Derby vero, ruvido, non bellissimo ma combattuto quello che la Virtus si è aggiudicata al termine di una battaglia durata fino all’ultimo secondo. L’hanno spuntata gli uomini di Bucchi ma i “cugini” hanno venduto cara la pelle, risorgendo inaspettatamente dall’abisso in cui erano sprofondati quasi senza accorgersene a cavallo dei quarti centrali.

Partito senza Landi, costretto ai box per un risentimento muscolare, coach Bucchi lanciava Alibegovic titolare in coppia con Sims, con Chessa a completare il reparto esterni al fianco Santiangeli e Moore; coach Corbani, applaudito dai suoi ex tifosi, iniziava con un quintetto molto fisico con Piazza e Zeisloft esterni e il trio Amici, Fall e Hollis a duellare sotto canestro.

Il primo quarto era quasi interamente appannaggio degli ospiti, sostanzialmente più accorti nella gestione della palla e capaci di coinvolgere tutto il quintetto in attacco. Per la Virtus, invece, girava a dovere il solo Moore che, capita l’antifona, si metteva spesso in proprio col risultato di tenere i suoi a contatto nonostante le 7 palle perse dai giallorossi. Nel secondo quarto i nervi cominciavano a farsi tesi, sotto i tabelloni volavano sportellate tra i lunghi e il trash talking fra Sims e Fall era uno spettacolo nello spettacolo. Messo il naso avanti proprio con il suo totem (20 punti, 9 rimbalzi e 10 falli subiti), la Virtus non si voltava più indietro e, complice un lungo black out degli avversari, chiudeva il parziale avanti di 7 lunghezze.

Al rientro in campo era Amici (17 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) a caricarsi la squadra sulle spalle mentre Zeisloft si faceva ammirare per la sua specialità, il tiro dall’arco. Nonostante una discreta presenza in campo, però, la Leonis scivolava a –15 ad inizio dell’ultimo periodo, un baratro dal quale risaliva piuttosto rapidamente grazie alle giocate di astuzia di Loschi, ad un paio di ottime iniziative di Piazza, accesosi forse troppo tardi, e agli sprechi di Sims in lunetta (6/12), errori che restituivano fiducia alla truppa di Corbani, capace di risalire fino al -3 (77-74) prima di alzare bandiera bianca davanti all’energia di un Sandri rientrato in campo con la ferocia giusta.

Virtus Roma – Leonis EBK Roma 81 – 76 (12-14; 36-29; 60-47)

VIRTUS ROMA: Spizzichino ne, Alibegovic 4, Lucarell, Chessa 3, Moore 29, Sandri 8, Baldasso 3, Saccaggi 4, Landi ne, Sims 20, Matic ne, Santiangeli 10. All. Bucchi

LEONIS ROMA: Fall 15, Zeisloft 18, Santini ne, Rocchi ne, Fanti, Infante 3, Loschi 9, Cicchetti, Amici 17, Piazza 6, Toure, Hollis 8. All. Corbani

ARBITRI: Noce, Gagliardi e Valleriani.

NOTE: Tiri Liberi: Virtus 27/37, Leonis 13/22. Percentuali al tiro: Roma 24/65 (6/17 da 3, rd 33, ro 14), Leonis 25/61 (13/33 da 3, rd 30, ro 6). Usciti per 5 falli: Baldasso, Chessa, Hollis, Piazza. Spettatori 2.300.