Cinque punti. È questo lo scarto complessivo accumulato da Urania nelle tre gare

fin qui disputate all’Allianz Cloud, tutte conclusesi con la vittoria degli ospiti sui padroni di casa biancorossi. Come nelle sfide precedenti, anche contro Ferrara i baincorossi giocano un incontro alla pari, vanno in vantaggio e poi non riescono a gestire il margine accumulato finendo per essere irrimediabilmente rimontati e sopravanzati sulla linea d’arrivo. Il Kleb dunque, con una gara di grande sacrificio in cui ha avuto diversi protagonisti, conquista il primo successo esterno del suo campionato salendo in classifica a 6 punti frutto di tre vittorie e una sconfitta, record opposto in maniera speculare a quello di una sconsolata Milano (1-3) ora vicina al fondo della graduatoria.

La gara

L’avvio di gara vede gli estensi molto più svegli e cinici dei padroni di casa che, lenti e molli, si fanno trovare più volte scoperti sulla transizione primaria degli avversari mentre in attacco, complici le entrate tardive nei giochi, non riescono trovare contromisure alla maggiore velocità di Ferrara nel riempire l’area. Sul 5-9, l’atteggiamento dei meneghini (che perdono presto per falli Lynch) induce quindi coach Villa a chiamare un time-out riparatore al rientro del quale, grazie a un netto cambio di ritmo e qualche passaggio a zona, Milano suona la carica e torna a contatto. Quando finalmente anche i tiratori biancorossi entrano in ritmo, Urania scava un mini-solco (18-13) approfittando delle difficoltà a difesa schietta del Kleb il quale però, accelerando quando la partita glielo concede e appoggiandosi alle invenzioni di Wiggs, non fa scappare i Wildcats chiudendo in scia il primo quarto.

Dopo i buoni risultati dei primi dieci minuti, in avvio di secondo periodo i lombardi abbandonano la zona, punita molto bene dentro l’area da un efficace Beretta. La partita poi prosegue nervosamente senza un padrone e con le due squadre che faticano a imporre il proprio gioco e dar vita a parziali. I tanti interventi arbitrali mandano presto in penalità Ferrara, punita solo parzialmente dai tanti viaggi in lunetta di Milano che allunga sul 28-23. Gli estensi però, come già accaduto, si risvegliano con le triple di Ebeling e l’aggressività di Campbell, veri e propri fattori sia nel caricare di falli i giocatori chiave di Milano sia soprattutto nello spingere i biancoblu avanti nel punteggio fino al 36-40 dell’intervallo lungo.

Toccato il -6 dopo i primissimi istanti di gioco, Urania apre la ripresa con un 7-0 (Bianchi protagonista) che le permette di raddrizzare una situazione che poteva prendere una brutta piega. Le buone notizie però finiscono qui perché, in breve, Lynch commette il suo quarto pesantissimo fallo e Ferrara torna a colpire sistematicamente dentro il pitturato ritrovando anche il comando della gara (48-50). Milano non si fa spaventare, regge come può l’urto in difesa e nella seconda metà del quarto, capitalizzando le giocate di capitan Benevelli e un ottimo Bianchi, firma il 6-0 con cui infiamma l’Allianz Cloud e approccia gli ultimi dieci minuti sul 58-52.

A sorpresa l’ultimo quarto si apre con Patrick Baldassare, rischiato da coach Leka con una caviglia più che malconcia, e Wiggs (infortunatosi lievemente nel terzo periodo) in campo per gli ospiti. La mossa sorprende Urania fino ad un certo punto perché i milanesi, sfruttando l’inerzia a loro favorevole, ricominciano da dove erano stati interrotti, ossia spingendo e allungando fino al +9 (62-53). Il Kleb però capisce che questo è il momento chiave in cui dare tutto e ricucire per avere ancora una chance di portare a casa i due punti e puntualmente, dopo un provvidenziale time-out, produce il contro-break di 9-0 che le consente di impattare il match sul 62-62. Urania, incassato il parziale, deve anche fare i conti con un bonus falli esaurito prematuramente, elemento che ovviamente va a vantaggio dei biancoblu che lo sfruttano per restare agganciati alla gara. I fischi arbitrali tolgono così dal match uno spento Lynch proprio nel finale dove, nell’ultimo minuto e mezzo, sono un redivivo Wiggs e Panni a prendere per mano i loro producendo un 7-0 a cui Milano non riesce a rispondere venendo costretta beffardamente all’ennesima sconfitta in casa.

Man of the match

È Sekou Wiggs, con la sua esplosività e il suo atletismo, ad avere fatto più danni alla difesa biancorossa. La guardia USA, al primo anno in Italia e dotata di un’accelerazione assolutamente ragguardevole, è stata una vera spina nel fianco dei milanesi e ha griffato gli ultimi decisivi punti di Ferrara consegnando la prima vittoria esterna in questo campionato agli emiliani. Per lui, alla fine, 20 punti col 50% da tre punti, 7 rimbalzi e 2 recuperi per 16 di valutazione.

Magic moment

Sotto di 9 lunghezze appena iniziato l’ultimo quarto, Ferrara ha rischiato il tutto per tutto schierando i suoi uomini migliori che, assieme a una Milano incapace di dare continuità al proprio parziale, hanno prodotto il 19-9 che gli ha consentito di vincere il confronto in volata ed espugnare l’Allianz Cloud.

Numbers

Gara equilibrata sotto quasi tutti gli aspetti tecnici: le squadre infatti hanno tirato con percentuali simili sia dall’arco (34% e 32%) che dentro il pitturato (43% e 46%) dove però Ferrara ha fatto più male in termini di punti totali segnati (36-20)- Sotto i tabelloni poi le due sfiddanti hanno concesso e catturato lo stesso quantitativo di rimbalzi (43 a 40 il computo totale in favore di Urania), altro dato sintomo dell’equilibrio che ha regnato fino alle fine fra i due team, rei entrambi di aver commesso un alto numero di falli (50 in tutto) per complessivi 48 tentativi dalla lunetta combinati.

Tabellini

Urania Milano: Piunti 4, Negri 3, Benevelli 15, Montano 6, Lynch 3, Raivio 20, Bianchi 13, Sabatini 7.

Kleb Ferrara: Wiggs 20, Vencato 2, Fantoni 6, Baldassarre 0, Panni 7, Beretta 8, Campbell 13, Ebeling 16.