Applausi, sorrisi, commozione e brividi per Alessandro Tonolli ed il suo pubblico, che gli ha tributato un lungo e caloroso abbraccio prima della palla a due per suggellare 20 anni d’amore, una carriera spesa interamente a difendere i colori della Capitale, città d’adozione, Eterna per antonomasia, come il Tonno.

A fine partita, dopo le dichiarazioni dei due coach, spazio anche per Tonolli, che ufficialmente però non ha ancora chiuso la carriera visto che la Virtus è attesa da un’altra battaglia in semifinale: “Si chiude, o meglio si chiuderà, un capitolo bello e importante della mia vita – ha esordito il capitando di tante sfide – ma ne aprirò uno nuovo e questo mi rende felice. E’ ovvio che mi dispiaccia ma non ho alcun rammarico, quel che ho raccolto va bene e sono consapevole di aver sempre dato tutto”.

Logico chidergli di fare una velocissima carrellata di questi vent’anni e ancora più scontate le risposte di un ragazzo splendido che ha desiderio di ricordare ogni persona con affetto senza voler stilare delle classifiche di stima e valore: “E’ logico che nello sport, come nella vita, ci sono persone con cui vai d’accordo e altre meno ma da ogni allenatore e compagno ho cercato di prendere il meglio trovando nel gruppo e nell’amore per questa maglia gli stimoli giusti per fare bene ogni stagione. Il ricordo più bello? Ovviamente la vittoria in supercoppa, un anno speciale in cui ragiungemmo una chimica di squadra davvero invidiabile. La sconfitta più bruciante? A dispetto di quel che possiate credere non sono le finali scudetto ma la finale di coppa Italia con Napoli, quando perdemmo al supplementare una gara che sembrava già vinta. Nella serie di finale ti puoi mentalmente preparare alla sconfitta, nella gara secca no ed è per questo che perdere poi brucia di più”.

Sulla stagione in corso non si sbilancia più di troppo anche se ammette che sarebbe bello coronare la sua carriera con un’altra finale: “Siena o Reggio Emilia non fa differenza, con i toscani però non avremmo il vantaggio del campo quindi dico Reggio (e sorride). La stagione può aver svoltato con la vittoria di Venezia dove abbiamo fatto un secondo tempo da Virtus, importante per la nostra classifica e primo successo di una striscia che è ancora aperta e che ci sta dando la fiducia necessaria per andare avanti con questo passo, siamo camaleontici, polivalenti e questa credo sia la nostra forza principale”.