Meno cinque alla notte dei draft del 26 giugno al Barclays Center di Brooklyn, periferia di New York, che cambierà il destino del fior fiore dei talenti mondiali fra i quali il nipote di Bob McAdoo e 11 giocatori europei fra i quali Alessandro Gentile anche se non potrà essere presente in persona se i playoff finiscono con gara7 il 27 sera a Milano. Comunque se i Philadelhia76ers l’hanno inserito nel loro mercato significa che Ale-bum bum ha dato la propria disponibilità e vuole affrontare questa avventura e si sente pronto per affermarsi negli States.

Fra le novità dell’ultima ora nei Top10 Rodney Hood di Duke è entrato come n.9 per Charlotte, è scalato di un posto (dal 9° al 10° posto) Zach Lavine point-guard di Ucla entrando nei piani di Philadelphia che ha abbandonato il tiratore canadese Nik Stauskas (dal 10° al 13° posto) trovando interesse per Minnesota che aveva Dario Saric, top list europea, in quella casella. Parliamo del Magic Johnson europeo, capace di giocare in 5 ruoli, guadagna una posizione, dal 13° al 12° posto, atteso da Orlando.

Questi dunque i Top10 alle 4 del mattino del 20 giugno di New York:

1 Andrew Wiggins Kansas sf, fr, per Cleveland

2 Jabari Parker, Duke sf/pf, fr, per Milwaukee

3Joel Embiid, Kansas, c, fr, per Philadelphia

4 Marcus Smart, Oklahoma St., pg, so. per Orlando

5 Noah Vonleh, Indiana, pf, fr. per Utah

6 Dante Exum, Australia, pg/sg, per Boston

7 Julius Randle, Kentucky, pf, fr, per LA Lakers

8 Aaron Gordon, Arizona, pf, fr,per Sacramento

9 Rodney Hood, Duke,sf, so, per Charlotte

10 Zach LaVine, Ucla, pg/sg, fr, per Philadelphia

Dalle “prime scelte” europee ha fatto il salto di qualità Jusuf Nurkic, il centro bosniaco che entra al n.18 per Phoenix e in precedenza interessava i Clippers. New entry col n.28, per Oklahoma, il moro svizzero di origini africane Clint Capela. Nato a Ginevra è tesserato per la squadra francese di Chalon, grande difensore e potenziale atletico tipo Amir Johnson. Era oggetto di attenzione di Dallas come n.34 fino a due giorni fa. Confermato col n.30, ultima chiamata del primo giro, per i campioni di San Antonio, il serbo Bogdan Bogdanovic esploso quest’anno in Euroleague col Partizan Belgrado.

Per quanto riguarda gli altri due serbi Vasilje Milic passa dal 32 al 34, niente più Philadelphia ma Dallas mentre Nemania Dangubic tenuto d’occhio da Minnesota adesso col n.59, potrebbe essere la penultima chiamata per Toronto che ha invece scartato il francese Axel Toupane. Dalla partenza di Calderon la franchigia canadese ha bisogno di una guardia di spinta e con tiro da fuori e rimane sempre un’attenzione particolare per i giovani europei, nonostante la delusione di Andrea Bargnani, il primo n.1 italiano di sempre del draft.

Per la Francia rientra in gioco come n.38 Damien Inglis, uno dei molti buoni giocatori di colore originari delle colonie che hanno bussato alla solida scuola francese. Daniem, un giocatore roccioso, interessa Detroit, al momento è rimasto l’unico transalpino.

Al n.40 con i suoi 222 centimetri Walter Tavares, spagnolo di Capo Verde, tesserato da Gran Canaria, bloccato su Minnesota intenzionata mettere in campo una squadra internazionale vincente stile San Antonio, e al 41 il greco-nigeriano Thanassis Antetokoutompo che sta giocando a Delaware destinato al roster di Denver.

Tengono le posizioni col 52 Alessandro Gentile per Philadelphia e col 55 il lettone della Grissin Bon Ojar Silins, ala forte. In pratica interscambio fra francesi, fuori Alex Toupane (Francia) e rientro di Daniel Inglis (Francia), la lista degli europei che sembrava ridursi a 8 giocatori invece dopo un paio d’ore è tornata a 11, 5 slavi (3 serbi, un croato e un bosniaco), un italiano (Gentile), un lettone (Silins), e uno svizzero (Capela), un francese (Inglis), uno spagnolo (Tavares) e un greco di colore di colore. Sì, 5 europei di colore, l’Europa dell’integrazione attraverso lo sport.

Le Prime Scelte europee sono queste: 12 Dario Saric (Croazia, Orlando), 18 Jusuf Nurkic (Bosnia Erzegovina, Phoenix), 29 Clint Capela (Svizzera, Oklahoma), 30 Bogdan Bogdanovic (Serbia, San Antonio). Seconde Scelte:34 Vasilje Milic (Serbia, Dallas), 38 Damien Inglis (Francia, Detroit), 40 Walter Tavares (Spagna-Capo verde, Minnesota), 41 Thanassis Antetokoutompo (Grecia, Denver) 52 Alessandro Gentile (Italia, Philadelphia), 55 Ojar Silins (Lettonia, Miami), 59 Nemanja Dangubic (Serbia, Toronto)

Ma veniamo a Gentile, quello che ci interessa più da vicino in queste ore febbrili. Si notano continui cambiamenti e segnali importanti nel mercato di Philadelphia, per cui bisogna aprire la mente a nuovi ragionamenti per capire se Gentile è un punto fermo o destinato a un “trade” comunque importante. Caduto dunque l’interesse per Vasilje Milic n.32 e il n.10 Nik Stauskas, tiratore canadese di Michigan, il quadro è mutato nelle ultime ore perché la società ha puntato su Zach Lavine come play e inserito nelle sue scelte Joe Harris. Il progetto di mercato è adesso il seguente: il n.3 Joel Embid, fortissimo centro di Kansas con 19,1 punti e 14 rimbalzi a gara; il n.10 Zach Lavine point guard di Ucla, freshmen; il 32 Mitch McGary centro di Michigan, sophmore; il n.39 DeAndre Daniels, small forward di UConn, junior, il n.47 Jarnell Stokes, junior; il 52 Alessandro Gentile, 22 anni, shooting guard-small forward, internazionale; il 54 Joe Harris di Virginia shooting guard-small forward.

Il 76ers devono dare la prima scelta 2014 a Miami, e quindi ecco il possibile giochetto di Embiid n.3, e ricevono la prima scelta dei Pelikans. Per quanto riguarda le seconde scelte, sono debitori nei confronti dei Rockets e dei Grizzlies mentre creditori una seconda scelta dei Nets e dei Rockets (il n.42 Khem Birch, power forward di UNLV?).

I Grizzlies hanno diritto a una scelta fra il 51° e il 55° posto, sarà un caso che Philadelphia abbia indicato due giocatori dello stesso ruolo proprio fra il 51° e il 55° posto, come il n.52 Gentile e il n.54 Harris, l’incomodo dell’ultima ora? L’idea è di mandare uno dei due a Memphis, per chiudere il contratto in essere.

La decisione di scegliere Gentile potrebbe essere legata alla comparazione col valore dei due arrivi e sulla bilancia è finito Joe Harris, tiratore di Virginia che copre gli stessi ruoli di Gentile. Significa che il destino di Gentile fa parte di una valutazione interna, è legato anche alle sue prove nelle ultime partite con Siena, e la maglia prestigiosa dei Sixers dipende dal ballottaggio con Harris che i tecnici e il management stanno facendo in queste ore febbrili. Naturalmente sempre che il capitano decida di lasciare l’Armani o la società gli offra un contratto per più anni. Gentile jr sembra il favorito per il maggior potenziale fisico, maggior temperamento e la scarsa reputazione del tiratore bianco di Virginia come difensore. E poi c’è naturalmente l’interesse per la comunità del sud Italia che risale alla forte immigrazione dai tempi in cui Filadelfia era il primo centro industriale. Gli italians hanno una significativa presenza nella quinta città d’America dove è stata firmata l’indipendenza e che ha un comprensorio di 6 milioni di abitanti fra Pennsylvania, New Jersey e Delaware.

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