La Virtus approfitta del clima natalizio per regalare ai propri tifosi una domenica tranquilla in cui ha surclassato Treviglio con quella che è stata, probabilmente, la miglior prestazione di quest’inizio di stagione. La formazione di coach Vertemati, reduce dal largo successo su Latina, ha tenuto il campo per meno di un quarto, 9 minuti iniziali in cui la difesa di Roma ha fatto fatica a tenere il ritmo degli ospiti, solitamente letali quando possono giocare a tutta velocità. Uno sbandamento iniziale, poi la capolista ha ingranato ben presto le marce alte, ribaltando il punteggio con un perentorio 9 – 0 costruito sull’asse Moore – Sims. 

Da quel momento in poi, il gioco dei capitolini è stato fluido, coniugando la produttività in attacco con una tenuta difensiva notevole; Sandri e Chessa si sono messi in evidenza come assistman, Baldasso e Moore hanno mostrato sicurezza nella gestione della squadra, Sims è tornato il solito totem d’area facendo sfigurare chiunque capitasse dalle sue parti.

Una vittoria per consolidare il primato solitario e per onorare al meglio la memoria di Pier Carlo Zini, storico tifoso capitolino scomparso una decina di giorni fa, ricordato dai tifosi presenti al PalaEur con una particolare “silent night”, ossia rimanendo in silenzio fino al decimo punto della Virtus per poi tributare un lungo e caloroso applauso alla memoria di un ragazzo che, creando un gruppo per tifosi sul noto social network Facebook, aveva contribuito ad alimentare il confronto fra appassionati virtussini, mantenendone vivo l’interesse per il basket in anni di minor appeal in termini di competitività della squadra.

LA GARA Come detto, la partita, intesa come tale, è durata 540 secondi o poco più. Treviglio allungava fino al +6 prima di subire la veemenza della formazione di casa, capace di ribaltare rapidamente il punteggio e l’inerzia del match. Coach Bucchi ha avuto risposte importanti da tutto il suo collettivo, Baldasso ha dato sicurezza aprendo il fuoco con due triple consecutive per il +10 del 17′ (41 – 31) e, di lì in poi, per la Virtus è stata accademia.

Troppo efficace il tandem americano per la difesa orobica che, chiuso a -15 il primo tempo, ha provato a cambiar pelle tentando di arginare i romani con la zona. Le percentuali dei giallorossi però non ne risentivano eccessivamente e, complice anche la serata negativa di Pecchia e Borra, ingenuo nel caricarsi rapidamente di falli, Treviglio scivolava velocemente sul -25, subendo oltremodo lo strapotere avversario a rimbalzo.

Per i lombardi si tratta della sesta sconfitta in sette trasferte, un dato che deve preoccupare una squadra che non riesce a brillare lontano dal Pala Facchetti; la Virtus, ad un passo dalla conquista delle final eight di coppa Italia (1/3 marzo a Porto San Giorgio), andrà a Scafati il 30/12 prima di ricevere Legnano nel giorno dell’Epifania, sperando di mettere nella calza un altro gradito regalo per i propri tifosi.