sarà la celebrazione del Draft con tutte le cerimonie annesse, dalla Lottery Night al Draft vero e proprio.

Alla peggio verranno considerate le posizioni in RS alla data della sospensione. Ecco perché non farò mancare il mio Mock 2020, per le righe di Baskettiamo.com, e visto che abbiamo tempo questa volta gli articoli di accompagnamento saranno un po’ più estesi, prima che leggiate le tabelle.

Oggi tocca al primo giro di scelte, quindi la prima digressione spetta alla prima scelta assoluta.

Anthony Edwards. Avete sotto gli occhi la evidente diversità fisica di Zion Williamson rispetto a tutti i (più o meno) pari ruolo. Trasportatela tra le guardie ed avrete Edwards, 197 cm per 103 kg con apertura alare di quasi 220 cm: peso e apertura di braccia non sono raggiunte insieme dal 90% delle SF presenti al Draft. Inoltre è un ragazzo con un feeling per il gioco incredibile, che sa già riconoscere (non ha 19 anni ancora) che, quando penetra e scarica, la maggior parte degli assists gli vengono se usa lo euro-step allungando il secondo passo, e non quando penetra normalmente. Ovviamente il tiro da fuori deve migliorare, ma ha tranquillamente NBA-range: la parte da mettere subito a posto sono i tiri liberi (58%). Le probabilità dicono che la Prima Assoluta dovrebbe andare a Golden State: un back-court con Steph, Klay e questo susanello (giocatore forte e grosso in bolognese) non sembra male.

Veniamo ora al nostro Nico Mannion. Oscilla enormemente nelle opinioni dei commentatori e dunque nelle posizioni al Draft: si va da alcuni Mock che lo pongono tra numero 5 e 8, ad altri che lo mettono tra 20 e 30 fino a uno, che non citerò, che lo posiziona numero 59. La maggior parte tuttavia lo colloca poco dopo il numero 10, e concordo. Il mio numero 13 è anche di augurio, ma augurio migliore è la prima comparazione con un (ex) giocatore NBA che viene alla mente, anche per la provenienza da Arizona U: Mike Bibby. La carriera di Bibby è stata di prestigio assoluto, e per molti rimane una delle pg iconiche della NBA nella prima decade del 2K. Non era alto né particolarmente pesante (188 x 88), Nico ha qualche cm in più e un paio di kg in meno (190 x 85), ma ha la stessa velocità, più tiro e in termini di atletismo puro è molto, molto più dotato di quel che si creda.

Un occhio agli Europei non può prescindere da Deni Avdija, l’ala del Maccabi Tel Aviv. Verrà scelto altissimo, perché nella NBA di oggi può giocare sia SF che PF, ha tiro ma sa andare al ferro e difende da uomo adulto, come quasi tutti quelli che giocano in Eurolega. Ci sono anche le “solite” pg francesi: due molti simili quest’anno, in tipologia Dejounte Murray; si tratta di Killian Hayes e Theo Maledon, col primo mio preferito dei due. Grande curiosità per un Serbo che non è facile inquadrare in un ruolo: per questo e per la infinita magrezza (213 x 92) lo paragono a Gregor Fucka; Aleksej Pokusevsky ha i centimetri del centro, il gioco della SF, la capacità di passaggio di una PG.

Infine, il sogno. Ovvero un giocatore del cui successo non sono così certo, ma se dovesse farcela…WOW. Jalen McDaniels, da Washington University, SF: il paragone con Skal Labissière arriva per la struttura fisica, estremamente sottile per i 210 cm. McDaniels ha anche la stessa tendenza ad astrarsi dalla contesa, a non essere troppo concentrato. Quando si ricorda di esser cattivo è uno stoppatore di primo livello, e ha movimenti di una eleganza commovente: la frustata del polso è perfetta, l’arco della parabola altrettanto e spero davvero che abbia successo. Da Skal può passare al livello Michael Porter, ma anche a quello Brandon Ingram.

Ed ecco il Primo Giro 2020 secondo le mie previsioni di Marzo.