Un’incredibile salvezza in cui nessuno sperava più fino a 20 giorni fa, quando la tripla della vittoria allo scadere contro Bologna ha girato la stagione della Vuelle, che da lì ha trovato la forza di vincere a Brindisi e chiudere in bellezza contro Venezia. Il resto l’hanno fatto le notizie provenienti da Cremona, dove la Sutor Montegranaro ha abbandonato le speranze di poter restare in serie A. All’Adriatic Arena la squadra di Dell’Agnello è partita molto contratta, soffrendo le iniziative di Crosariol e Linhart, contro un’Umana priva dei suoi pezzi migliori (Smith, Taylor e Vujacic), “dileguatisi” a obiettivi mancati. Nel secondo parziale la Vuelle ha scavato il solco che la squadra di Markovski, applaudito ex, non è più riuscita a colmare. Dell’Agnello ha trovato buoni sprazzi un po’ da tutti i suoi uomini ma sono stati soprattutto Turner e Petty, per la prima volta capaci di essere complementari e non annullarsi a vicenda, a dare costanza e sostanza all’attacco biancorosso. Markovski ha provato a dare la sveglia ai suoi ma Venezia non è mai riuscita a scendere sotto i 7 punti di svantaggio mentre i padroni di casa si sono portati più volte fino a +17.

Già dal rientro dopo l’intervallo lungo l’interesse si è così spostato sulle notizie provenienti via internet da Cremona, il finale punto a punto vissuto a distanza ha lasciato tutti fino all’ultimo con il fiato sospeso, fino al momento della grande gioia, delle coreografie e della festa  che si sono tramutate in gioia per il raggiungimento di un obiettivo di fondamentale importanza per una città in cui lo sport di riferimento è il basket.

Il raggiungimento della salvezza equivale alla sopravvivenza dello sport ad alto livello a Pesaro, averlo fatto a scapito di una rivale ormai storica, in quello che è stato un derby continuo con Montegranaro non può che accrescere il piacere per l’obiettivo centrato.

Inevitabile non chiudere con una nota di merito per coach Dell’Agnello, forse l’unico a non perdere mai la bussola durante una stagione difficile, con mille difficoltà, da affrontare con un manipolo di giovani di belle speranze ma poca o nessuna esperienza in serie A, che però ha dato tutto sul campo e alla fine è stato premiato dell’impegno, della costanza e del desiderio di andare oltre i propri limiti messa sul campo domenica dopo domenica.

Vuelle Pesaro – Umana Venezia 86–73

(18-18; 22-8; 26-29; 20-18)

Vuelle Pesaro: Musso 8 (4/5, 0/4), Bartolucci, Terenzi, Johnson 9 (1/1, 2/3), Panzieri, Pecile 5 (0/2, 1/3), Dordei 6 (2/3), Trasolini 7 (2/4, 0/1), Anosike 5 (2/6), Turner 23 (4/8, 5/11), Petty 23 (7/10, 0/3) All. Dell’Agnello

Umana Venezia: Peric 7 (2/3, 0/2), Giachetti (0/1, 0/2), Rosselli 2 (0/2 da 3), Linhart 24 (6/9, 4/6), Vitali L. 10 (1/3, 2/9), Akele 3 (0/4, 1/1), Guisse 2 (1/1, 0/1), Magro 4 (2/3), Johnson 1 (0/2 da 3), Crosariol 20 (8/11) All. Markovski

Vuelle: 22/39 da 2, 7/25 da 3; 18/25 tl; Umana: 20/35 da 2, 7/25 da 3; 12/17 tl.

Arbitri: Sahin, Biggi, Paglialunga