A porte chiuse ma con grande emozione La Bcc Treviglio ha tenuto a battesimo con il  raduno al “PalaFacchetti” la stagione 2020-2021. E lo ha dovuto fare orfana dei proprii abituali supporters per via delle norme di sicurezza legate alla gestione della pandemia da Covid-19. Ora come sei mesi di fa quando la stagione si dovette interrompere in modo brusco proprio a causa del coronavirus, Treviglio punta a regalarsi soddisfazioni. Che hanno innanzitutto un volto, quello della zona playoff già acquisita lo scorso campionato prima del forzato stop. L’emozione nel poter ricominciare è stata palpabile in tutti. Giocatori e dirigenza. L’ha espressa in primo luogo il presidente dei biancoblù Gianfranco Testa: “dopo pltre sei mesi di stop – ha dichiarato –   finalmente  si torna a respirare pallacanestro, anche se manca il pubblico che è una componente essenziale anche dal punto di vista sociale e questo è un grande cruccio. Tutti abbiamo preso coscienza della situazione ma la passione non è mai mancata, neppure durante il lockdown. La squadra è molto interessante e darà sicuramente soddisfazioni”. Anche per Treviglio, come per Bergamo, l’esigenza è di mandare al macero il dramma del Covid-19 conservando la scia del dolce ricordo di chi non vi è più e trovando in esso energia per ricominciare con l’entusiasmo di sempre. Il tecnico bresciano (di Pisogne) Devis Cagnardi, reduce da un’ottima stagione con la Fortitudo Agrigento, ha raccolto all’insegna della massima determinazione e voglia di ben figurare il non facile testimone lasciato da Adriano Vertemati ora accasatosi al Bayern Monaco in terra teutonica. “Sono arrivato da pochi giorni a Treviglio e mi sto già trovando bene – afferma – conoscevo già la città per i miei trascorsi cestistici e la mia provenienza. So che è una piazza importante e che fà basket ad alto livello. E’ ovviamente prematuro porsi da oggi degli obiettivi se non quello di far crescere i giovani. Sotto questo aspetto abbiamo dei senior che possono sicuramente agevolare questo processo perchè hanno attitudini per questo tipo di percorso”, Anch’egli auspica che il pubblico possa al più presto ritornare a popolare gli spalti del “PalaFacchetti”e aggiunge: “la cosa più difficile sarà gestire la fase di preparazione e questo necessariamente ci farà navigare a vista, soprattutto dal punto di vista emotivo e psicologico”.