Post season sempre più vicina per la Virtus Roma, che al Palazzetto supera 97-90 Treviglio dopo una gara giocata punto a punto dalle due squadre, e decisa all’overtime dalla premiata ditta Anthony Raffa – Aristide Landi. Partita bellissima, intensissima e proprio per questo prolungata volutamente dagli “Dei del basket” per ben oltre i quaranta canonici minuti. Tra Corbani e Verdemati, amici di vecchia data e per questo custodi dei reciproci segreti, non poteva andare a finire diversamente. Prima una partita a scacchi con l’intenzione di mandare in fumo il game plan avversario, come quello per Legnano di costringere Brown  a giocare lontano da canestro chiudendo il pitturato con i lunghi. Poi una sarabanda di infinite emozioni e capovolgimenti di punteggio, quando nel secondo tempo le due squadre hanno incominciato a giocare alla loro “solita” maniera, ossia ritmi vertiginosi e tiri presi nei primi secondi dell’azione. Con una perfetta parità, ed una sfida stellare tra Brown e Sorokas (26 punti a 24), decise soltanto nei cinque minuti supplementare dai dettagli, che hanno premiato forse meritatamente la Virtus.

 

La partita:

Grande equilibrio nei primi venti minuti, con squadre poco precise dall’arco e Virtus avanti alla pausa lunga 38-37  grazie ai punti ed alla concretezza di un inesauribile Daniele Sandri. Il primo allungo romano arriva a metà del terzo quarto, quando il primo acuto di Raffa, ed un Brown finalmente libero di poter sprigionare la sua clamorosa fisicità, confezionano il 53-47 che dà un minimo di inerzia nella gara a Roma. Inerzia subito però cancellata da un parziale di 10-0 di Legnano, che costringe Chessa (finalmente a segno dall’arco ), ed un devastante Brown, a fare gli straordinari per portare all’ultima pausa la Virtus avanti 60-57. Le mani sulla gara i padroni di casa sembrano avercele a tre minuti dalla sirena,  ma Maresca sbaglia sul 75-70 il facile appoggio che probabilmente avrebbe steso i bergamaschi. Il secondo match- point la Virtus lo fallisce sul 80-74 a 1’20 dalla fine, quando il quinto fallo di Sandri, ed un paio di sciocchezze di recente memoria (vedi Latina e Treviso), rimettono in corsa Treviglio, che approfitta di un sanguinoso 1/2 in lunetta di Chessa a tredici secondi dalla fine, e acciuffa l’overtime con l’acuto in extremis dell’ottimo Sollazzo. I cinque minuti extra sono nel segno di Raffa e Landi, che con 12 punti in condominio mettono alle corde finalmente la Remer. Definitivamente abbattuta dal 2/2 ai liberi di Maresca (così come fu nel derby di una settimana orsono), e dalla bimane finale di un Brown autore di una seconda parte di gara da urlo.

 

Momento chiave:

 

I dodici punti messi a segno dalla coppia Raffa-Landi (con 3 triple), nobilitano i primi 4 minuti del supplementare e danno il colpo di grazia ad una Treviglio comunque dalle sette vite.

 

Mvp:

Ancora un pomeriggio strepitoso per John Brown, ma tra i sei giocatori della Virtus in doppia cifra, spicca l’incredibile lavoro fatto per 27 minuti da un sempre più maturo e decisivo Daniele Sandri. Per lui doppia/doppia sfiorata con 16 punti e 9 rimbalzi in 27 minuti, ma una presenza sul parquet da leader vero, soprattutto nel primo tempo quando la squadra faticava a trovare gioco e ritmo in attacco.

 

Numeri:

 

81  I tiri presi dalla Virtus in 45 minuti (contro i 67 di Treviglio)

45  I punti messi a referto dalla coppia Sorokas-Sollazzo. Esattamente la metà dei 90 totali di Treviglio

6   I giocatori di Roma in doppia cifra. Una vera vittoria di squadra.