Torna la vittoria – e la fiducia – per la squadra guidata da coach Calvani. Napoli si conferma “l’ammazzagrandi” e dopo Verona e Mantova batte anche Torino: 88-84 il finale. Ai partenopei il merito di aver usato la testa e il cuore per recuperare lo svantaggio di 12 lunghezze accumulato nel primo quarto d’ora di gioco.

La cronaca.

Il primo quarto è l’unica pecca della gara. Una frazione da definire “surreale” per la facilità con cui Torino andava a segno dalla distanza – soprattutto con Lewis ( 16 pti) – e le difficoltà azzurre a creare azioni di gioco fluide. Così, dopo 10 minuti ad alto ritmo, il primo quarto si chiudeva con il vantaggio torinese di 8 punti (19-27)

L’inizio della seconda frazione seguiva lo stesso canovaccio del primo: Torino continuava a fare punti approfittando di una difesa facilmente penetrabile che consentiva agli ospiti di toccare il massimo vantaggio di 12 a metà quarto. Poi la reazione che ti aspetti: Jackson e Traini rimettevano la squadra in carreggiata a suon di triple. Approfittando del calo dei gialloblu, la Givova Flor do cafè riusciva a riagguantare il pareggio nell’ultimo giro di lancette con il tiro libero segnato da Brooks. Era, però, lo stesso americano a commettere due ingenuità e a consentire a Giachetti di infilare un parziale di 4 a 0 e chiudere, quindi, il secondo parziale sempre in direzione di Torino stavolta di 4 lunghezze (41-45)

Al rientro sul parquet andava in onda il “Brooks Show”: Un rispolverato Demon metteva a segno 10 punti di fila che consentiva alla squadra azzurra di riagguantare di nuovo il pareggio e di mettere le fondamenta per il proprio vantaggio. Infatti, la squadra di casa iniziava a macinare gioco ma soprattutto a fare canestri: Brkic, Jackson e Traini contribuivano ai 28 punti del solo terzo periodo aiutando, così, i padroni di casa a toccare il massimo vantaggio di 10 ad un minuto dalla sirena e a chiudere il terzo parziale in direzione “Napoli”. (69-61).

Il sottile divario tra le due squadre incoraggiava gli ospiti a provarle tutte per riacciufare la gara. Napoli cercava di contenere le sfuriate piemontesi ma Mancinelli e Lewis riuscivano, con i loro canestri, a ricucire lo strappo e a pareggiare le sorti al 38° minuto per poi tornare di nuovo in vantaggio, nel possesso successivo, ancora con Mancinelli. Il cuore di Napoli, però, è tutt’altro che piccolo: spinti dai tifosi accorsi al palazzetto, Jackson e Brkic riuscivano ad affondare Torino e a chiudere una vittoria che assume un sapore di fiducia.

E’ la vittoria che conferma l’andamento positivo visto già contro Mantova. Nonostante il passo falso di Ferentino, con gli azzurri usciti sconfitti immeritatamente, anche stasera la compagine azzurra ha dato dimostrazione di un accrescimento della fiducia nei propri mezzi. La squadra ha reagito “da squadra” al primo quarto da incubo ed è rimasta compatta anche sotto di 12 lunghezze. Anche nell’ultimo quarto, quando Torino ha ribaltato il punteggi i partenopei non hanno mollato e sono riusciti a loro volta a capovolgere il punteggio e a portare a casa una vittoria fondamentale per la classifica ma soprattutto per il morale. Queste prestazioni crescenti non sono altro che il frutto del lavoro svolto serenamente durante tutta la settimana.
Per quanto riguarda i singoli, oltre che il fondamentale e consueto apporto dei due americani (Jackson 24 pt, Brooks 27 pti) sottolineiamo la prova di Andrea Traini: il giovane play, ha dato dimostrazione di una grande personalità e di uno spirito di sacrificio apprezzabile.

Per Napoli ora è tempo di dare continuità anche ai risultati. Approfittando della sosta forzata (causa esclusione di Forlì) la squadra azzurra potrà preparare al meglio la trasferta di Veroli prevista per domenica prossima.