Il 17 Marzo dovrebbe iniziare, e al 98% inizierà, il Torneo NCAA 2020.
E’ una stagione molto importante, non solo per l’isteria che, in giro per il globo, viene annualmente suscitata dalla March Madness, che però negli ultimi anni ha proposto basket molto scadente, grandi ammucchiate attorno al pallone come quando giocano i ragazzini di 9 anni negli intervalli delle gare. L’importanza è dettata appunto dalla qualità di gioco che il torneo riuscirà ad esprimere: questa stagione, dopo due anni fitti di scandali, indagini FBI e processi, è stata infatti relativamente tranquilla (caso Wiseman a parte) e sarebbe importante dimostrare che il basket collegiale ha ancora un perchè tecnico. La NBA sta avanzando nel suo progetto a larga scala sui giovani e giovanissimi prospetti: non solo la G-League, entro la fine degli anni ‘20 arriverà a prendere i giocatori e scolarizzarli subito dopo la high-school, togliendo spazio alla NCAA. Indizi di una maggiore importanza e incisività degli allenatori si sono avuti lungo tutta la stagione, con molte sorprese di piccoli college che hanno battuto i soliti mostri sacri: è accaduto fin dall’inizio, con i ragazzi di Walter McCarty (ex giocatore e assistant NBA, campione NCAA 1986 con Kentucky) capaci a inizio Novembre di portare gli Evansville Purple Aces a battere proprio la grande Kentucky in casa, alla Rupp Arena. Che la NCAA stia tornando un po’ più guidata dagli allenatori, invece che dai giocatori o dai procuratori più o meno nascosti, potrebbe essere visto, per esempio, osservando che dei primi 10 giocatori pronosticati al Draft 2020, 2 (Edwards di Georgia e Wiseman di Memphis) non vedono al momento le proprie università invitate al Torneo; 1 (LaMelo Ball) è USA ma gioca in Australia, e 2 sono Europei. La speranza…ripeto: speranza…è che meno stelle al Torneo significhino più valore al coaching, anche se in un’ottica di minor talento dispiegato in campo. Nemmeno la March Madness, però, sugge al CoronaVirus. La NCAA ha sancito, almeno per ora, che il Torneo si svolgerà come previsto, con alcune precauzioni: ha reso obbligatorie particolari disinfezioni di spogliatoi, autobus ed aerei; ha reso obbligatori controlli assai accurati al momento dell’arrivo delle squadre nei palazzetti; ha ventilato l’ipotesi di cancellare ogni tipo di avvenimento accessorio alle gare, dalle conferenze stampa alle gare o esibizioni di contorno, compresi i pass per gli spettatori vogliosi di sperperare migliaia di dollari pur di accedere ai corridoi degli spogliatoi. In ogni caso l’avvocato Ramogi Huma, Direttore Esecutivo della NCAA Players Association, ha avvertito il Board del basket collegiale di essere pronto a richiedere lo svolgimento a porte chiuse delle gare, se dovesse peggiorare la diffusione del CoVid-19 in USA. Essendo il Torneo programmato per esser giocato in Arene già fissate con lo svolgimento di più gare nello stesso luogo, l’operazione di prevenzione dovrebbe essere più agevole, ma i pericoli insiti nello svolgimento a porte aperte di simili avvenimenti sono evidenti. Il tabellone sarà svelato il prossimo 15 Marzo: solo allora vedremo se, per es., Memphis e Georgia saranno davvero fuori dai giochi; in ogni caso le indiscrezioni sono tante che il bracket è già uscito.
Nel MidWest le 4 teste di serie saranno Kansas-Maryland-Villanova-Louisville; nella parte dell’East Regional, San Diego State-Dayton-Duke-PennState capeggiano il lato più intrigante dell’intero tabellone; West con Gonzaga-Seton Hall-Kentucky-Oregon; infine nel South Regional l’attesissima Baylor precede Florida State-Creighton-Michigan State. I pronostici sono come sempre destinati ad esporre a figuracce, ma io voto senza dubbi Kansas per la vittoria finale, con SD State-Wisconsin-BYU-Michigan possibili sorprese.