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La Gara. Quaranta minuti che separano la gloria dall’abisso, quaranta minuti che diventano spartiacque tra una grande annata e una stagione fallimentare. Milano e Siena, una rivalità continua, due realtà diverse, si trovano a decidere del loro futuro sullo stesso palcoscenico, circondato da una marea rossa: la Gara può cominciare.
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Milano – Niccolò Melli
Già dai primi minuti non si fatica a intuire che tipo di partita sarà; difese forti e cattive da subito, una lotta fisica e psicologica su ogni possesso. L’EA7 comincia, lenta, con un parziale di 8-2, coinvolgendo molto Samuels nel gioco dentro-fuori con gli esterni, e mostrando subito grande intensità in difesa; la Mens Sana accorcia, frenando l’emorragia di palle perse e trovando punti importanti con Haynes ma sul finire di quarto i biancorossi trovano un nuovo break grazie ad un paio di giocate di energia di Langford e Melli, e chiudono il primo quarto avanti, 19 a 9.
Nel secondo quarto Milano protegge il vantaggio, nonostante un brutto 3/8 dalla lunetta dopo i primi 15′, e ritrova il nuovo +10 dopo un’altra gran giocata di Langford, per il 29-19. L’Olimpia però continua a sparacchiare dalla linea della carità e i toscani ne approfittano per portarsi più vicini, 36-29 all’intervallo lungo, grazie ai 5 consecutivi di Green.
I biancorossi aprono la ripresa con un mini-break di 5-0 in appena un minuto, ma non riescono a dare lo strappo decisivo e Siena trova un contro-parziale di 2-16 (con 8 punti di Hunter) che annichilisce gli avversari, per il primo vantaggio ospite, 43-45 dopo 5′ di gioco; Gentile prova a replicare ma Siena ci prende gusto e dilaga grazie alla tripla di Janning e a un Hunter sempre più caldo, toccando il +5 e facendo tremare il Forum; si va all’ultimo quarto 48-54 Montepaschi.
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Esultanza Olimpia
Lawall e Gentile spingono i biancorossi fino al -3, nonostante l’ottima mano di Green; di nuovo Gentile si guadagna il -1 con un canestro in avvitamento che dà due o tre idee sulla sua convocazione in NBA, e dopo la risposta di Haynes, Jerrels pareggia con il tiro da oltre l’arco, 62-62, con 4′ scarsi da giocare. Forse è proprio la giocata di Jerrels a svoltare nuovamente la gara per Milano: tap-in vincente di Melli, poi canestro e fallo di Hackett, praticamente dimenticato dalla difesa, chiude la sinfonia Moss, con la tripla dall’angolo; l’EA7 scappa e non si guarda più indietro, finisce 74-67.
Nonostante una prova opaca e con errori in entrambe le fasi di gioco, i biancorossi danno prova di grande carattere e coraggio, bravi a non dividersi e a reagire quando Siena sembrava essere vicina a chiuderla, dopo aver rimontato dieci lunghezze di svantaggio. Prove da leader per Gentile, top scorer per i suoi a quota 18, e Melli, in doppia-doppia da 11+13 rimbalzi; onore al Montepaschi, che nonostante una squadra di livello tecnico certamente inferiore, ha lottato come una belva ferita, rischiando più volte il colpo del k.o.
L’Olimpia è campione 2013-2014, e riporta quello scudetto mancante da 18 anni; il Forum esplode, quasi letteralmente, riversandosi sul parquet per abbracciare i suoi campioni, per festeggiare l’ottima annata.
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L’Olimpia festeggia il 26° scudetto