Sbollita la delusione ed archiviata una stagione con più ombre che luci, la Virtus inizia a costruire il proprio futuro e lo fa con una mezza rivoluzione.
Tramontata con un anno di anticipo sul contratto l’era Trovato (molto vicino alla chiusura con Ravenna), la Segafredo ha inserito come nuovo AD Alessandro Dalla Salda. Uomo di grande esperienza che tanto bene ha fatto nelle ultime stagioni a Reggio Emilia, sfiorando tra le altre cose un incredibile scudetto, Dalla Salda sarà chiamato a guidare una trasformazione quasi totale del roster, anche in ottica europea. Al suo fianco porterà quasi sicuramente, nello spot di DS, un’altra vecchia conoscenza bianconera come Marco Martelli: da sempre tifoso Virtus, cresciuto a suon di grandi risultati (tecnici) alla corte di Casale Monferrato ed alla prima vera prova nel “basket che conta”.
Il forte cambiamento in cabina di regia non poteva non coinvolgere anche la figura dell’allenatore: Ramagli cederà quindi il posto e, dopo aver perso la panchina di Siena a favore di Paolo Moretti, punterà a rimanere ad altissimi livelli ad Avellino oppure Torino. I candidati papabili alla successione, su cui la società ha già effettuato un primo sondaggio, sarebbero Trinchieri (attualmente in pole ma attirato dalle sirene di Eurolega con il Darussafaka), Djordjevic e Scariolo, con possibile opzione 2+1.
Sotto l’aspetto roster sembrano ormai scontati gli addii di buona parte degli uomini del 2017/18, di cui dovrebbero rimanere solo Aradori, Baldi Rossi e Pajola. Dopo le parole al veleno di Alessandro Gentile ormai nel mirino di coach Esposito a Sassari, i primi nomi circolati sono quelli di Flaccadori, Abbass e Deron Washington. Presumibilmente si dovrà però attendere la fine dei playoff per ottenere indicazioni più precise, soprattutto sul “baby prodigio” Flaccadori, autore di una post season notevolissima.