Nulla da fare, il Barcellona è troppo forte e così Milano è costretta ad arrendersi sul parquet spagnolo. Ma l’Olimpia fa la voce grossa e mette in seria difficoltà gli iberici che danno la svolta alla gara nell’ultimo quarto di gioco. Il Barcellona si scatena dalla lunga distanza mandando a bersaglio 6 triple (su 8 tentativi) e così al suono della sirena finale conquistano i due punti, imponendosi con il punteggio di 80-70.
L’inizio della gara vedeva partire Milano con il piede giusto, spinta dal solito Hackett ben coadiuvato da Jerrells (12-17). Il Barca prova a scuotersi, ruota gli uomini sul parquet finché trova lo sprazzo giusto per prendere in mano le redini del confronto (30-25) con Sada e Abrines. A questo punto sale in cattedra Langford ma tutti gli uomini mandati sul parquet da coach Banchi offrono un buon contributo ed all’intervallo lungo Milano è avanti di due (35-37).
Al rientro dagli spogliatoi la gara resta in sostanziale equilibrio finché sulla parità a quota 60, il Barca accellera con le bombe di Tomic mentre Milano non trova adeguate contromisure soprattutto in fase difensiva (68-60). L’allungo è quello decisivo perché Milano non riesce più a rientrare in partita ed al suono della sirena finale è costretta alla resa.
Al di là del risultato negativo, la squadra di Banchi è sembrata tutt’altro che in crisi o in difficoltà. L’eliminazione al primo turno delle Final Eight e la successiva contestazione dei tifosi non hanno scalfito le certezze né tolto fiducia a Milano che si è arresa solo dopo averci provato con convinzione e determinazione.