La stagione stava procedendo con il piede giusto. Poi il Covid-19 ha rovinato la festa inducendo la Federazione a bloccarla definitivamente. Per la Bcc- Blu Basket Treviglio un elemento di rammarico perché anche in quest’occasione la zona playoff era a un passo dal materializzarsi. Ma il suo presidente Gianfranco Testa è persona che non vuole vivere di rimpianti e proietta il campo visivo nel futuro. Che la società orobica vuole vivere vestendo come le è capitato nelle ultime stagioni i panni della protagonista e confermandosi come una delle realtà cestistiche più interessanti. Il patron trevigliese ha affidato a una corposa intervista al sito le sue sensazioni. “Interrompere la stagione nel nostro momento migliore ci lascia senza dubbio un po’ di amaro in bocca- esordisce – veniamo da una striscia di cinque successi consecutivi , alcuni ottenuti in trasferte difficili come Biella e Tortona”. Le campane a festa suonano anche per il positivo inserimento di quel Corban Collins che si è rivelato una miniera d’oro per la squadra a suon di punti e si è subito sintonizzato sulle frequenze della realtà trevigliese. “Abbiamo gestito sempre le situazioni con attenzione senza mai farci condizionare dal momento – prosegue Testa – positivo o negativo che sia, spesso abbiamo iniziato male le stagioni ma non per questo abbiamo pensato a rivoluzioni, ci siamo sempre confrontati e ponderato ogni scelta”. E i risultati hanno indubbiamente premiato ,vista la serie di accessi al supplemento di campionato negli ultimi anni. Scelte fatte con passione, cuore e pragmatismo. Ma fatte, sottolinea Testa, soprattutto insieme, come una società che si concepisce come famiglia. Ma se il Covid-19 ha fatto calare il sipario anzitempo sullo spettacolo cestistico, non è comunque riuscito ad abbattere la passione. Anzi, le ha dato ulteriore benzina per riproporsi potenziata nella stagione a venire. “Ogni settimana – prosegue Testa – anche se a distanza, ci confrontiamo con tutti i soci per la conclusione di questa stagione e programmare il futuro. C’è ancora molta incertezza. L’emergenza si è affievolita ma l’attenzione alla salute rimane sempre alta, ora la priorità è far ripartire l’economia e di conseguenza lo sport che diventa parte integrante e determinante del nostro comune”. Di un comune che, dopo il capoluogo Bergamo, rappresenta la realtà più popolosa della provincia orobica e con lo sport ha da sempre un feeling particolare. Testa non manca di ringraziare chi , a vario titolo, ha fornito supporto a un’attività di presidente e societaria che è certo onori ma anche oneri. “Ringraziamo il presidente della Bcc Giovanni Grazioli – esordisce – nostro main sponsor, il sindaco Juri Imeri con l’amministrazione locale per il supporto che non ci fa mai mancare, tutte le aziende che hanno colto l’importanza di una realtà come la nostra e ci spronano ad andare avanti con fiducia”. Certezze che hanno nomi e cognomi precisi. Ma anche certezze ancora da disegnare come quelle relative alle date di ripresa delle ostilità. Un angolo particolare di ringraziamento Testa lo riserva anche a quell’Adriano Vertemati che, nel ruolo di coach, ha saputo dare alla Bcc un’impronta di solidità e determinazione rendendola capace di affrontare ogni avversaria a testa alta e con la giusta temperatura motivazionale. Dalla sua disamina affiora un’ulteriore parola d’ordine: spazio ai giovani. Una strategia che finora ha pagato e bene. “Bisogna dargli fiducia – dice – aspettarli e avere la forza di affidargli delle responsabilità anche se alle prime esperienze in un campionato del genere. Credo che tante società debbano ripartire da qui”. Nel diario dei ricordi piacevoli ci finiscono anche le parole scritte alcuni giorni fa da un tifoso alla società: “ha espresso perfettamente i valori che accompagnano un’attività che si svolge per passione e non per business”. Ringraziamenti che ha inteso rivolgergli anche a livello personale. Nel vocabolario di Treviglio, alla voce basket si trova scritto “vedi festa” e a quella festa “vedi basket”. Eccola, la pandemia sana da passione cestistica di cui Treviglio non vuole liberarsi. E in cui vuole avvolgere sempre più tifosi.