Sono quelle due, Chicago e famiglia, le parole-chiave di questa puntata di NBA Summer. In cui di basket si parlerà poco.
A Chicago era ancora D-Rose quando avrebbe commesso le azioni che lo hanno portato ad essere accusato di molestie sessuali nei confronti di una ragazza con cui aveva una relazione nel 2013. Come spesso capita sono nebulosi i contorni che avvolgono queste situazioni quando protagonisti sono sportivi di successo. Il processo è fissato da qui a circa un mese, perché a quanto pare la ragazza avrebbe rifiutato un primo accordo extraprocedurale. I legali di Rose hanno ostentato fiducia, rimarcando la quasi ufficialità della relazione tra il giocatore e la ragazza e la enorme distanza temporale tra i supposti fatti e la presente denuncia.
A Chicago è tornato Dwayne Wade, e Chicago lo ha subito accolto in una maniera che le metropoli USA purtroppo riservano, senza guardare in faccia al lignaggio dei propri figli. La notizia ha avuto eco ed uso anche nell’agone politico particolare di questo momento in America: la cugina di Wade, Nykea Aldridge, è stata uccisa da pallottole vaganti durante una sparatoria in strada. Sia Trump che la corrente amministrazione sono saltati sulla notizia, ognuno per perseguire i propri scopi di farsi eleggere o di ridurre la commercializzazione di armi da fuoco. Lasciamo a voi ogni giudizio, ma è un fatto che il ritorno di D-Wade alla sua città natale sia stato funestato in un modo che difficilmente le vittorie potranno cancellare.
Un’altra famiglia, quella di JRue Holiday dei NO Pelicans, attraversa il suo momento più difficile: alla moglie del giocatore, Lauren, è stato diagnosticato un tumore al cervello. Il tumore è operabile e benigno, ma a rendere tutto ancora più complicato è il fatto che la signora Holiday è incinta di 30 settimane. Si dovrà attendere la nascita del pargoletto, e poi, non prima di 6 settimane dal parto, operare il tumore: il che porta la data verso fine Novembre, a stagione ben cominciata. Il giocatore si è chiamato fuori: resterà vicino alla moglie e al neonato per tutto il tempo che sarà necessario, intendendo ovviamente che questo tempo non sarà solo prima dell’operazione, ma anche e soprattutto dopo. Lauren è stata per anni ala sinistra della Nazionale USA di soccer, con cui ha vinto l’oro Olimpico a Pechino 2008 e i Mondiali 2015. Si sono conosciuti a UCLA, dove attualmente gioca Aaron, il fratello minore dei 3 Holiday (il maggiore è Justin), che pare destinato a diventare il più bravo del terzetto una volta che si riuniranno tutti nella NBA. A proposito di famiglie NBA possiamo registrare che un terzo Plumlee è arrivato, ed è un 2.13 anche lui. Gli M & M’s hanno aggiunto un terzo snack alla lista: si tratta della terza M, Marshall. Lotterà per un posto nei 15 ai Knicks, portando con sé un quasi ovvio pedigree di Duke University con annesso Titolo NCAA 2015.