Nel più classico dei testacoda la sorpresa è dietro l’angolo, così accade che la cenerentola Caserta (con Domercant in panchina ma n.e.) dissemini il parquet di bucce di banana sulle quali scivola le seconda della classe Venezia. Come sempre quando arrivano risultati così clamorosi, ci sono grandi meriti di una squadra e demeriti dell’altra. Sarà proprio questo il commento nel dopo partita di coach Recalcati. «Caserta ha meritato di vincere, Venezia di perdere». In un silenzio irreale per lo sciopero di un Palamaggiò in cui si sente solo la decina di supporters lagunari, i padroni di casa partono forte e mettono subito in difficoltà Stone e soci (15-6 al 4′). Caserta attacca con lucidità e buona circolazione di palla, alternando conclusioni dal perimetro a quelle dentro l’area mentre Venezia fa fatica contro la zona avversaria e dà l’impressione di essere scesa in campo un pò troppo molle (26-15 al 9′). Una raffica di triple (Nelson e due volte Dulkys) accendono all’improvviso la Reyer che al 14′ vede finalmente la luce ed opera il sorpasso (32-33) ma Caserta, a differenza di altre volte, replica prontamente con un 16-2 che vale il 48-35 del 19′. A questo punto anche il pubblico si scalda e decide di stare al fianco degli uomini di coach Esposito.

Dopo l’intervallo lungo la musica non cambia, Caserta, pur priva di Domercant, utilizzabile solo in caso di estrema necessità, continua a macinare gioco, spinta da un Moore come sempre ispirato in cabina di regia (9 assist) e con uno sprazzo di Antonutti arriva anche il +15 sul 64-49 del 28′. Sul versante opposto si va a sprazzi, a turno si accende Nelson poi è il turno di Goss mentre Stone si eclissa completamente dopo il buon inizio. L’ultimo sussulto lagunare è firmato Jackson ad inizio ultima frazione per il 70-62 ma è troppo poco perché i bianconeri non perdono la bussola e proseguono la marcia fino a tagliare il traguardo del successo, il quinto stagionale.

Con questa vittoria Caserta può continuare ad alimentare quanto meno la flebile speranza di salvezza anche se Baioni, a cui coach Esposito «regala» il palcoscenico della sala stampa nel dopo partita, non vuole arrendersi: «Siamo vivi e vogliamo esserlo fino in fondo, dipende innanzitutto da noi». La sconfitta fa molto male ai veneziani che falliscono una prova di maturità e soprattutto vengono agganciati in classifica al secondo posto da Sassari.

JUVECASERTA – VENEZIA 84-73

CASERTA: Moore 8 (1/3, 0/2), Tommasini 4 (2/2, 0/2), Vitali 11 (1/2, 1/3), Scott 14 (4/6, 2/3), Ivanov 19 (6/13, 2/3); Mordente 11 (3/5, 1/3), Antonutti 9 (3/3, 1/3), Michelori 2 (1/1), Tessitori 6 (3/4), Capuano; ne: Vadi, Domercant. All. Esposito

VENEZIA: Stone 10 (3/6, 0/2), Jackson 10 (1/5, 2/5), Viggiano 0 (0/2, 0/1), Peric 8 (4/6, 0/3), Ortner 11 (5/8); Goss 13 (5/8, 1/4), Ruzzier 4 (2/3, 0/1), Dulkys 6 (0/1, 2/6), Nelson 8 (1/1, 2/2), Ress 3 (0/1, 1/2); ne: Tinsley, Ceron. All. Recalcati

ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Paglialunga.

NOTE Parziali 26-20; 48-38; 68-56. Da 2 Ce 24/39 Ve 21/42, da 3 Ce 7/19 Ve 8/26, liberi Ce 15/16 Ve 7/10, rimbalzi Ce 30 (5 o), Ve 37 (15 o), perse Ce 7 Ve 14, rec Ce 3 Ve 6, assist Ce 18 Ve 9. Spettatori 3.369, incasso 19.562 euro