Varese si sblocca, prende una boccata d’ossigeno sbancando l’impianto di Pezza delle noci e contro Caserta concede il bis dell’andata. Dopo 5 stop di fila la squadra lombarda ritrova il successo, primo in campionato con Caja in panchina, e riparte nella corsa per non retrocedere. Sul versante opposto la Juvecaserta deve incassare il terzo k.o. casalingo consecutivo e getta alle ortiche, come dirà coach Dell’Agnello nel dopo partita, il jolly del colpaccio di Reggio Emilia della scorsa settimana. Varese mette le mani sulla partita con i 28 punti del primo quarto, poi affonda i colpi e, quando i padroni di casa sembrano riprendere in mano l’inerzia, trova in Maynor e Johson i match winner.
Un applauso lo meritano le due tifoserie che, unite dalla comune rivalità con Cantù, si salutano con cori affettuosi e rendono il clima sulle tribune decisamente “sportivo”.
La gara
Partenza sprint di Caserta che poco prima di metà primo quarto è avanti sul 15-7 ma è un fuoco di paglia. Varese reagisce con veemenza, stringe le maglie difensive affidando il presidio dell’area ad Anosike e trova con facilità la via del canestro. Il risultato è un micidiale break di 19-4 che fa chiudere la prima frazione su un inaspettato 21-28. Si riparte con gli ospiti sempre concentrati mentre Sosa e compagni non trovano buone letture offensive contro la difesa a zona ordinata da Caja. Una tripla di Putney e 2 liberi di Sosa riportano Caserta sul 31-36 ma a ricacciarla a -11 ci pensano Maynor e Johnson colpendo dalla lunga distanza a metà del secondo quarto. Sosa commette un paio di forzature e quando viene richiamato in panchina risponde polemicamente, mostrando il dito medio, a qualche fischio del pubblico che reagisce con il coro “scemo, scemo” partito dalla curva “4 Stelle” e da una parte della tribuna numerata. Punta nell’orgoglio la Juvecaserta ha uno scatto d’impeto e risale fino al 39-44 del 18’. Una bomba di Bostic vale il -3 mentre all’intervallo lungo si arriva sul 43-47.
Si riparte con Sosa che prima di entrare in campo chiede scusa al pubblico che lo accoglie con gli appalusi, preferendo restare concentrato sulla vittoria da conquistare. Dopo un paio di giri di lancette Caserta mette la freccia per il 51-49 e la partita si incanala sui binari dell’equilibrio, con tanti errori sull’uno e sull’altro fronte. Uno strappo di Ferrero produce il 60-61 del 28’ poi una bomba di Johnson spinge ancora gli ospiti ed all’ultimo intervallo si arriva sul 62-66. Il 4° periodo inizia con una tripla del solito scatenato Johnson e Varese, approfittando dei troppi errori dei padroni di casa, mette punto dopo punto per tornare sul +10 del 33’ (62-72). Le bombe di Sosa e Putney ridanno ossigeno a Caserta (70-74 al 36’) ma Maynor e Johnson spingono sempre gli ospiti. Due liberi di Bostic ed un’azione da canestro e fallo di Sosa riaprono il discorso a meno di 2’ dalla sirena finale sul 75-76. Ma Caserta paga a caro prezzo lo sforzo fatto per inseguire e rimontare così Varese, con lucidità e freddezza, non sbaglia più nulla, piazza un 8-0 decisivo e si porta sul 75-84 punendo dalla lunetta i falli sistematici degli avversari. La partita si chiude tra la gioia dei varesini che festeggiano con la sparuta rappresentanza di tifosi al seguito, mentre il Palamaggiò deve mandare giù una Pasta Reggia indigesta.
Magic Moment
Commovente e struggente l’interminabile applauso dedicato dal pubblico del Palamaggiò, durante il minuto di raccoglimento, a Charles Shackleford, il Signore degli Anelli scomparso a soli 50 anni venerdì scorso.
Decisiva la reazione varesina alla buona partenza di Caserta con 28 punti nei primi 10’. La sfida si decide negli ultimi 2’ quando a Varese non tremano i polsi come in altre occasioni.
Man of the match
È Dominique Johnson l’Mvp della serata autore di 26 punti ed il 60% al tiro. Al suo fianco preziosa la prestazione di Maynor con 21 punti. Man of the match è anche, in negativo, Edgar Sosa che, dopo l’espulsione per antisportivo e tecnico a Reggio Emilia, reagisce mostrando il dito medio al pubblico che lo fischia, forse ingenerosamente e troppo frettolosamente. Ma per Sosa non ci sono giustificazioni…
Numbers
28 – I punti mandati a bersaglio da Varese nel primo quarto di cui 21 dal 5’ al 10’.
21 – I rimbalzi tirati giù da Anosike, un baluardo insuperabile nel suo pitturato con 17 palloni arpionati in alta quota per una Varese che si aggiudica il confronto vicino ai tabelloni per 42-36
0 – Le triple realizzate su 11 tentativi dal trio casertano Diawara-Cinciarini-Giuri. Serata con la pistola che spara a salve per Caserta che fa 0/7 e 3/8 nella ripresa, rifugiandosi nei 40′ ben 31 volte nel tiro dalla lunga distanza.
22 – Il bottino personale di Sosa ma con 22 tiri ed il 36% al tiro…
35 – I liberi tirati da Varese, ben 12 più dei casertani.
Pasta Reggia Caserta – Openjobmetis Varese 80-86
(21-28, 43-47, 62-66)
Pasta Reggia: Sosa 22, Riccio ne, Diawara 3, Cinciarini 6, Ventrone ne, Putney 20, Gaddefors 3, Giuri 4, Bostic 10, Cefarelli ne, Watt 12, L. Johnson. All. Sandro Dell’Agnello
Openjobmetis: D. Johnson 26, Anosike 10, Maynor 21, Avramovic 3, Pelle 4, Bulleri ne, De Vita ne, Cavaliero, Kangur, Canavesi ne, Ferrero 15, Eyenga 7. All. Attilio Caja