Nuovo appuntamento del botta e risposta tra “Matthew and Henry” per un intrigante dibattito sulla palla a spicchi per capire…PER CHI NON SUONA LA CAMPANA. A rispondere alle irriverenti e pungenti domande dell’intervistatore ad Enrico Campana, special guest di Baskettiamo.com  come sempre pronta a rispondere senza peli sulla lingua. 

D. Che cosa cambia in Lega con l’elezione di Marino?

R. Prosegue fino a prova contraria la linea voluta dal capo di turno, da Minucci a Proli o forse ancora… Minucci… Marino si presenta bene (di persona) , non si è presentato bene alla stampa che attendeva durante i playoff scudetto una conferenza stampa; c’è stato un saluto fugace con i giornalisti, 2 interviste “minestrone” sui quotidiani sportivi e la priorità è stata data ad un’innovazione tecnologica che potrebbe essere un boomerang se declinato all’italiana: l’instant replay per tutta la stagione sportiva, che significa un costo stimato in 200.000 € e che potrebbe avere un’applicazione negativa in un paese sospettoso e polemico come il nostro. L’instant replay: solo una possibilità a partita? “Ab libitum” per gli arbitri? Questo Marino non lo ha spiegato…

D. Parliamo ora del tuo scoop di ieri: il rinnovo della Convenzione FIP-Lega per 700.000 €. Quali sono le prospettive dopo questo accordo Petrucci – Marino?

R. Li aspettavo al varco perché Petrucci , un mese dopo il suo ingresso in FIP, aveva dato 800.000 € alla Lega, rinnovando di fatto la Convenzione solo che stavolta ha trovato l’occasione giusta per prendere due piccioni con una fava: 1) Tacitare la Lega stessa, che invece di fare impresanon fa presa alcuna e continua a credere nello stato assistenzialista perché, fino a prova contraria, quei 700.000 € sono soldi dei contribuenti che escono dalla funzione di una federazione sportiva; 2) Premiare la GIBA facendo passare il 5+5 (o il 6+6) e quindi trasformando questo emolumento in un incentivo Made in Italy, come sostiene il Presidente Marzoli. Andrà a finire che avremo un panchinaro in più e 1 o 2 stranieri in meno e saremo più deboli nelle coppe europee. Suggerimento a lor signori e per chi può permetterselo di prendere uno straniero solo per le coppe e puntare al turn-over come fece Siena (che però non ebbe il successo sperato).

D. Il progetto della Tv del basket secondo te ha una sua validità o è una bufala estiva prodotta con lo scopo di gettare fumo negli occhi?

R. Questo progetto è un fulmine a ciel sereno e il basket è famoso per darsi la zappa sui piedi e nel momento in cui, dopo tanto piagnucolare sulla TV, buca col 5% di share su una tv generalista (Rai 3) e ha la presunzione di fare un proprio canale televisivo, investendo 2,5 milioni di € senza avere ancora un progetto, un direttore, una redazione, contenuti, format.. il tutto “in combine” con il mio amico Binaghi (Presidente della federtennis) e sfidando un mercato pieno di squali. Mi chiedo cosa diranno i maggiori network quando scadrà il contratto televisivo, con una nazionale fuori da 2 olimpiadi e da vari mondiali (compreso quello che si svolgerà in Spagna a settembre) e con un C.T. (Pianigiani, ndr) presentato da Petrucci come l’Alex Ferguson italiano e che in 4 anni ci ha portato a questi risultati: mancata qualificazione agli Europei (competizione peraltro passata da 16 a 24 squadre!) con l’eliminazione al 1° turno in Polonia, mancata qualificazione al mondiale (pur avendo in squadra un NBA come Gallinari).

D. Perché Sacripanti vince con le giovanili in campo europeo e Pianigiani no?

R. Uno potrebbe rispondere che c’è differenza tra Formula 1 e Formula 3. In realtà l’Italia è il paese dei predestinati; Pianigiani lo è, Sacripanti no. Pianigiani è un allenatore di “sistema, il “Sistema Siena”. Ha vinto solo a Siena. Nell’unica esperienza al di fuori della sua società – con il Fenerbahce in Turchia -non è riuscito nemmeno a finire la stagione, pur prendendo un lauto compenso e lasciando la panchina a Luca Dalmonte che poi vinse poi la coppa turca in finale contro il Galatasaray. Pianigiani non ha fatto abbastanza gavetta rispetto ad un Tanjevic, ad un Gamba, ad un Bianchini (che ai tempi allenò anche una squadretta come il Villasanta..). Consiglio a “superSimo” (al quale voglio molto bene) di fare un’umile e utile gavetta sotto qualche coach di lunga data ed esperienza (tipo Dušan Ivković…?) che servirà a lui per crescere come persona e a noi – tifosi della nazionale – per uscire dal tunnel dell’anonimato internazionale. Attenzione però. Stiamo sottovalutando fra quote stranieri, televisione e vicende senesi che abbiamo solo una cartuccia da sparare per le prossime olimpiadi del 2016 in Brasile e che è rappresentata dagli Europei in Ucraina nel 2015. Un paese lontano, con tanta concorrenza, con la squadra di casa allenata da un santone come Mike Fratello, con la Spagna, la Francia e almeno 3 squadre slave tutte da podio anche se noi “fortunatamente” avremo ben 5 giocatori da NBA (compreso Gentile); non possiamo fallire. Questo sarà il problema. Per cui per Pianigiani sarà importante creare un amalgama psicologico rispetto alla validità degli schemi tattici. Deve maturare l’uomo, altrimenti con la 3^ olimpiade fallita dovremo per forza usare una teoria di Agatha Christie e che dice: 3 indizi valgono una prova e la prova è che la FIP non è più una federazione olimpica…