Dopo una vita sul parquet a tirare e segnare bombe da 3, il BOMBA torna ad andare a bersaglio per Baskettiamo.com: non più con il pallone bensì con le parole-bomba! Le bombe di Claudio “Bomba” Bonaccorsi con gli assist di Salvatore Cavallo
Il successo di Biella a Rimini è il meritato premio per chi investe sui settori giovanili?
«Alla fine ha vinto Biella ma niente avrebbe rubato se fosse stata Trento a spuntarla. Si sono visti ottimi prospetti sia per tecnica che per intensità un nome su tutti: Raspino. Entrambe le squadre hanno portato a conoscenza del numeroso pubblico accorso che esistono ancora società che puntano sui giovani italiani che escono da vivai gestiti da staff competenti».
Un giudizio sull’evento Final Six della Lnp?
«Senza dubbio ritengo personalmente di aver assistito ad una tre giorni di basket esaltante a tutto tondo ed emozionante per ciò che si è visto sui campi. Squadre ben allenate e messe in campo per una final six degna del bello spettacolo offerto grazie ad un organizzazione di successo».
L’accoppiata Coldebella – Bragaglio è il nuovo che avanza e può rilanciare la pallacanestro italiana?
«Sicuramente a livello organizzativo, testimone questo evento di Rimini, ci stanno mettendo del loro, adesso tocca alle società contribuire tramite appoggi logistici e vie di comunicazione amplificare l’importanza di dare più spazi al nostro movimento».
Bologna e Varese rischiano più di essere risucchiate nella lotta per non retrocedere o possono inserirsi nella corsa playoff?
«Quest’anno per queste due formazioni è stato un campionato strano, iniziato discretamente e invece adesso si trovano a fare i conti guardando i movimenti di classifica che avvengono dal basso. L’unico segreto è non fare i conti e giocare le partite domenica dopo domenica».
È Langford il numero uno della pattuglia straniera, l’uomo in grado di spostare gli equilibri proprio come accadeva in passato a McAdoo, Daye, Oscar, Richardson, Danilovic e compagnia?
«Fortissimo, certamente uno dei giocatori stranieri più incisivi visti ultimamente ma adesso non scomodiamo dei mostri sacri… almeno per il momento… forse più avanti, c’è tempo…».