Fischietti italiani per la finale che assegna lo scudetto bulgaro? Il commissario del CIA Gaetano Laguardia degli arbitri ha risposto sì a Georgy Glouckov, ex giocatore di Caserta, presidente della Federazione bulgara e membro del board di Fiba Europa con altri campioni (Meneghin, l’ucraino Volkov, il ceko Jiri Zidek) che cerca arbitri titolati per la finale dello scudetto bulgaro. Furbo il “Giorgione” ex spalla di Oscar a Caserta: in questo modo promuove il suo movimento poco conosciuto.

Bulgarian Connection, Laguardia fa capire che questa forma di collaborazione è utilissima ma un po’ complicata. “Non sappiamo per ora chi mandare, dobbiamo aspettare i risultati dei quarti di finale, inoltre alla Fiba sta bene ma solo per gli arbitri col patentino internazionale”.

Deciderà il responsabile degli arbitri di A Fabio Facchini al rientro dal corso di Istruttore FIBA dalla Croazia, incarico che darà maggior considerazione ai fischietti italiani nell’operazione rinnovamento, anche se sono stati fermati un giro nelle Final Four per il veto del Maccabi e, vorrei darlo per scontato, sul quale Dino Meneghin, funzionario degli Esteri, dovrà fornire spiegazioni.

Quest’anno hanno debuttato nei playoff anche delle matricole, non facciamo nomi, tutto all’opposto delle precedenti gestioni, quelle del “Cerchio Magico” e quando ci poteva stare che ci mettessero lo zampino i due capi del sindacato fischietti che si ritrovano nei verbali di Baskettopoli. Guarda caso, erano i più gettonati. “Oggi – osserva un arbitro già inserito ad alto livello – un giovane può godere di maggiori opportunità e arrivare presto a dirigere i playoff, io ho dovuto aspettare diverse stagioni prima del mio playoff…”.

La cosa importante è che i club hanno adesso più rispetto per il lavoro degli arbitri, salvo qualche allenatore che ancora ci prova cercando di beccare il fischietto meno esperto, poi magari va a finire che interviene il più esperto col tecnico alla prima occasione e la partita viene rovinata, colpa oggettiva del coach. Se ad esempio analizziamo gara2 di Pistoia, i 4 tecnici c’erano tutti, compreso quello di simulazione ai toscani che non hanno fiatato. Non ci sono state polemiche per la prima sconfitta Armani dopo 21 vittorie consecutive, il ritorno al top di Daniel Hackett non è bastato, Gentile deve maturare ancora come capitano. Luca Banchi è invece apparso un po’ stressato, anche per lui una stagione difficile: dopo la sconfitta in Coppa Italia e il ko col Maccabi sa di non poter più perdere.

Marco Crespi fino all’ultimo neck to neck con Paolino Moretti per The Coach of The Year, propongo ai lettori di Baskettiamo.com e anche a chi la pensa come me, considerato che parliamo di un rapporto quasi “paritetico” fra allenatori e fischietti, la nomination per il Premio Fair Play della stagione. Questo per la dichiarazione letta (La Nazione, 25 maggio), pagina dello sport dopo la sconfitta in gara3 a Reggio Emilia nella serie più bella come gioco: Onore a Reggio Emilia che ha vinto una partita vera. Nulla da eccepire sugli arbitri, 31 falli a 14 per loro significa che siamo stati ingenui noi”.

Promozione in vista, dicono a Roma, per Alessandro Martolini che entra nella fascia degli arbitri per Eurocup e Euroclub e partecipa prossimamente a un camp in Francia per l’addestramento al primo livello mentre dopo Lanzarini anche Baldini jr. – uno dei rookies of the year – ha preso il patentino di internazionale.

Giro d’orizzonte internazionale, uno dei migliori arbitri europei, Juan Carlos Arteaga, ha rilasciato un’intervista all’autorevole El Pais dicendo di essere stato avvicinato da un club di Euroleague, senza però svelare il nome. Irritazione e imbarazzo in Spagna: il capo dei fischietti dell’Euroleague, il greco Rigas, l’ha messo fuori dalle Final Four, idem la Lega spagnola, mentre figura ancora fra i designati per la World Cup , la FIBA non ha preso provvedimenti ma potrebbe ripensarci. Questa vicenda forse ha influito sulla decisione del board di Euroleage nella riunione di Milano a respingere la proposta di allungare di altri 2 anni la carriera internazionale, a 50 tassativamente si chiude. Niente deroghe.

Intanto ai primi di giugno dovranno essere decisi gli incarichi nella struttura del CIA per la prossima stagione. Probabile una novità importante, come sembrerebbe desiderio di Petrucci per uscire dalla gestione commissariale. Laguardia rimarrà il responsabile e garante politico, non è scontata la conferma in blocco della squadra nella quale, dicono le voci, emerge qualche spinta – come dire? – autoreferenziale. Bisogna alzare la qualità del management e la rappresentatività, specialmente in previsione di un nuovo assetto di Lega dopo il crollo di Siena e gli arresti disposti dal giudice. Sarà necessario, dopo il “caso Maccabi” che non ha voluto arbitri italiani, curare di più i rapporti internazionali e questo non può essere un compito di Meneghin e forse ha ragione, non è stato messo al posto giusto e può essere invece utile altrove.

Invece sull’ipotesi che scaduta la Convenzione Petrucci passi alla Lega gli arbitri (salvo, ovviamente, la funzione vigilante, e il reclutamento) in contropartita, meno rogne e costi, Laguardia azzarda che si tratti di “un abbaglio”. Secondo lui il suo presidente scherzava con Sardara, Sardara è una brava persona e così via… Gli rispondo con la stessa educazione e piacere: prima di pubblicarla, ho verificato di quel che Laguardia dice essere stato uno scambio di battute fra Petrucci e il dirigente sassarese con due presidenti di club. La loro risposta è che non era affatto uno scherzo. Siccome tre indizi fanno una prova, sarà meglio la prossima volta non scherzare e dire le cose come stanno, altrimenti se il naso si allunga si rischia di essere meno presentabili.

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